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Lo stress da pandemia potrebbe compromettere l’ovulazione

di Elena Berti - 16.06.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Problemi ovulazione, Covid e pandemia: lo stress di questi ultimi anni avrebbe compromesso la fertilità della donna, riducendo la capacità di ovulare

Problemi ovulazione Covid

Che la pandemia avesse avuto e abbia ancora dei risvolti sulla psiche di tutta la popolazione mondiale non è una novità: siamo stati tutti colpiti da questi due anni di restrizioni, problemi economici, limitazioni personali e stress. Ma alcuni studi sembrano confermare un collegamento tra problemi ovulazione, Covid e ansia da pandemia. Vediamo che cosa hanno scoperto. 

In questo articolo

Problemi ovulazione, Covid e stress da pandemia: come sono collegati?

Non è una novità che lo stress e l'ansia, come altri stati emotivi, possano influire sull'ovulazione. Il processo che porta alla produzione di ovociti, infatti, è regolato dalla produzione di ormoni, che a loro volta è influenzata dal cervello e quindi anche dall'umore e dagli stati d'animo. Produrre molto cortisolo, l'ormone dello stress, può per esempio influire su estrogeni e progesterone, compromettendo la fertilità. Lo stesso vale per gli uomini. Per questo non stupisce scoprire che problemi ovulazione, Covid e infertilità siano collegati, dopo due anni di pandemia. 

Si ferma l’ovulazione, ma le mestruazioni arrivano

La ricerca presentata al Convegno di endocrinologia ENDO 2022 di Atlanta, Georgia, ha dimostrato un fatto anomalo, ma non raro: si sono registrati infatti molti casi di cicli mestruali apparentemente regolari, ma senza ovulazione. Questo avviene quando il corpo produce ormoni a sufficienza per "mettere in moto la macchina", cioè nonostante non avvenga l'ovulazione alla fine l'organismo produce progesterone, che fa ispessire l'endometrio il quale, poi, non fecondato si sfalda e produce la perdita ematica. Spesso questi cicli mestruali sono infatti più corti. 

Cosa dice lo studio su ovulazione e stress da pandemia

Sono stati effettuati due studi chiamati Menstruation Ovulation Study, uno tra il 2006 e il 2008, l'altro durante la pandemia. Il primo è stato utilizzato proprio per fare un confronto con i dati raccolti ai giorni nostri. Delle 112 donne prese in considerazione durante il periodo pandemica, ben 2 su 3 non stavano ovulando in maniera normale.

Molte di loro avevano una fase luteale più breve, con un livello di progesterone, quindi, molto basso. In altri casi, invece, non era proprio presente l'ovocita. 

Il primo studio, invece, aveva evidenziato che solo una donna su dieci aveva avuto disturbi ovulatori. Per questo, e anche per i dati raccolti (alle donne è stato chiesto di tenere un diario mestruale), si può affermare che il Covid e lo stress da pandemia hanno influenzato negativamente la capacità riproduttiva femminile, inibendo in molti casi l'ovulazione o rallentando il processo. 

Come capire se si sta ovulando

Per chi cerca un figlio questo disturbo potrebbe rappresentare un problema: la mancata ovulazione, così come una fase luteale molto corta, non permettono di concepire. Come fare per capire se si sta ovulando? Innanzitutto, bisogna tenere sotto controllo il ciclo mestruale: è troppo corto? Le mestruazioni sono diverse dal solito, più leggere, con meno sintomi? Oppure al contrario, passa troppo tempo tra un ciclo e l'altro?

Inoltre, si possono usare dei metodi per capire se l'ovulazione avviene: 

  • utilizzare degli stick ovulatori, con o senza computer, da bagnare di urina dalla fine delle mestruazioni in poi, finché non appare la seconda linea che indica che sta per avvenire l'ovulazione (che però potrebbe frenarsi)
  • prendere la temperatura basale, cioè all'interno della vagina, aiutandosi anche con un'app o un grafico per capire quando avviene il picco (la temperatura più alta) e poi il crollo, segno che si è ovulato
  • utilizzare il metodo Billings, che tramite l'osservazione del muco e della sensazione di bagnato/asciutto permette di capire se si sta ovulando

Ovviamente, in caso di dubbi è meglio recarsi dal ginecologo, magari nella presunta fase luteale, che tramite ecografia può verificare lo stato delle cose, oppure prescrivere degli esami del sangue o delle urine.

Lo stress influenza negativamente l'ovulazione e il ciclo mestruale: per questo non stupisce che uno studio abbia confermato che la pandemia da Covid-19 ha avuto conseguenze sulla fertilità delle donne prese in considerazione. 

FONTI

COVID-19 pandemic stress impacts ovulation 

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