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Inquinamento atmosferico e salute dei bimbi

di Elena Berti - 04.04.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
L'inquinamento atmosferico influisce negativamente sulla salute dei bambini. Le malattie respiratorie sono la seconda causa di morte più comune.

Il 91% della popolazione mondiale è mediamente esposto a livelli di inquinamento dell'aria al di sopra dei valori raccomandati dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per la salvaguardia della salute. L'Italia non è messa meglio: secondo i dati, ben il 98% dei bambini con meno di 5 anni presenti nel nostro paese abita in regioni in cui i livelli sono ben al di sopra di quelli raccomandati dalla stessa OMS. Bandierina nera per le città, peggio al nord che al centro e al sud. Dati preoccupanti, che dovrebbero farci riflettere. 

In questo articolo

Inquinamento atmosferico: i bambini hanno un rischio maggiore di malattie in età adulta

Secondo un nuovo studio condotto da Stanford, i bambini esposti all'inquinamento atmosferico, come il fumo degli incendi e gli scarichi delle auto, per un solo giorno potrebbero essere condannati a tassi più elevati di malattie cardiache e altri disturbi in età adulta. L'analisi, pubblicata su Nature Scientific Reports, è la prima del suo genere a indagare gli effetti dell'inquinamento atmosferico a livello di singola cellula e concentrarsi contemporaneamente sul sistema cardiovascolare e immunitario dei bambini.

I ricercatori hanno studiato un gruppo prevalentemente ispanico di bambini di età compresa tra i 6 e gli 8 anni a Fresno, in California, una città colpita da alcuni dei più alti livelli di inquinamento atmosferico del paese a causa dell'agricoltura industriale e degli incendi, tra le altre fonti. Utilizzando una combinazione di concentrazioni giornaliere continue di inquinanti, il team di studio ha stimato l'esposizione media all'inquinamento atmosferico per 1 giorno, 1 settimana e 1, 3, 6 e 12 mesi prima della visita di ogni partecipante. Quando combinati con questionari sulla salute e dati demografici, letture della pressione sanguigna e campioni di sangue, i dati hanno iniziato a dipingere un quadro preoccupante.

Le malattie respiratorie stanno uccidendo più americani ogni anno e si classificano come la seconda causa di morte più comune a livello globale.

"Questo è un problema di tutti", ha detto l'autore senior dello studio Kari Nadeau, direttore del Parker Center.

"Quasi la metà degli americani e la stragrande maggioranza delle persone in tutto il mondo vive in luoghi con aria malsana. Comprendere e mitigare gli impatti potrebbe salvare molte vite".

Principali malattie

I bambini sono più a rischio degli adulti, perché i loro polmoni in via di sviluppo sono più vulnerabili e sono esposti più a lungo, perciò gli effetti dell'inquinamento associato alle infezioni respiratorie, che sono più frequenti nei bambini, sono più dannosi. Tra i principali effetti sanitari dell'inquinamento dell'aria nei bambini, vengono segnalati:

  • ridotta funzione polmonare
  • asma
  • infezioni acute delle basse vie respiratorie
  • problemi nello sviluppo neurocomportamentale
  • obesità
  • otite
  • alcuni tumori infantili, quali ad esempio leucemie e retinoblastomi, che possono essere associati ad esposizioni della madre agli inquinanti cancerogeni dell'inquinamento atmosferico nel periodo prenatale

Occorre inoltre sottolineare che le esposizioni in età infantile, oltre a determinare effetti misurabili nel bambino stesso, si proiettano anche negli anni successivi rendendo l'individuo più vulnerabile durante tutto il suo percorso di vita.

Come si può migliorare

La buona notizia è che si può fare qualcosa e che molto è stato fatto, ma molto resta anche da fare.

  • Potenziare il trasporto pubblico locale e arrivare a un parco circolante completamente elettrico
  • potenziare le infrastrutture di ricarica dell'elettrico
  • limitare l'accesso nelle aree urbane e costante ai veicoli più inquinanti
  • implementare la mobilità ciclopedonale nelle aree urbane
  • riqualificazione gli edifici pubblici e privati per riscaldare senza inquinare
  • rafforzare i controlli sulle emissioni di auto, caldaie ed edifici e sulle aree industriali e portuali
  • ridisegnare strade, piazze e spazi pubblici delle città, aumentando il verde urbano
  • ridurre le emissioni da lavoro agricolo

Cosa fare per ridurre il rischio outdoor

  • Usare di più i mezzi pubblici e la bicicletta 
  • Camminare di più a piedi con i bambini in orari e luoghi di minor traffico.
  • Andare a scuola con "pedibus", piste ciclabili, percorsi controllati e chiusi al traffico in vicinanza delle scuole.
  • Evitare attività fisica all'aperto nelle ore più calde in estate.
  • Scegliere l'auto nuova tra quelle che più rispettano l'ambiente 
  • Preferire parcheggi sotterranei, non sostare con il motore acceso.
  • Costruire scuole e case lontano da zone di traffico e/o fabbriche
  • Collaborare con gli enti preposti perché il piano traffico tenga conto delle esigenze dei bambini.

Cosa fare per ridurre il rischio indoor

  • Garantire una buona ventilazione dei locali di uso domestico 
  • Abolire il fumo di tabacco
  • Controllare e ottimizzare il funzionamento di stufe a legna e caminetti
  • Non usare forni a gas come fonti di riscaldamento supplementare

Fonti articolo: salute.gov.it, eurekalert.org, epicentro.iss.it

Aggiornato il 23.03.2021

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