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Inquinamento atmosferico e salute dei bimbi

di Nostrofiglio Redazione - 26.02.2024 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Smog e inquinamento atmosferico influiscono negativamente sulla salute dei bambini. Le malattie respiratorie sono la seconda causa di morte più comune

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Smog e inquinamento atmosferico

Il 91% della popolazione mondiale è mediamente esposto a livelli di inquinamento dell'aria al di sopra dei valori raccomandati dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per la salvaguardia della salute. L'Italia non è messa meglio: secondo i dati, ben il 98% dei bambini con meno di 5 anni presenti nel nostro paese abita in regioni in cui i livelli sono ben al di sopra di quelli raccomandati dalla stessa OMS. Bandierina nera per le città, peggio al nord che al centro e al sud. Dati preoccupanti, che dovrebbero farci riflettere.

La situazione della Pianura Padana

Maglia nera per la Pianura Padana. Nelle ultime settimane, prima della perturbazione arrivata al Nord, i livelli massimi di inquinamento sono stati superati in molte città con rischi per la salute per tutti. 

L'ESA, European Space Agency, ha realizzato un video che mostra le concentrazioni orarie di Pm10 nella Pianura Padane nel mese scorso, dal 1° al 31 gennaio 2024.

Il video dell'ESA dell'inquinamento sulla Pianura Padana

Come si legge sul sito dell'ESA, "questa animazione mostra le concentrazioni orarie di PM10 (materiale particolato con un diametro medio di 10 micrometri o meno) nell'intera Valle del Po dal 1° gennaio al 31 gennaio 2024.

Il PM10 svolge un ruolo cruciale nella dinamica della qualità dell'aria nella Valle del Po. Composto da varie particelle come polvere, polline e sottoprodotti della combustione, il PM10 è inalabile e può influenzare la salute respiratoria. La topografia unica della valle e le condizioni meteorologiche contribuiscono all'accumulo di PM10, specialmente durante i pattern meteorologici stagnanti.

Secondo le direttive dell'UE e gli standard legali, concentrazioni di PM10 che superano i 50 μg/m³ sono considerate pericolose, e questa soglia non dovrebbe essere superata per nessuna località per un numero specifico di giorni all'anno, generalmente fissato a 35 giorni.

Tuttavia, le osservazioni recenti indicano che nel gennaio 2024 sono stati registrati più casi in cui questa soglia critica è stata superata, evidenziando una tendenza preoccupante nelle fluttuazioni della qualità dell'aria.

Questa tendenza, sebbene non insolita per il mese di gennaio, solleva preoccupazioni significative per la salute ambientale.

Nonostante l'inquinamento atmosferico prevalente nella Valle del Po, livelli di inquinanti atmosferici al di sopra degli standard dell'UE vengono costantemente osservati in tutta Europa, con la regione che supera regolarmente le sue concentrazioni medie annuali di particolato fine, come riportato dall'Agenzia Europea dell'Ambiente (EEA). Ciò solleva preoccupazioni significative per la salute ambientale".

Inquinamento atmosferico: i bambini hanno un rischio maggiore di malattie in età adulta

Secondo un nuovo studio condotto da Stanford, i bambini esposti all'inquinamento atmosferico, come il fumo degli incendi e gli scarichi delle auto, per un solo giorno potrebbero essere condannati a tassi più elevati di malattie cardiache e altri disturbi in età adulta. L'analisi, pubblicata su Nature Scientific Reports, è la prima del suo genere a indagare gli effetti dell'inquinamento atmosferico a livello di singola cellula e concentrarsi contemporaneamente sul sistema cardiovascolare e immunitario dei bambini.

I ricercatori hanno studiato un gruppo prevalentemente ispanico di bambini di età compresa tra i 6 e gli 8 anni a Fresno, in California, una città colpita da alcuni dei più alti livelli di inquinamento atmosferico del paese a causa dell'agricoltura industriale e degli incendi, tra le altre fonti. Utilizzando una combinazione di concentrazioni giornaliere continue di inquinanti, il team di studio ha stimato l'esposizione media all'inquinamento atmosferico per 1 giorno, 1 settimana e 1, 3, 6 e 12 mesi prima della visita di ogni partecipante. Quando combinati con questionari sulla salute e dati demografici, letture della pressione sanguigna e campioni di sangue, i dati hanno iniziato a dipingere un quadro preoccupante.

Le malattie respiratorie stanno uccidendo più americani ogni anno e si classificano come la seconda causa di morte più comune a livello globale.

"Questo è un problema di tutti", ha detto l'autore senior dello studio Kari Nadeau, direttore del Parker Center. "Quasi la metà degli americani e la stragrande maggioranza delle persone in tutto il mondo vive in luoghi con aria malsana.

Comprendere e mitigare gli impatti potrebbe salvare molte vite".

Bambini e polveri sottili

I bambini molto piccoli, e probabilmente anche i feti, sono estremamente sensibili all'inquinamento atmosferico. Le evidenze attuali suggeriscono una relazione causale tra l'inquinamento atmosferico da particolato sottile e i decessi per disturbi respiratori nel periodo post-neonatale, nonché effetti negativi sullo sviluppo funzionale dei polmoni.

Le linee guida dell'OMS del 2005 stabiliscono valori limite per il particolato atmosferico (PM2,5 e PM10) al fine di ridurre il rischio per la salute. Tuttavia, a causa dell'insufficienza dei dati riguardanti i bambini, tali linee guida si basano principalmente su studi condotti sugli adulti.

Il documento del 2008 dell'Enhis analizza gli effetti del particolato atmosferico sulla salute dei bambini nel periodo 2002-2006, evidenziando che molti Paesi europei superano i valori limite dell'OMS. Gli effetti sulla salute dei bambini includono un aumento dei decessi dovuti ad infezioni respiratorie acute e una diminuzione della qualità della vita associata a tosse e sintomi respiratori.

La legislazione attuale sull'emissione di inquinanti potrebbe ridurre l'impatto sulla salute di circa un terzo, ma ulteriori riduzioni potrebbero essere ottenute implementando misure aggiuntive.

Principali malattie

I bambini sono più a rischio degli adulti, perché i loro polmoni in via di sviluppo sono più vulnerabili e sono esposti più a lungo, perciò gli effetti dell'inquinamento associato alle infezioni respiratorie, che sono più frequenti nei bambini, sono più dannosi. Tra i principali effetti sanitari dell'inquinamento dell'aria nei bambini, vengono segnalati:

  • ridotta funzione polmonare
  • asma
  • infezioni acute delle basse vie respiratorie
  • problemi nello sviluppo neurocomportamentale
  • obesità
  • otite
  • alcuni tumori infantili, quali ad esempio leucemie e retinoblastomi, che possono essere associati ad esposizioni della madre agli inquinanti cancerogeni dell'inquinamento atmosferico nel periodo prenatale

Occorre inoltre sottolineare che le esposizioni in età infantile, oltre a determinare effetti misurabili nel bambino stesso, si proiettano anche negli anni successivi rendendo l'individuo più vulnerabile durante tutto il suo percorso di vita.

Aria inquinata in Italia: i consigli dei pediatri

La Società Italiana di Pediatria (SIP), alla luce della letteratura scientifica ad oggi disponibile, ha fatto chiarezza oggi condividendo una nota sugli effetti dell'inquinamento dell'aria sulla salute dei bambini e su ciò che ciascuno di noi può fare individualmente per proteggerli e per contribuire a ridurre, quanto più possibile,  l'inquinamento attraverso l'adozione di buone pratiche e corretti stili di vita. In gioco c'è la salute dei più piccini. 

"Se vero che la soluzione del problema è demandata principalmente  a programmi di salute pubblica decisi e guidati dalle istituzioni - specifica infatti la presidente della SIP, la professoressa Annamaria Staiano - è altrettanto importante ricordare come ciascuno di noi possa fare la differenza adottando comportamenti virtuosi per aiutare a ridurre l'inquinamento atmosferico e migliorare la salute di tutti". 

Gli effetti dello smog sulla salute dei bambini

Come rileva la Commissione Ambiente della Società Italiana di Pediatria,  ampie  evidenze scientifiche confermano l'esistenza di una forte associazione tra inquinamento atmosferico, generato principalmente da traffico, e problemi di salute respiratoria nei bambini. Questi sono infatti più vulnerabili degli adulti, sia perché il loro organismo è in formazione sia perché hanno una maggiore predisposizione a respirare con la bocca, evitando il "filtro" nasale, sia perché  trascorrono più tempo all'aria aperta. 

Gli effetti dell'inquinamento da traffico sulla salute respiratoria dei bambini possono essere:

  • acuti, dovuti all'esposizione di breve durata ad elevate concentrazioni di inquinanti, particolarmente frequenti nelle ore di picco di traffico;
  • o cronici, manifestandosi cioè dopo una esposizione prolungata a livelli di inquinanti non necessariamente elevati.

Studi epidemiologici hanno dimostrato che l'esposizione in gravidanza a inquinanti da traffico veicolare, quale il particolato e gli ossidi di azoto, è associato ad un amentato rischio di sviluppare asma.

Ampi studi hanno inoltre dimostrato che i bambini residenti sin dalla nascita in aree urbane - metropolitane hanno un aumentato rischio di sviluppare malattie respiratorie. Gli effetti a breve termine possono essere attacchi acuti di asma e infezioni a carico delle vie aeree come otiti, polmoniti e bronchioliti. Inoltre, i bambini asmatici che vivono in ambienti inquinati sperimentano un aumento delle riacutizzazioni, delle visite in emergenze e dei ricoveri. Tra gli effetti a lungo termine vi è il possibile contributo al declino della funzione respiratoria. 

Dati recenti, seppur meno consolidati,  suggeriscono inoltre un'associazione tra esposizione agli inquinanti e altri effetti avversi sulla salute. In particolare, l'esposizione al PM2.5  in epoca prenatale è stata associata a basso peso, prematurità e seppur in misura minore ad anomalie congenite come  cardiopatie. Altri studi suggeriscono come l'esposizione all'inquinamento dell'aria, in particolare al particolato, soprattutto in epoca prenatale e nei primi mesi di vita, possa influenzale lo sviluppo neurologico, portando  a risultati inferiori nei test cognitivi e di motricità. 

"In particolare, bisogna fare attenzione ai cosiddetti 'primi mille giorni', l'arco di tempo che va dal concepimento fino ai primi due anni di vita, che è un periodo particolarmente importante nella vita di una persona perché ciò che accade in questo lasso di tempo ha degli effetti, anche a lungo termine, sulla salute di quell'individuo. Ci sono diversi studi importanti che ci hanno mostrato come anche gli inquinanti ambientali possano esercitare un ruolo da questo punto di vista e lasciare un'impronta determinante per tutto il resto della vita di un individuo", spiega Rino Agostiniani, Consigliere nazionale SIP. 

L'inquinamento atmosferico è inoltre co-responsabile del cambiamento climatico, che a propria volta ha un impatto sulla salute e causa numerosi effetti avversi, a cui la popolazione in età pediatrica è maggiormente esposta e suscettibile.

Come tutelare i bambini … e inquinare di meno

  • Transitare poco in zone trafficate: quando i rischi ambientali aumentano sarebbe preferibile uscire esclusivamente in aree verdi, evitando lunghi transiti in zone particolarmente trafficate, ricordando che girare con il passeggino in strade altamente trafficate genera sicuramente dei rischi maggiori in quanto il bambino è all'altezza dei gas di scarico.
  • Muoversi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici. Nell'ambito poi di una riflessione più ampia su ciò che non solo si può fare per tutelare il proprio bambino,  ma per ridurre il proprio impatto ambientale e quello del nucleo familiare, una delle indicazioni più semplici che arrivano dai pediatri è quella, quando possibile,  di muoversi a piedi, con i mezzi pubblici o con la bicicletta. Scegliere luoghi di riferimento per le proprie attività che si trovano nel quartiere, specie nelle grandi città, può aiutare. Dalla scuola, alla spesa fino agli hobby pomeridiani dei più piccoli.
  • D'inverno fuori nelle ore più calde, d'estate il contrario. Durante l'inverno con il freddo il particolato si condensa a formare goccioline di aerosol più facilmente inalabili: meglio dunque stare fuori casa nelle ore più calde, mentre d'estate sono le ore centrali della giornata quelle da evitare, perché nei mesi estivi i livelli di ozono aumentano nel corso della giornata con l'aumentare della temperatura.
  • Alla guida velocità moderata e motore spento da fermi. Alla guida, prediligendo se possibile i modelli di auto meno inquinanti, è importante rispettare le disposizioni sui limiti di accesso alle zone a traffico limitato o i divieti di circolazione nella fascia verde nelle giornate particolarmente inquinate, moderare la velocità, mantenere spento il motore se non necessario.
  • Far diventare 'green' anche il proprio condominio. Anche a casa si può fare molto: ad esempio sensibilizzare il condominio a valutare l'opportunità per il riscaldamento a minore impatto sull'ambiente, tenendo conto del fatto che gli impianti di riscaldamento a combustibili non gassosi dovrebbero essere convertiti a metano e gli impianti di riscaldamento condominiali esistenti dovrebbero essere ristrutturati secondo le tecnologie della termoregolazione della temperatura degli ambienti e contabilizzazione del calore.

Come si può migliorare

La buona notizia è che si può fare qualcosa e che molto è stato fatto, ma molto resta anche da fare.

  • Potenziare il trasporto pubblico locale e arrivare a un parco circolante completamente elettrico
  • potenziare le infrastrutture di ricarica dell'elettrico
  • limitare l'accesso nelle aree urbane e costante ai veicoli più inquinanti
  • implementare la mobilità ciclopedonale nelle aree urbane
  • riqualificazione gli edifici pubblici e privati per riscaldare senza inquinare
  • rafforzare i controlli sulle emissioni di auto, caldaie ed edifici e sulle aree industriali e portuali
  • ridisegnare strade, piazze e spazi pubblici delle città, aumentando il verde urbano
  • ridurre le emissioni da lavoro agricolo

Come proteggere i bambini

Come consigliato dall'ospedale pediatrico Meyer, l'inquinamento fa male ai bambini. Per proteggerli però si può:

  • Evitare le strade trafficate, specialmente nelle giornate con alta pressione e scarsa ventilazione, perché le polveri e le sostanze inquinanti si accumulano. Per le passeggiate, quindi, meglio scegliere percorsi alternativi, possibilmente nel verde. Utilizzare le comuni mascherine non serve, dato che non riescono a filtrare le polveri sottili.
  • In casa nelle ore di punta nei periodi a rischio. Nei giorni in cui la concentrazione di polveri inquinanti raggiunge livelli di allerta, è più prudente anche limitare l'intensa attività fisica all'aria aperta.
  • Meglio le finestre chiuse e areare l'abitazione nelle ore in cui ci sono meno inquinanti. Le abitazioni ai piani bassi sono inoltre più esposte agli inquinanti.
  • Il fumo passivo peggiora la situazione. Se l'inquinamento può far male ai bambini, il fumo passivo è uno dei nemici più insidiosi per la salute dei piccoli. Vietatissimo, quindi, fumare in presenza di minori, ma attenti anche al fumo di "terza mano", cioè quello che si deposita sui vestiti e che può essere inalato dal bambino anche dopo che il genitore ha spento la sigaretta.
  • L'inquinamento è anche dentro casa. Meglio evitare di accendere candele e incensi, utilizzare l'aspiratore quando si cucina ed è meglio evitare un'eccessiva esposizione ai detersivi e ai deodoranti ambientali.

Cosa fare per ridurre il rischio outdoor

  • Usare di più i mezzi pubblici e la bicicletta 
  • Camminare di più a piedi con i bambini in orari e luoghi di minor traffico.
  • Andare a scuola con "pedibus", piste ciclabili, percorsi controllati e chiusi al traffico in vicinanza delle scuole.
  • Evitare attività fisica all'aperto nelle ore più calde in estate.
  • Scegliere l'auto nuova tra quelle che più rispettano l'ambiente 
  • Preferire parcheggi sotterranei, non sostare con il motore acceso.
  • Costruire scuole e case lontano da zone di traffico e/o fabbriche
  • Collaborare con gli enti preposti perché il piano traffico tenga conto delle esigenze dei bambini.

Cosa fare per ridurre il rischio indoor

  • Garantire una buona ventilazione dei locali di uso domestico 
  • Abolire il fumo di tabacco
  • Controllare e ottimizzare il funzionamento di stufe a legna e caminetti
  • Non usare forni a gas come fonti di riscaldamento supplementare

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