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Famiglia e sostenibilità ambientale: perché e come dobbiamo adottare uno stile di vita più green

di Zelia Pastore - 12.11.2019 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Stare nella natura, veder crescere una piantina, circondarsi di pochi giocattoli, possibilmente di legno e destinati a durare, vestire in maniera intelligente: per trasmettere ai bambini un'attenzione all'ambiente e lasciare loro in eredità un pianeta non malconcio, i genitori possono fare tanto, fin da subito.

In questo articolo

Grazie anche all'impegno di Greta Thunberg e ai tanti giovani che hanno aderito con passione ed entusiasmo ad iniziativa come i #fridayforfuture, nel vocabolario e nell'agenda delle famiglie è tornato il tema dell'ambiente e delle azioni sostenibili.

Il fatto che le risorse del pianeta siano in esaurimento è un fatto confermato dalla scienza e davanti agli occhi di tutti, ma perché è così importante condividere questa attenzione al pianeta Terra in casa propria e con i bambini, partendo dal selezionare bene gli oggetti che acquistiamo?

E perché i genitori dovrebbero modificare con piccoli gesti il loro stile di vita per trasmettere ai figli un'attenzione all'ambiente e contribuire anche a lasciargli un pianeta migliore? (o almeno non peggiore?).

Abbiamo chiesto consiglio al pedagogista Daniele Novara, direttore del CPP, attualmente in libreria con "Organizzati e felici" (Bur).

BAMBINI E SOSTENIBILITA' AMBIENTALE: UNA QUESTIONE DI ESPERIENZE PRATICHE

Se vogliamo crescere dei figli rispettosi della Terra, non possiamo dimenticarci un presupposto base: "I bambini hanno un tipo di di sviluppo neurocognitivo basato sull'imitazione e la ripetitività, hanno un cervello "pratico", "operativo": quello che vivono è quello che imparano, non hanno un pensiero critico sulla realtà - spiega Daniele Novara. - Perché quindi un bambino dovrebbe preferire un giocattolo di legno, fatto bene nel rispetto dell'ambiente e dei lavoratori e destinato a durare nel tempo rispetto ad uno di plastica che appena si rompe è da buttare perché non è più possibile aggiustarlo? Perché si trova in casa il primo e non il secondo!"

Ovviamente, se si troverà a scegliere tra un cubo Montessori e un plasticone con stampato qualche eroe dei cartoni tipo Spiderman, preferirà inevitabilmente Spiderman. "Essendo il pensiero infantile abitudinario, concreto ed esperienziale, siamo quindi noi adulti a dover costruire le scelte adeguate: non c'è un piano B.

Non colpevolizziamo i bambini se preferiscono Spiderman, non possono comprendere le astrazioni e non hanno nessun interesse nella lotta all'uso della plastica. Frasi come "devi ascoltare i miei ragionamenti" per i piccoli non hanno nessun senso".

PERCHE' I GENITORI DEVONO OCCUPARSI DELLA SOSTENIBILITA' AMBIENTALE: LA NATURA E' FONDAMENTALE NEL PERCORSO DI APPRENDIMENTO DEI BAMBINI

Fatte queste premesse, su cosa devono concentrarsi quindi i genitori?

“Sul difendere l’ambiente partendo dal diritto dei loro figli a stare nel verde. Questa questione deve proprio essere un presidio dei genitori: non ci può essere sviluppo dei bambini al di fuori della natura” prosegue Daniele Novara.

“Il bambino da zero a sei anni ha un diritto intangibile a stare nella natura, sia essa pioggia, neve, erba, mare e animali, ossia tutto quello che non è gestito da umani”.

Perché è così importante? “I piccoli hanno bisogno di queste esperienze perché il loro mondo fino ai 6 anni e abitato da fantasie ancestrali, che tramite il contatto con la natura possono riattivarsi: ad esempio il temporale riconnette con la paura, una camminata nel bosco riattiva l’orientamento, l’acqua aiuta a capire una dimensione che ci appartiene,ci riconnette agli strati cerebrali più arcaici, propri dei nostri antenati”.

Un giardino o un bosco sono anche delle perfette aule dove imparare: “Nella natura sono presenti tutte le componenti che aiutano gli apprendimenti primari: ad esempio se i bambini coltivano un orto o annaffiano le piante comprendono la dimensione della crescita, capiscono il fatto di essere un organismo vivente assieme ad altri organismi. Quando vedono un fiore morire, iniziano ad approcciarsi al tema della morte. Il concetto di spazio non si impara davanti allo schermo di un tablet, ma osservando l’ampiezza di un campo o l’altezza di un albero. Noi genitori e tecnici tendiamo a sottovalutare gli enormi insegnamenti che i bambini possono apprendere stando nella natura: ci entrano subito in sintonia, in connessione, senza bisogno molto spesso della mediazione di un insegnante o di un adulto”.

SOSTENIBILITA' AMBIENTALE IN FAMIGLIA: CHE SCELTE CONCRETE POSSONO FARE I GENITORI?

Perché quindi i genitori dovrebbero privilegiare aziende sostenibili per lasciare un pianeta migliore ai propri bambini? “Nel decidere cosa portarsi in casa i genitori dovrebbero tenere presente un fatto fondamentale: se comperiamo pensando solo al risparmio, paradossalmente finiamo per alimentare il consumismo. Se entriamo in uno di quei negozi “tutto ad un euro” usciamo sicuramente con la borsa piena di cose inutili e deperibili". La prima questione che deve porsi il genitore non è quindi il risparmio ma la selezione: “Fare acquisti intelligenti, ovvero comprare meglio e meno”.

Proviamo ad esemplificare il concetto con due esempi concreti:

GIOCHI: POCHI, DI LEGNO E DI USO QUOTIDIANO

Lo sappiamo che i giochi di legno costano di più, ma ricordiamoci che ne bastano pochi per stimolare manualità, fantasia e creatività. “Il bambino non ha bisogno di una caterva di giocattoli: ad esempio in cucina, nel cassetto delle pentole, ci sono tantissimi spunti ludici. E insistere su un gioco piuttosto che cambiare sempre oggetti aiuta la concentrazione e sviluppa la fantasia".

I piccoli hanno bisogno di tempo e di "stare" sulle cose: "Se ogni giorno si va in edicola a comperare un nuovo giochino si crea un effetto di “ridondanza celebrale”, si danno troppi stimoli e il risultato è che il piccolo è seppellito di cento giochi di cui non sa cosa farsene. Non esiste un bambino che vuole una cosa sbagliata, sono i genitori che all’origine la comperano”.

VESTITI: ACQUISTI INTELLIGENTI E SHOPPING NEGLI SCATOLONI

“Il nostro sistema economico è basato sui prodotti a termine che hanno una scadenza prevista nella produzione stessa. Nello specifico della moda low cost, i vestiti che costano poco sono pensati per durare “one season”.

Se si vuole fare scelte attente all’ambiente, non serve fare una battaglia “no logo” ma selezionare quegli abiti che non abbiano già una “data di scadenza”.

Quando si compera quindi, si deve privilegiare buona qualità e fare attenzione alla durata, ai materiali, alla provenienza.

“Quando il bambino cresce, come facevano i nostri genitori si fa un bello scatolone con tutti gli abiti e si mettono in connessione tra amici e parenti: è un modo per socializzare, risparmiare e insegnare ai bambini che gli oggetti hanno un valore, una storia, quasi un’anima”. Nei limiti del poco tempo che la vita moderna frenetica ci lascia, “rattoppare i vestiti, fare manutenzione degli oggetti insegna ai piccoli, in questo mondo usa e getta, ad avere rispetto delle cose, dell’ambiente e di conseguenza delle relazioni”.

Aziende sostenibili: perché scegliere i loro prodotti
Nel cercare di orientare i propri acquisti in maniera intelligente e attenta all’ambiente, i genitori possono scegliere di acquistare da aziende sostenibili. Non si sentiranno soli in questa scelta: secondo Gfk Eurisko oltre un terzo dei consumatori considera la sostenibilità di un’azienda un fattore decisivo almeno quanto qualità e prezzo. Per i produttori, impatto ambientale, rispetto dei diritti dei lavoratori e governance trasparenti sono ormai fattori imprescindibili di competitività per stare nel mercato. Un’azienda sostenibile si adopera essenzialmente per migliorare le performance dei prodotti (non solo in termini di efficienza energetica ma anche dal punto di vista del riciclo dei materiali) e degli impatti ambientali dei processi produttivi, ma deve anche tenere in gran conto la soddisfazione di tutte le persone coinvolte nel processo: al centro della visione di un’azienda di questo tipo ci deve essere il benessere della persona sia esso un cliente, un collaboratore, un fornitore, un cittadino. Ad esempio, i collaboratori devono essere inseriti in un ambiente di lavoro sicuro, salutare, con il giusto clima organizzativo, mentre i clienti vanno soddisfatti non solo con prodotti di ottima qualità ma anche con servizi funzionali e puntuali e un’attenzione massima a tutte le esigenze, il tutto passando anche tramite una corretta gestione delle relazioni interpersonali.
Scegliere queste aziende significa quindi contribuire con un piccolo gesto come può essere l’acquisto di oggetti per il proprio bambino a rafforzare un cambio di passo nei trend dell’economia mondiale.
(Fonte: Università Ca'Foscari Venezia)

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