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Alluvioni spiegate ai bambini: tra fiabe e riflessioni, come parlarne a casa e a scuola

di Francesca Capriati - 18.05.2023 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Alluvioni spiegate ai bambini: cosa sono le alluvioni, quali sono le cause e dove avvengono. Come parlarne ai bambini, con fiabe e schede didattiche civilino

In questo articolo

Alluvioni spiegate ai bambini

Case evacuate, scuole chiuse, treni sospesi: il bilancio dell'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna si aggiorna di ora in ora e, ancora una volta, restiamo sgomenti di fronte ad un disastro di tale portata. Immagini che colpiscono anche i più piccoli, spaventati di fronte all'ignoto, con il pensiero che possa accadere anche dove vivono loro. Come possiamo spiegare le alluvioni ai bambini, come parlarne in classe e a casa?

Che cosa sono le alluvioni?

Perché in Italia si verificano alluvioni e frane e cos'è, di fatto, un'alluvione? Un'alluvione è un evento naturale che si verifica quando una grande quantità di acqua scorre troppo rapidamente e in modo incontrollato attraverso un'area. L'acqua può provenire da fiumi, laghi o dal mare. Nella maggior parte dei casi l'alluvione avviene dopo che, a causa di una pioggia torrenziale, i fiumi e i torrenti straripano e l'acqua travolge tutto ciò che c'è nei dintorni.

Quali sono le cause degli alluvioni?

Ci sono diverse possibili cause di un'alluvione, alcune delle quali possono includere:

  • Piogge intense: quando piove molto forte per un lungo periodo di tempo, l'acqua può accumularsi e inondare le strade e le aree circostanti.
  • Scioglimento delle nevi: quando la neve si scioglie, l'acqua che si forma può accumularsi e causare alluvioni.
  • Onde di piena: le onde di piena si verificano quando un fiume o un torrente diventa troppo pieno a causa delle piogge o dello scioglimento delle nevi.
  • Maree meteorologiche: Le maree meteorologiche sono provocate da un temporale che fa aumentare il livello del mare.
  • Terreno impermeabile: Terreni come il cemento o l'asfalto non permettono all'acqua di assorbirsi nel terreno, e questo può causare allagamenti.

L'Omino della pioggia di Gianni Rodari

"L'omino della pioggia abita sulle nuvole, salta da una nuvola all'altra senza sfondarne il pavimento soffice e vaporoso. Le nuvole hanno tanti rubinetti. Quando l'omino apre i rubinetti, le nuvole lasciano cadere l'acqua sulla terra. Quando l'omino chiude i rubinetti la pioggia cessa. Ha un gran da fare, l'omino della pioggia, sempre ad aprire e chiudere tutti i rubinetti, e qualche volta si stanca. Quando è stanco stanchissimo si sdraia su una nuvoletta e si addormenta.."

Un libro senza tempo per spiegare ai bambini perché, a volte, la pioggia diventa incessante e può causare danni.

Il rischio idrogeologico spiegato ai bambini

Il dissesto idrogeologico è un cambiamento improvviso e travolgente di un territorio provocato all'acqua, come quando c'è un'alluvione o una frana. In effetti da sempre la pioggia, ma anche le alluvioni e le frane, hanno modificato nel tempo il territorio, ma ovviamente se questi eventi naturali accadono in territori abitati si mettono a rischio persone, cose e abitazioni.

Per questo esistono delle regole per poter costruire paesini e centri abitati in zone considerate al sicuro dal rischio idrogeologico.

È importante essere consapevoli del rischio idrogeologico e seguire le indicazioni delle autorità locali in caso di allerta o di situazioni di emergenza. In generale, è importante rispettare la natura (ad esempio non abbattendo gli alberi in maniera incontrollata), evitare di gettare rifiuti nella natura, piantare alberi e piante per aiutare a trattenere l'acqua nel terreno e rispettare le zone di protezione idrogeologica indicate dalle autorità locali.

Civilino e l'alluvione

Civilino è un associazione nata in Umbria per accrescere il livello di resilienza di tutti i cittadini e lavorare all'ideazione di nuove iniziative per sensibilizzare grandi e piccini ai temi della protezione civile, della tutela dell'ambiente e della conoscenza dei rischi naturali e antropici, della prevenzione e del vivere civile in generale.

Oltre a realizzare cartoni animati nel settore della Protezione Civile, Civilino si dedica alla creazione di schede didattiche a tema per coinvolgere i bambini in aula o in altre occasioni ludiche, come campus, eventi di piazza o anche a casa.

Come si può contribuire a ridurre il rischio di alluvione? Ecco i

Rispetta l'ambiente e se vedi situazioni di potenziale pericolo, come rifiuti ingombranti abbandonati, tombini intasati o corsi d'acqua parzialmente ostruiti, segnalalo al Comune.

  • Chiedi informazioni al tuo Comune sul Piano di emergenza per sapere quali sono le aree alluvionabili, le vie di fuga e le aree sicure della tua città. Se non c'è, pretendi che sia predisposto, così da sapere come comportarti.
  • Individua gli strumenti che il Comune e la Regione utilizzano per diramare l'allerta e tieniti costantemente informato.
  • Assicurati che la scuola o il luogo di lavoro ricevano le allerte e abbiano un Piano di emergenza per il rischio alluvione.
  • Se nella tua famiglia ci sono persone che hanno bisogno di particolare assistenza, verifica che nel Piano di emergenza comunale siano previste misure specifiche.
  • Evita di conservare beni di valore in cantina o al piano seminterrato. Assicurati che in caso di necessità, sia agevole raggiungere rapidamente i piani più alti del tuo edificio.
  • Tieni in casa una copia dei documenti, una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile e assicurati che ognuno sappia dove sono conservati. Metti in uno zaino tutto l'occorrente per affrontare una situazione di emergenza (safety bag).

Il cartone animato: Civilino e l'alluvione

Il cartone animato della serie Civilino illustra nozioni importanti su cosa rappresenta un'alluvione e suggerisce alcuni comportamenti da adottare in caso di allagamenti, in un linguaggio semplice adatto ai più piccoli.

Alluvioni: come aiutare i bambini

Abbiamo chiesto ad Alberto Pellai, medico e psicoterapeura, come aiutare i bimbi a superare questi eventi naturali difficili e che cosa possono fare gli adulti. Il suo commento.

"Quando si verifica una sciagura naturale come quella che ha colpito alcune regioni italiane negli ultimi giorni, i bambini vivono un tempo di grade fatica e disagio emotivo. La casa che abitano, la scuola che frequentano, la comunità in cui si muovono e vivono: tutti questi  elementi rappresentano il cardine attorno al quale ruota il loro senso di protezione e sicurezza. Le alluvioni, che obbligano a lasciare la propria casa, a non avere accesso alla propria scuola, a temere ogni movimento all'interno della propria comunità generano un senso di allarme e vulnerabilità senza pari.
Ai bambini e alle bambine, in un tempo in cui tutto appare fragile, in cui vengono dislocati e trasferiti in luoghi che garantiscono sicurezza, in cui l'attesa e la sospensione sono i codici temporali che fanno da premessa alla speranza che tutto si fermi e ritorni come prima, serve che i bisogni emotivi dei bambini vengano visti e presi in carico dal mondo adulto. Occorre prima di tutto che gli adulti siano 'comandanti' tranquilli e protettivi della nave che sta affrontando la tempesta. L'adulto rassicurante aiuta i bambini a comprendere che la situazione è comunque sotto controllo, che ci sono persone che ci aiutano per permetterci di ristabilire la normalità il più in fretta possibile, che non si è soli di fronte alla difficoltà. Conta molto non solo cosa dice l'adulto, ma anche come sa dirlo. Il tono deve essere tranquillo e l'espressione rassicurante. I bambini 'vengono contagiati' dallo stato d'animo con cui gli adulti affrontano l'avversità. L'adulto resiliente permette al bambino di essere resiliente. E' poi importante che i bambini e le bambine possano stare con altri coetanei. Continuare a giocare, a fare cose coinvolgenti e interessanti che permettano loro di vivere questo tempo sospeso e interrotto come un tempo in cui il flusso della vita procede e loro possono continuare a fare squadra con gli altri. Perciò per i bambini che sono stati messi al riparo in strutture come palestre o altro è importante che ci sia un angolo dei giochi con qualche educatore che ricrei, anche in questo ambiente estraneo, un ambiente e un'atmosfera il più possibile simile a qualle del nido, della scuola dell'infanzia e primaria".

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