Cos’è il feto
Il feto è uno stadio dello sviluppo prenatale del futuro bambino già dotato delle forme e delle caratteristiche umane. Il feto, diversamente dall'embrione, non subisce particolari modificazioni negli organi, ma questi maturano strutturalmente e funzionalmente fino al parto. Il passaggio da embrione a feto avviene intorno al 60º-70º giorno dal concepimento. In pratica, al termine dell'ottava settimana dopo la fecondazione (dieci settimane di gravidanza), l'embrione è considerato feto. Lo sviluppo del feto consiste proprio nell'insieme di fenomeni che permettono l'accrescimento e l'organizzazione delle strutture che formeranno il corpo del neonato. Il monitoraggio dello sviluppo fetale è un parametro molto importante per verificare la salute del nascituro.
Le fasi di sviluppo del feto
Il feto, nel corso dei mesi, sviluppa e ci sono alcuni momenti fondamentali della gravidanza che determinano le varie fasi:
- entro 12 settimane di gestazione: il feto occupa l'intero utero
- entro circa 14 settimane: si può individuare il sesso
- entro circa 16-20 settimane: solitamente, la donna può avvertire i movimenti del feto. Le donne con gravidanze precedenti avvertono
- solitamente i movimenti circa due settimane prima di quelle alla prima gravidanza
- entro circa 24 settimane: Il feto ha una probabilità di sopravvivere al di fuori dell'utero.
La maturazione del feto
Come riporta il Manuale MSD, fino al parto prosegue il processo di maturazione polmonare del feto e, durante tutta la gravidanza, si depositano nuove cellule nel cervello, processo che continua anche per il primo anno di vita dopo la nascita. La placenta, durante lo sviluppo fetale, emette sottili proiezioni capillari (villi) all'interno della parete dell'utero. Le proiezioni si ramificano in una complessa disposizione ad albero, che aumenta notevolmente la superficie di contatto tra le pareti dell'utero e la placenta, in modo da permettere lo scambio di una maggior quantità di sostanze nutritive e di scarto. La placenta è pienamente sviluppata verso 18-20 settimane, ma continua a crescere per tutta la gravidanza.
Al momento del parto, pesa circa 0,5 kg.
Cos’è la circolazione fetale e quanti cresce il bambino
Il feto nella pancia è completamente immerso nel liquido amniotico e non può utilizzare i polmoni per respirare e inalare l'ossigeno. Si alimenta per mezzo della placenta e del sistema di arterie e vene che la collegano al cuore e agli altri organi del feto e che viene definito circolazione fetale. Tramite la placenta il sangue della madre cede ossigeno e nutrienti al sangue fetale che, arricchitosi così di sostanze fondamentali, fuoriesce dal versante fetale della placenta attraverso un grosso vaso, chiamato vena ombelicale. Questa, insieme alle due più piccole arterie ombelicali, costituisce il cordone ombelicale. Una volta raggiunto l'addome del feto, il sangue ossigenato risale verso il cuore fetale, dapprima attraverso un tratto della vena ombelicale che passa all'interno del fegato, quindi attraverso un importante vaso sanguigno che prende il nome di dotto venoso di Aranzio è che è presente sono nella vita intrauterina. Nel corso delle settimane la crescita del feto non è uniforme. Nei primi mesi cresce soprattutto in lunghezza di circa 5 centimentri al mese, mentre negli ultimi mesi aumenta maggiormente di peso guadagnando circa 700 grammi al mese. Durante l'ultimo mese i movimenti fetali potrebbero ridursi a causa dello scarso spazio a disposizione del feto che inizia a cambiare posizione per prepararsi al parto, portando la testa in basso, verso l'utero. Alla nascita il peso sarà in media di 3 kg e la lunghezza di 45-50 centimetri.