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Cosa significa quando si hanno i sintomi del ciclo ma le mestruazioni non arrivano

di Nostrofiglio Redazione - 17.05.2024 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Sintomi del ciclo, ma non arriva: cosa fare se si ha la sindrome premestruale ma le mestruazioni non arrivano. Dolori mestruali ma niente ciclo sono incinta?

In questo articolo

Sintomi del ciclo, ma non arriva

La maggior parte delle donne sperimenta ogni mese un periodo abbastanza stancante e fastidioso, quello che precede l'arrivo delle mestruazioni. Per alcune si tratta di una vera e propria sindrome premestruale, un'espressione che ormai fa parte di un preciso disturbo medico riconosciuto, mentre altre semplici fastidi, dolori, spossatezza. Ma cosa vuol dire se si hanno i sintomi del ciclo, ma non arriva? Potreste essere incinte oppure ci sono altre possibili cause che fanno ritardare il ciclo?

Può capitare di avere diversi sintomi del ciclo e di aspettare le mestruazioni, che però non arrivano. Succede sia alle donne che hanno solitamente un ciclo regolare, più spesso a quelle che invece non hanno cicli di 28 giorni spaccati e quindi, attraverso i sintomi che però sembrano infiniti, capiscono più o meno quando arriveranno le mestruazioni. Innanzitutto, vediamo quali sono questi sintomi.

I sintomi del ciclo non sono comuni a tutte le donne, e come dicevamo possono avere diversa intensità, non soltanto da donna a donna, ma anche da ciclo a ciclo. C'è chi ha la fortuna di non sperimentarli mai e chi invece deve farci i conti ogni mese, anche con conseguenze piuttosto invalidanti. Vediamo quali sono i più comuni: 

  • dolore al seno
  • dolori al basso ventre
  • mal di schiena, soprattutto lombare
  • variazione dell'appetito, come inappetenza, nausea, aumento della fame, voglia di comfort food
  • gonfiore addominale, ritenzione idrica, aumento di peso
  • variazione dell'umore, maggiore emotività, rabbia
  • sonno disturbato
  • depressione.

Dolori mestruali ma niente ciclo: sono incinta?

Se vi riconoscete in uno o più di questi sintomi e delle mestruazioni nemmeno l'ombra, possono esserci più motivi, ma non per forza preoccupanti. Vediamo quali potrebbero essere. 

Il più scontato è ovviamente la gravidanza. Soprattutto se avete un ciclo molto regolare e quindi avete un ritardo, o se pensate di aver avuto un rapporto a rischio e sono passati più di 14 giorni, sarebbe meglio fare un test.

Questo perché sintomi del ciclo e della gravidanza, nei primi giorni, si somigliano molto e potreste essere tratte in inganno. Anche se usate abitualmente anticoncezionali, non escludete del tutto la gravidanza, a meno che non abbiate avuto alcun rapporto durante l'ultimo ciclo. 

Un ritardo nell'ovulazione

Se invece avete il ciclo irregolare, oppure anche nel caso fosse solitamente irregolare, non potete avere la certezza assoluta di quando avete ovulato. Per diverse ragioni l'ovulazione potrebbe aver subito un ritardo, per questo anche il giorno dell'arrivo delle mestruazioni sarà spostato in avanti. La fase luteale, quella che va appunto dall'ovulazione al giorno in cui arrivano le mestruazioni, ha una durata fissa, ma quella che dalle mestruazioni va all'ovulazione no: per questo senza la certezza del giorno dell'ovulazione non potete sapere quando arriveranno le mestruazioni, e i sintomi potrebbero significare che stanno arrivando, solo più in ritardo del solito. 

Lo stress

Lo stress è una delle cause più comuni di ritardo mestruale. La vita frenetica, le pressioni lavorative, le ansie personali e familiari possono influenzare l'ipotalamo, una parte del cervello che regola il ciclo mestruale e provocare uno squilibrio temporaneo nell'assetto ormonale, causando il ritardo delle mestruazioni.

Sindrome dell'ovaio policistico (PCOS)

Si tratta di un disturbo endocrino che colpisce il 5-10% delle donne in età riproduttiva. Si manifesta con anovulazione e iperandrogenismo, e può causare irregolarità mestruali e infertilità. Gli esami ecografici rivelano ovaie con molte piccole cisti.

Menopausa

Un ritardo prolungato delle mestruazioni può indicare l'avvicinamento alla menopausa. Nella fase perimenopausale, che può durare anche anni, è del tutto normale che il ciclo diventi irregolare, a volte salta un mese, altre volte si verifica due volte nello stesso mese.

L'età media della menopausa è di 51 anni. La menopausa precoce si verifica nelle persone di età inferiore ai 40 anni, mentre la menopausa prematura si verifica nelle donne di età compresa tra 40 e 45 anni.

Altre possibili cause di un ritardo nel ciclo

Le malattie croniche, anche quelle non strettamente legate alla sfera ginecologica, possono avere un impatto significativo sul ciclo mestruale. Ad esempio, i disturbi della tiroide, come l'ipotiroidismo o l'ipertiroidismo, possono provocare alterazioni nel ciclo mestruale perché la tiroide regola il metabolismo e la produzione di ormoni. Trattando adeguatamente questo problema è possibile riportare il ciclo mestruale alla normalità.

Anche l'assunzione di farmaci - come antidepressivi, antiepilettici, antipsicotici e cortisonici - può incidere sul ciclo mestruale. Ricordate che la sospensione improvvisa della pillola anticoncezionale può determinare ritardi nelle mestruazioni, soprattutto nelle donne con cicli già irregolari.

Infine, anche un eccessivo esercizio fisico o squilibri alimentari, come le variazioni repentine o eccessive di peso, possono influenzare il ciclo mestruale. Il ripristino di un peso corporeo sano può contribuire al ritorno alla regolarità del ciclo.

Quando consultare il ginecologo

Se invece non siete incinte, avete fatto più test, non avete avuto rapporti, sono ormai più di due settimane che avete sintomi ma il ciclo non arriva, allora potreste aver bisogno di una visita dal ginecologo. Alcune questioni ormonali potrebbero provocare amenorrea, pur in presenza di ovulazione, o magari scatenare sintomi pseudo mestruali anche se delle mestruazioni non c'è traccia. 

Una volta appurato che non è in atto una gravidanza, come far arrivare il ciclo in ritardo? Come abbiamo detto, la fase luteale ha una durata fissa e solo una forte carenza di progesterone può anticiparlo. Escludendo questa possibilità (è il corpo che lo regola), nel caso in cui il fenomeno dei sintomi che durano troppo a lungo si ripeta è bene mettere in pratica qualche consiglio, come fare attività fisica, ridurre il peso, bere tisane, consumare alimenti ricchi di fitoestrogeni o ancora provare la riflessologia plantare. In questo modo, la prima fase del ciclo potrebbe regolarizzarsi e i sintomi del ciclo essere più leggeri e durare meno.

Se si hanno sintomi ma il ciclo non arriva non significa per forza che è in atto una gravidanza: ma è meglio parlare col proprio medico se la cosa si ripete e soprattutto se i sintomi risultano invalidanti.

Domande e risposte

Come capire se è un ritardo o si è incinta?

L'amenorrea, cioè l'assenza del ciclo, è ovviamente il principale sintomo di gravidanza, ma per confermare la gravidanza l'unico modo per saperlo è fare un test casalingo dopo qualche giorno di ritardo.

Quali sono i sintomi del ciclo bloccato?

Un ciclo può bloccarsi per diverse ragioni, in genere un'amenorrea è accompagnata anche da altri sintomi, come mal di testa, secchezza vaginale, acne, vampate di calore

Fonti

Revisionato da Francesca Capriati

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