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L'agenda 2030 spiegata ai bambini

di Giulia Foschi - 19.04.2021 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Le nuove generazioni saranno sempre più coinvolte nei temi legati allo sviluppo sostenibile. Come spiegare ai bambini l'agenda 2030

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L'agenda 2030 spiegata ai bambini

L'Agenda 2030 è un elenco di 17 obiettivi creati dall'ONU nel 2015 per raggiungere dei rilevanti progressi nell'arco di 15 anni sotto il profilo ambientale e socioeconomico. Ma con accenti diversi: alcuni degli obiettivi sono maggiormente orientati all'ambiente, altri sul progresso dei popoli meno avanzati. "È il primo progetto di questo genere che affronta il tema dello sviluppo in tutte le sue sfaccettature. Coinvolgendo in prima persona anche i Paesi industrializzati – spiega Rossella Köhler, autrice del testo "Possiamo cambiare il mondo – L'educazione civica spiegata ai bambini", edito da Mondadori -. Nel mio libro offro dei suggerimenti per spiegare l'Agenda 2030 ai propri figli e capire anche come contribuire attivamente seguendo le indicazioni dei singoli obiettivi".

L’Agenda 2030: gli obiettivi ambientali

Come cercare di sintetizzare i 17 punti e spiegarli con un commento breve e chiaro? Ci siamo fatti guidare proprio da Rossella Köhler. "Possiamo dividere gli obiettivi in due grandi gruppi: ambientali e socioeconomici. Partiamo dai primi".

Agenda 2030: gli obiettivi ambientali

6) Garantire a tutti acqua pulita e potabile. "Una risorsa che diamo per scontata, non accessibile a una porzione molto ampia di popolazione".

7) Garantire a tutti energia sostenibile. "Parliamo delle rinnovabili, come il solare e l'eolico".

13) Fermare il riscaldamento globale. "Un tema oggi all'ordine del giorno, strettamente correlato ad altri processi in corso, ad esempio l'intensificarsi di condizioni climatiche estreme come gli uragani, sempre più frequenti anche nelle zone temperate".

14) Proteggere oceani e risorse marine. "Il riscaldamento e l'inquinamento delle acque provoca l'estinzione di specie ittiche e la morte delle barriere coralline".

15) Proteggere la vita sulla Terra. "La deforestazione, la desertificazione e tutti i fenomeni legati ai cambiamenti climatici mettono a rischio la vita di tutti gli esseri viventi, uomini e animali".

L’Agenda 2030: gli obiettivi socioeconomici

Non solo salvaguardia di mari e foreste: c'è tutta una parte che riguarda i rapporti tra persone, paesi e nazioni che non va dimenticata.

1) Sconfiggere la povertà. "Non a caso è il primo punto, essendo correlato a tutti gli altri".

2) Sconfiggere la fame. "Nei Paesi in via di sviluppo ma anche nelle società industrializzate; inoltre, si parla anche di qualità dell'alimentazione, di sostenibilità nell'agricoltura, di sostegno ai piccoli produttori".

3) Assicurare a tutti salute e benessere. "Un tema che oggi ci riguarda molto da vicino. Qui giocano un ruolo chiave le vaccinazioni quale strumento fondamentale e irrinunciabile per migliorare la vita di intere popolazioni. Ad esempio, le vaccinazioni di massa hanno portato notevoli miglioramenti nei Paesi africani".

4) Dare a tutti un'educazione di qualità. "Si parla naturalmente di istruzione di base, ancora non accessibile a molti bambini nel mondo, ma anche di educazione superiore e universitaria. L'Italia ha un ottimo sistema scolastico nella fascia dell'obbligo ma una percentuale di laureati molto bassa".

5) Raggiungere la parità tra uomo e donna. "La parità di genere è un altro obiettivo trasversale nonché irrinunciabile in un percorso di sviluppo. Purtroppo ancora lontano da raggiungere in molti Paesi, su diversi piani: salute e benessere, alimentazione, istruzione, lavoro. Anche negli Stati più sviluppati. Basti pensare che l'unico Paese al mondo che ha emanato una legge per un uguale salario tra uomo e donna è l'Islanda".

8) Lavoro dignitoso e crescita economica. "Dalla lotta al lavoro minorile, che in molti Paesi è vietato ma tollerato, al contrasto alla disoccupazione, fino alla tutela e alla protezione del lavoro, per tutti".

9) Imprese, innovazione e infrastrutture. "L'accesso alle tecnologie è una condizione necessaria per compiere quel salto che può fare la differenza in un processo di sviluppo. Pensiamo alla ricerca scientifica, ma anche alla realizzazione di infrastrutture sostenibili".

10) Ridurre le disuguaglianze. "Un altro punto trasversale a tutti gli altri, fondante".

11) Città sostenibili. "Il 70% degli abitanti dei Paesi avanzati vive nelle città; una percentuale che nei prossimi decenni riguarderà anche altre fasce di popolazione mondiale.

L'inurbamento è un fenomeno costante e inarrestabile che va gestito in tutti i suoi aspetti, dalla lotta alle baraccopoli all'inquinamento".

12) Consumo e produzione responsabile. "Questo punto mi piace tantissimo perché è quello dove possiamo fare di più nel nostro quotidiano. Possiamo intervenire come consumatori, decidendo cosa comprare. È uno dei primi atti di responsabilizzazione individuale in grado di incidere sulla produzione".

16) Promuovere la pace. "Solo le società pacifiche possono svilupparsi. Nella guerra si torna sempre indietro. Pensiamo ai conflitti recenti, come la guerra in Siria, che ha distrutto un Paese che aveva la possibilità di evolversi. In un Paese in guerra l'economia si blocca e non è possibile garantire il rispetto dei diritti umani".

17) Favorire la comunicazione tra i Paesi. "L'ultimo punto parla di collaborazione. Gli Stati e le organizzazioni internazionali devono lavorare in sinergia affinché gli obiettivi siano realizzabili".

Tradurre gli obiettivi dell’Agenda 2030 in cose da fare con i bambini

Una volta che abbiamo sinteticamente spiegato la teoria, ricordiamoci che i bambini imparano soprattutto con la pratica, facendo azioni concrete. "Nel libro suggerisco attività da spiegare ai bambini e da svolgere con loro per ogni obiettivo. Ecco alcuni esempi", ci spiega Rossella Köhler.

Abolizione della povertà: azioni pratiche da fare con i bambini

"Rispetto al primo punto, l'abolizione della povertà, una delle prime cose da fare è sostenere un'organizzazione di volontariato. Ad esempio, partecipando alla distribuzione del cibo per i bisognosi nella propria città, fondamentale in questo periodo. Un altro bellissimo strumento e l'adozione a distanza, che consente di migliorare la vita di persone e di interi villaggi, entrando in relazione con una cultura diversa. Infine, invito a seguire la bella tradizione napoletana del caffè sospeso: un caffè pagato in un bar per chiunque non possa permetterselo. Lo stesso principio si può applicare a tanti altri ambiti, ad esempio il libro sospeso in libreria".

Parità di genere: come spiegarla ai bambini, consigli pratici

"La parità di genere è un argomento di cui parlare anche, e soprattutto, ai bambini, non solo alle bambine. Ad esempio, spiegando che le bambine non vanno escluse da un gioco perché considerato "da maschi" (e viceversa), o di non prendere in giro un bambino che si veste di rosa. Alla scuola d'infanzia i bambini sono privi di pregiudizi. Dalla primaria iniziano a subirli e a metterli a loro volta in pratica. Raccontiamo storie di donne che sono state importanti per la scienza, per la storia, magari anche nel piccolo, all'interno della propria famiglia. Non limitiamo i bambini nelle loro aspirazioni, che sia il bambino che vuole fare il ballerino o la bambina che vuole fare il falegname o la scienziata".

La lotta alle diseguaglianze spiegata ai bambini: la cassa comune per il gelato

"La lotta alle disuguaglianze parte da gesti quotidiani. Non bisogna giudicare dalle apparenze, aprirsi, abbattere i muri, non precludere la possibilità di conoscere altre culture, ma parlarne e accoglierle provando sempre a mettersi nei panni degli altri. Un piccolo ma importante gesto: consigliate ai bambini di fare una cassa comune nel loro gruppo di amici. Ognuno mette i soldi che ha se si va a fare un giro, a comprare un gelato o un regalo. Ci sarà chi ha 10 euro e chi ne ha 2. Si mette tutto insieme e si divide".

Il consumo responsabile spiegato ai bambini

"Per un consumo responsabile, la prima regola è comprare solo quello che serve. E non buttare via quello che per te ha avuto un fine vita, ma che qualcun altro potrebbe ancora utilizzare: riparare, vendere, regalare, riciclare". Potreste proporre ai vostri bambini di organizzare uno swap party con i giocattoli.

Assicurare a tutti salute e benessere: cosa si può FARE per spiegarlo ai bambini

"In questo periodo il tema della salute e del benessere è centrale.

Cerchiamo di fare maggiore attenzione alle norme igieniche togliendoci sempre le scarpe prima di entrare in casa e lavandoci accuratamente le mani. Rispettare le regole delle autorità sanitarie incide sulla salute pubblica. E poi ricordiamo l'importanza del movimento e dello sport, anche se in questi mesi è stato difficile praticarlo: invitiamo i bambini a passare all'aperto più tempo, per quanto possibile".

L'intervistata

Rossella Köhler è geografa. Scrive libri scolastici per bambini e ragazzi dalla scuola primaria fino al liceo. È autrice dei blog progettoipazia.com, dedicato ai bambini dal terzo al quinto anno della primaria, e fantasticnonna.com.

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