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Bambini, giocare nella natura fa bene!

di Sara De Giorgi - 28.02.2020 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Secondo un recente studio portato avanti da ricercatori australiani, giocare in spazi verdi ha effetti positivi sulla salute e sullo sviluppo dei bambini di età compresa tra 2 e 12 anni, migliorando, in particolare, la loro capacità di pensiero, le abilità sociali e la creatività.  

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Per i bambini giocare nella natura è molto importante. Un recente studio, basato sulla revisione sistematica di precedenti ricerche e condotto dall'Università dell'Australia del Sud, ha esplorato l'impatto del gioco nella natura sulla salute e sullo sviluppo dei bambini di età compresa tra 2 e 12 anni, scoprendo che gli elementi naturali, in generale, migliorano la capacità di pensiero complesso, le abilità sociali e la creatività dei bambini.

Questo studio potrebbe incentivare la trasformazione degli spazi di gioco dei bambini, supportando gli investimenti nei parchi urbani e non, offrendo così importanti opportunità per lo sviluppo fisico, sociale ed emotivo dei bambini. Tale ricerca, guidata da Kylie Dankiw e dalla professoressa Katherine Baldock, è la prima a fornire prove a sostegno dello sviluppo di spazi di gioco innovativi nella natura nei centri per l'infanzia e nelle scuole.

«Negli ultimi anni, il gioco nella natura è diventato più popolare nelle scuole e nei centri di assistenza all'infanzia, molti dei quali stanno ristrutturando spazi di gioco per incorporare elementi naturali, come alberi, piante e rocce. Ma, questi ultimi, mentre passano da campi da gioco, ad esempio, di plastica, a nuovi spazi di gioco basati sulla natura, sono al tempo stesso alla ricerca di prove empiriche a supporto dei loro investimenti», ha affermato la Dankiw.

I risultati dello studio: migliori livelli di attività fisica, forma fisica, capacità motorie, apprendimento, sviluppo sociale ed emotivo

I ricercatori hanno portato a termine una revisione sistematica di 2927 articoli peer-reviewed, esaminando, in particolare, esperimenti relativi a giochi non strutturati e gratuiti in natura (foreste, spazi verdi, spazi all'aperto, giardini) o che includevano elementi naturali (rocce, fango, sabbia, giardini, foreste, stagni e acqua), al fine di determinare l'impatto del gioco in natura sulla salute e sullo sviluppo dei bambini.

Dalla revisione è emerso che giocare nella natura migliora i livelli di attività fisica dei bambini, la forma fisica generale, le capacità motorie, l'apprendimento e lo sviluppo sociale ed emotivo.

Inoltre, il gioco nella natura può offrire miglioramenti anche nei risultati cognitivi e di apprendimento (compresi i livelli di attenzione e concentrazione dei bambini), nella puntualità, nel ritorno in classe (anche dopo il gioco), nel gioco costruttivo, nel gioco sociale e in quello immaginativo e funzionale.

«La cosa più importante è per i bambini giocare liberamente nella natura. Si tratta di fare, ad esempio, torte di fango, creare fortini, fare un'avventura all'aperto e sporcarsi. Queste sono tutte cose che i più piccoli amano fare, ma, sfortunatamente, poiché la società è diventata più sedentaria, contraria al rischio e povera in termini di tempo, molti meno bambini hanno queste opportunità», ha continuato Dankiw.

«Giocando nella natura, i bambini migliorano anche le loro capacità fisiche - il loro equilibrio, forma fisica e forza. E, mentre giocano con gli altri, imparano preziose capacità di negoziazione, concetti di condivisione e fanno amicizie, che possono contribuire a una sana resilienza emotiva e sociale».

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