Earth day 2023
Il prossimo 22 aprile si terranno, in Italia, le celebrazioni della Giornata Mondiale della Terra (Earth Day), il più grande evento di sensibilizzazione alla cura e alla tutela del Pianeta.
Ecco gli eventi più importanti di questa giornata e come viverla insieme ai bambini.
La maratona #OnePeopleOnePlanet
Earth Day Italia e Movimento dei Focolari presentano la terza edizione di #OnePeopleOnePlanet, la maratona multimediale di 14 ore che il 22 aprile sarà trasmessa in live streaming su RaiPlay e in differita su Vatican News per celebrare la Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite.
Si tratta di un grande evento mediatico, che dalla Nuvola di Fuksas di Roma lancerà al mondo un forte messaggio di speranza e una importante chiamata all'azione per la tutela del Pianeta. Al centro ancora una volta i giovani, veri protagonisti della grande questione ambientale.
Una "staffetta di voci e di cuori" che prenderà il via alle 8:00 del 22 aprile per proseguire ininterrottamente fino alle 24. Lo splendido Auditorium della Nuvola di Fuksas - che è stato messo gratuitamente a disposizione degli organizzatori dall'assessorato all'Ambiente di Roma Capitale in una virtuosa collaborazione con il IX Municipio - ospiterà centinaia di ospiti in presenza e in collegamento da diverse parti del mondo attraversando 13 diversi momenti ognuno condotto da un diverso giornalista, conduttore o presentatore televisivo. Un grande spettacolo e un grande laboratorio di dialogo che attraverserà gli infiniti mondi dell'arte e della cultura, dello sport e dello spettacolo, dell'educazione e del divertimento, della scienza e dell'innovazione, dell'attualità e del dibattito per ritrovare il senso pieno della vita, dalle radici culturali che ci caratterizzano al futuro che unisce.
Il Villaggio della Terra a Roma
Dal 21 al 25 aprile 2023 si terranno cinque giornate dedicate all'ambiente con tanto sport, attività per bambini, musica, spettacolo e cultura. Un programma ricchissimo fatto di oltre 600 eventi, tutti gratuiti.
Il Villaggio si aprirà con il Festival dell'Educazione alla Sostenibilità e con il contest #IoCiTengo che nasce con l'obiettivo di valorizzare l'impegno degli studenti sui temi della sostenibilità ambientale e dell'educazione civica.
Saranno tanti i progetti, lavori artistici e reportage che confermano una partecipazione attiva verso la ricerca di soluzioni delle sfide globali intraprese con l'Agenda 2030.
Ci sarà spazio anche nel Villaggio KIDS per sperimentare il gioco all'aria aperta, la cittadinanza attiva, l'inclusione, la sostenibilità, la divulgazione scientifica.
Ascolta il podcast con la filastrocca dell'ape di Mimmo Mòllica
Filastrocche per la Giornata della Terra
Alcune filastrocche di Mimmo Mòllica ©
Filastrocca della rondine
Una rondine non fa primavera
e però fino a ieri non c'era,
sarà forse per sbaglio volata
all'inizio di questa giornata,
ma da dove sarà mai arrivata?
− «Son venuta da molto lontano,
vengo dal continente africano,
torno da quella terra lontana
dopo un viaggio d'una settimana,
giungo qua dopo tanto migrare
sorvolando la terra ed il mare».
«Sono il simbolo di primavera,
della bella stagione io son messaggera,
son tornata a costruire il mio nido,
nel tuo tetto accogliente confido».
− «Sì, costruiscilo sotto il mio tetto,
rondinella ogni anno ti aspetto,
sarai sempre la mia cara vicina,
ti vedrò volar via ogni mattina
e tornare con nel becco un rametto,
un filo di paglia, una piuma, un insetto,
sentirò pigolare i tuoi piccioncini
aspettando per cibo mosche e moscerini».
E così, rondinella, a guardarti rimango
mentre rifai il tuo nido con la paglia ed il fango,
non ti sporca mai l'anima quel fango stesso,
mentre chi sta al potere se la sporca assai spesso.
Filastrocca dell'Ape
Sono l'ape piccina e fedele
sono l'ape che fabbrica il miele,
sempre in volo come gli aviatori,
sempre pronta a posarmi sui fiori.
Sempre in viaggio, tra il campo e il giardino,
dal trifoglio o anche dal ciclamino
succhio il nettare d'ogni fioritura,
soave dono di madre natura.
Dolce miele ch'è fonte di vita,
ricco polline di margherita,
siam del nettare i raccoglitori,
della cera siamo fabbricatori.
Ma facciamo assai più per la gente,
proteggiamo e salviamo l'Ambiente,
mentre l'aria si sporca e si inquina,
l'acqua è torbida e non cristallina.
Se sparissi per sempre dal mondo
è il Pianeta che andrebbe più a fondo:
senza le api e gli impollinatori
finirebbero gli agricoltori.
Siamo in tanti ad averlo capito
che il Pianeta va ben custodito
dall'abuso di quei pesticidi
con cui le api le annienti, le uccidi.
Se le api non ci fossero più
a soffrirne saresti anche tu
e ciò che di più grande avrai perso
sarà il cielo, cioè l'Universo.
L'ape, insetto grazioso e giocondo
custodisce i segreti del mondo,
è preziosa perché messaggera
dell'arrivo d'ogni primavera.
Siamo piccole ma l'alveare
è la casa del dolce abitare,
dove c'è pace, intesa e unità,
cera, miele, lavoro e umiltà.
Noi di Dio siamo la volontà,
e nel mondo noi siam libertà.
Leggenda di Colapesce
Cola era un ragazzo di Messina,
figlio del mare di Sicilia bella,
viveva a Capo Faro, alla marina,
con padre, madre, fratelli e una sorella.
Cola guardava il mare e gli parlava
raccontava alle onde i suoi segreti,
e il mare come amico l'ascoltava,
erano ore felici e giorni lieti.
Trascorreva giornate tra le onde,
dal fondo riaffiorava dopo ore,
scoprendo le bellezze più profonde:
creatura degli abissi e nuotatore.
Sorpresa negli abissi
Sorpresa negli abissi fu infinita:
creduti solo freddi e inospitali,
erano ricchi di ponti naturali,
collegavano il mondo e tutti i mari.
Il mistero più grande della Terra,
è regolare il clima del Pianeta,
stemperando emissioni di gas serra,
ma l'uomo pensa troppo alla moneta.
Cola osservava barriere coralline,
rifugio di creature e vegetali,
e scandagliava le profondità marine,
in cerca di bellezze naturali,
tutte essenziali al nostro ecosistema,
fonte di ossigeno, vita e protezione,
per il Pianeta oggi un gran problema,
degrado delle coste ed erosione.
E un giorno il re venne a Messina
E quando un giorno il re venne a Messina
senti dire di un uomo coraggioso,
gran nuotatore, mente cristallina,
figlio di un mare assai meraviglioso.
Volle conoscer Cola di persona:
− Dicon che sai nuotare come un pesce,
dammene prova sulla mia corona
che a scandagliarlo c'è solo Colapesce;
se non sei solo sciocco vagabondo
dimmi il mio Regno com'è fatto in fondo.
Il Re gettò la sua corona in mare,
tutta smeraldi, gemme e fili d'oro:
− La mia corona corri a ripescare.
Cola pensava a ben altro tesoro.
Il Re quindi gli chiese: − In verità
dimmi, cosa c'è in fondo nel mio mare?
− Sapete cosa c'è? – disse – Maestà,
c'è una montagna e un fuoco colossale,
un gran vulcano attivo e minaccioso,
sputa lapilli e lava naturale
e tre colonne che il gran fuoco ha eroso.
Emette tanta lava ad intervalli,
a grande altezza lancia i suoi lapilli,
come bombe infuocate tra i coralli,
abbatte colonne come dei birilli.
L'uomo qua in Terra tende all'infinito,
a sfidar la natura si è accanito.
Per sete di dominio e di potere,
vuol somigliare al Dio dell'infinito.
L'uomo si esalta per onnipotenza,
per il potere ed il falso progresso,
vorrebbe sovvertir pure la scienza,
comprare col denaro anche se stesso.
È il cuore che ci spinge a grandi cose:
di libertà e giustizia abbi gran sete,
apprezza pure le spine delle rose
e studia anche le stelle e le comete.
Ogni uomo, senza razza e religione,
cultura, pelle, stato e tradizione,
vorrebbe a questo mondo vere cose:
pace infinita, libertà e mimose.
La filastrocca del Pianeta di Mimmo Mòllica
Mio caro Pianeta
non sono un poeta,
però voglio aprirti
le porte del cuore
perché questa Terra
sia il posto migliore,
ma vorrei pure, poi,
migliori anche noi.
Tu sei casa mia,
sei cibo, energia,
sei l'acqua del mare
che amiamo inquinare.
Sei notti stellate,
amici e risate,
sei fiore e sei frutto,
eppure noi siamo
scontenti di tutto.
Sei carta e sei legno,
sei forza ed ingegno,
sei pietra e metallo,
sei pesci e corallo.
Sei pioggia e sei sole,
radici ed aiuole,
sei spine e sei rose,
sei tutte le cose,
però all'uomo non basta
e perciò le devasta.
Sei mistero e sei viaggio,
sei vita e paesaggio,
sei pane e sei grano,
sei genere umano,
sei l'età dell'oro,
sei pace e lavoro.
Sei la mia buona stella
sei «la vita è bella»,
sei alberi e frutti
se prima però
non li avremo distrutti.
Ma c'è un'arma segreta:
rispettare il Pianeta!
Mimmo Mòllica
Ecco alcune frasi sul rispetto e sull'amore per la nostra Terra.
- «La terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra». Proverbio dei nativi americani
- «Raccogli un fiore sulla Terra e muoverai la stella più distante». Paul Dirac
- «Siamo tutti farfalle. La Terra è la nostra crisalide». LeeAnn Taylor
- «Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli». Proverbio del popolo navajo
Un'idea per i bimbi delle scuole è quella del poster con il pianeta Terra, da appendere sulla porta o sulle pareti dell'aula. Bisogna munirsi di cartoncini A4 azzurri, verdi e bianchi, colla stick e forbici, e stampare le sagome che trovate sul sito di Maestra Mary.
Infine, seguite le indicazioni per ritagliare e incollare gli elementi.
Revisionato da Francesca Capriati