Nelle reti dei pescatori
Il podcast della filastrocca "Nelle reti dei pescatori"
La filastrocca "Nella reti dei pescatori"
Nelle reti di tre pescatori,
che del mare son lavoratori,
non ci sono più acciughe e sardine,
ma bottiglie, bicchieri e lattine.
Ci son scarti di vetro e tessuti,
alluminio, metallo e rifiuti,
e pensare che il fondo del mare
fu creato per poterci pescare.
Dove un tempo c'eran seppie ed orate,
c'è ora plastica a tonnellate;
oggi c'è spazzatura marina,
ieri l'acqua cristallina.
Nelle reti hanno trovato
tonnellate di ferro incastrato,
macroplastiche, oggetti flottanti,
microplastiche molto abbondanti,
particelle piccole e strane
tra coralli, sogliole e tane.
I pescatori che per destino
son difensori del mondo marino,
ora pescano i tanti rifiuti
che nel mare son caduti.
È la plastica ad avere il primato
delle cose che abbiamo gettato
e che finiscono nelle reti,
incuranti dei divieti.
Non va meglio sulle spiagge
dove spesso orde selvagge
di bagnanti ed incivili
compion gesti da porcili,
e non mancan le famiglie
che abbandonano bottiglie:
così vengon rinvenuti
chili e chili di rifiuti.
Tocca adesso ai pescatori
diventare pulitori,
catturando con le reti
tutto il frutto dei divieti:
l'immondizia dei villani,
pure dei rifiuti urbani,
dalla plastica ai metalli,
ferro, carta e anche cristalli,
dai rifiuti quotidiani,
alle sedie ed ai divani.
È l'inciviltà di alcuni,
con dei gesti inopportuni,
che trasforma il nostro mare
in ambiente da salvare,
in discarica abusiva,
dove gente assai cattiva
sporca, inquina e fa di tutto
perché il mare sia distrutto.
Mimmo Mòllica ©
Nelle reti dei pescatori
«Nelle reti dei pescatori» fa parte di «Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, tre filastrocche per sviluppare una memoria di ferro e con un'attenzione particolare all'ambiente.