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Gatti e bambini: consigli, convivenza, miti

di Sara De Giorgi - 03.07.2023 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Gatti e bambini possono essere grandi complici. Se state pensando di prendere un gatto ci sono importanti informazioni da sapere e altri consigli

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Gatti e bambini

Adottare un micio è una scelta davvero importante e, allo stesso tempo, consiste in una esperienza bellissima che consente ai bimbi di crescere tanto dal punto di vista relazionale.

Però, ancora prima di prendere il gatto, occorre sapere che quest'ultimo ha bisogno dell'impegno e del rispetto di tutta la famiglia. Ci sono, poi, alcune cose che occorre conoscere ed è fondamentale che genitori e figli siano convinti al cento per cento della scelta che si sta compiendo. Dunque, ecco una serie di consigli, informazioni, suggerimenti utili sulla convivenza tra gatti e bambini.

Dopo aver preso la decisione di adottare un gattino, è anche importante fare in modo che il rapporto tra bimbo e animale domestico si crei in modo corretto, con l'aiuto e la supervisione dei genitori. Ecco alcuni consigli utili a riguardo:

  1. Scegliere un gatto che possa socializzare con i bambini. La nostra scelta dovrà cadere su un gatto che è stato socializzato correttamente nei confronti dei bimbi, in grado quindi di tollerare con pazienza le manipolazioni e il contatto fisico, particolarmente coccolone (ovvero che ricerca lui stesso il contatto fisico), equilibrato e prevedibile nelle reazioni. Il consiglio è quello di andare a vedere il gattino e cercare di capire come si comporta. Se è molto timido e spaventato, o se è troppo agitato, non sarà il candidato ideale. Non esistono razze specifiche per i bambini, all'interno di ciascuna razza, e anche tra i comuni europei, possiamo trovare il gatto più tranquillo e quello più agitato.
  2. Scelto il gatto, è essenziale che i genitori supervisionino sempre le interazioni del felino con i bambini, soprattutto finché questi sono piccoli. Se parliamo di neonati è bene sapere che i gatti sono attratti dai giacigli accoglienti e quindi cercano quasi sempre di andare ad acciambellarsi nella culla o nel lettino. Per evitare ciò, è sufficiente non far entrare il gatto nella stanza del neonato oppure coprire la culla con una rete apposita.
  3. Da un punto di vista sanitario, è bene portare il gatto appena adottato dal veterinario per un controllo clinico e per le vaccinazioni di base. Queste hanno lo scopo di prevenire patologie importanti per l'animale, che comunque non hanno nessuna possibilità di contagio per noi esseri umani.
  4. È consigliabile trattare sempre i gatti per i parassiti esterni come le pulci: la somministrazione mensile dell'antiparassitario è consigliata in particolar modo per i mici che hanno la possibilità di uscire di casa, ma esclude ogni rischio anche per i gatti che vivono sempre in casa.

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State aspettando un bimbo e non sapete come farlo accettare dal gatto di casa? Non sapete bene come fare a instaurare il giusto rapporto tra voi e il bimbo e il gattino? Abbiamo chiesto a Chiara Tocco, consulente in relazione felina e fondatrice di Gattastrofe, alcuni consigli utili per garantire una convivenza serena.

  1. Se non avete mai avuto animali domestici, è meglio aspettare che il bambino abbia compiuto almeno otto anni. Secondo Chiara Tocco, il bimbo sarà più maturo e in grado di comprendere le esigenze di un altro essere vivente.
  2. Per l'adozione, rivolgetevi a degli specialisti e indirizzate la vostra scelta verso un gatto adulto, tra l'anno e i sette anni. I gattini sono dolci, ma sono piccoli terremoti. Inoltre è più facile capire l'attitudine e il comportamento di gatto adulto.
  3. E' necessaria qualche accortezza in più se il gatto non può uscire e l'appartamento non è "gattizzato". La prima cosa da fare allora è rendere l'appartamento a misura di gatto:
    - diamo tridimensionalità agli spazi (il gatto deve poter usare anche gli spazi verticali e muoversi su scaffali e librerie fatte apposta per lui);
    - attrezziamoci con tiragraffi sia orizzontali che verticali e lunghi almeno 90 cm per dare modo al gatto di farsi le unghie (e di non farle sui mobili di casa);
    - posizioniamo in casa diverse cucce-tana, alcune di queste andranno messe in alto;
    - se possibile, diamo al gatto la possibilità di avere una stanza tutta sua per riposare.
  4. Se la donna è in dolce attesa, bisogna preparare il gatto all'arrivo del nascituro. Come spiega Chiara Tocco, "parliamogli e spieghiamogli che cosa sta succedendo. Anche se lui già sa che siamo incinte, lo ha capito dal nostro nuovo odore, dagli ormoni che abbiamo in circolo". Possiamo poi portare a casa le tutine usate dal neonato mentre mamma e bimbo sono ancora in ospedale. "Al rientro, al varcare la porta di casa con il nuovo nato, si può passare il bambino al papà mentre la mamma accarezza e fa le feste al gatto", afferma Chiara.

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Gatti e bambini: quali malattie potrebbero essere trasmesse?
In generale la convivenza fra gatti e bambini è piuttosto serena e non presenta rischi particolari. In generale le malattia trasmissibili all'uomo sono rare e facilmente controllabili, come i parassiti intestinali o le micosi. Un'attenzione particolare a pulci e zecche: gli "ectoparassiti", in particolare le zecche, sono vettori di patologie potenzialmente molto pericolose come borrelia, rickettsia, ehrlichia o babesiosi. Sono diversi i prodotti in commercio che si possono utilizzare per prevenire le infestazioni.

Vivere insieme a un gattino in casa è incredibilmente vantaggioso per la crescita psicologica dei bambini. Sono tanti i benefici che provengono dalla relazione con questo splendido animaletto: prendersi cura di un gatto ha molti effetti positivi sulla salute e sui rapporti sociali.

Abbiamo raccolto una serie di studi sul tema, dai quali sono emersi i seguenti vantaggi positivi della convivenza tra bimbi e gatti.

  1. Vivere con un gatto rinforza il sistema immunitario.
  2. Il bambino impara a prendersi cura degli altri.
  3. La convivenza con un felino riduce lo stress e migliora l'apprendimento.
  4. E il micio fornisce supporto affettivo nei momenti tristi.
  5. Diminuisce anche il rischio di allergie.
  6. Rinforza i legami in famiglia.
  7. Vivere con un gatto aiuta i bimbi affetti da autismo.

CONTINUA A LEGGERE: I benefici per un bambino di vivere con un gatto

Pet Therapy: cos'è e quali sono i benefici.

Il termine pet therapy è stato coniato dallo psichiatra americano Boris Levinson nei primi anni ’60 e letteralmente significa “terapia dell’animale da affezione”. Si tratta di una una pratica di supporto ad altre forme di terapia tradizionali che sfrutta gli effetti positivi dati dalla vicinanza di un animale a una persona.

Gli interventi di pet therapy funzionano grazie alla relazione che si instaura fra un animale domestico e un utente (bambino, anziano, persona malata etc…): una sintonia complessa e delicata che stimola l’attivazione emozionale e favorisce l’apertura a nuove esperienze, nuovi modi di comunicare, nuovi interessi.

L’animale non giudica, non rifiuta, si dona totalmente, stimola sorrisi, aiuta la socializzazione, aumenta l’autostima e non ha pregiudizi. In sua compagnia diminuisce il battito cardiaco e calano le ansie e le paure. Inoltre, favorisce la piena espressione delle persone, che tra gli umani si riduce di solito solo al linguaggio verbale. LEGGI DI PIU': Pet Therapy e benefici

I gatti, spesso, vengono considerati animali più solitari e meno affettuosi dei cani. Non è del tutto vero: esistono numerosi miti da sfatare sulla convivenza tra gatti e bambini. La dottoressa Sabrina Giussani, medico veterinario esperto in comportamento animale (Busto Arsizio, Varese) ci ha dato qualche informazione in più sul rapporto "gatti-bambini", facendo luce su alcune credenze diffuse. Ecco, dunque, quali sono i miti da sfatare al riguardo.

  1. Rischio toxoplasmosi in gravidanza. Il gatto deve essere allontanato da casa?
    La dottoressa Giussani ha spiegato che se si sospetta che il gatto abbia la toxoplasmosi, occorre portare il micio dal veterinario e fargli fare un solo esame delle feci: grazie a questo è possibile sapere con certezza se la malattia c'è oppure no. "Poi, ammettendo che il gatto la abbia, la donna in attesa, nei primi periodi della gravidanza, ossia nei primi tre/quattro mesi, per contrarre la toxoplasmosi dovrebbe avere il sistema immunitario deficitario e mangiare le feci del gatto rimaste per qualche giorno nella cassetta. Dunque, è evidente come sia molto difficile che ciò accada".
  2. Le malattie dei gatti possono essere pericolose per i bambini o gli umani in generale?
    "Se il gatto viene portato dal veterinario almeno due volte all'anno ed è tenuto così sotto controllo, sicuramente non ha malattie e non può trasmettere nulla alle persone", ha spiegato la dottoressa.
  3. Una domanda comune sul web: esiste il pericolo che un gatto soffochi un neonato che dorme nella culla?
    "Questa è una credenza antica e falsa. L'unica cosa da dire che ha un fondo di realtà è che ai gatti piace infilarsi in luoghi molto piccoli e stretti come, ad esempio, scatole, spazi tra i volumi nelle librerie, ecc. Molti gatti, quindi, sono alla ricerca costante di cucce calde e comode".
  4. Il gatto può essere geloso del nuovo nato?
    "Come il cane, anche il gatto può essere geloso del nuovo arrivato. La cosa che conta, durante la gravidanza e dopo la nascita del bebè, è la trasmissione delle emozioni. Occorre, quindi, cercare di far capire all'animale chi sta arrivando, non dimenticarsi di dare coccole e affetto al gatto dopo la nascita del bebè, non sacrificare l'uno per l'altro".

  5. Il gatto può

CONTINUA A LEGGERE: Gatti e bimbi, miti da sfatare

Insegnare ai più piccoli a vivere con un gatto è possibile: occorre, prima di tutto, spiegare ai bambini che il gatto non è un giocattolo, ma è un compagno con cui giocare, che merita rispetto.

Bisogna ricordare anche che la supervisione dei genitori è poi essenziale: i bambini non riescono sempre a interpretare in maniera corretta i segnali emessi dal gatto, mentre un genitore può capire quando è il momento di dire basta. Di seguito, alcune attività che i bambini possono fare insieme ai gatti:

  1. Giochi. I gatti adorano giocare e i bambini conoscono istintivamente il modo per farli divertire. Si possono utilizzare per giocare insieme bastoncini con in fondo piumini o peluche, si possono lanciare topini o palline, si possono mettere scatole di cartone in casa. Oppure è possibile usare crocchette e premietti da lanciare. Meglio evitare di giocare con mani e piedi. Il modo migliore per giocare con il gatto è quello di utilizzare un bastoncino con un filo in fondo al quale sono attaccati piumini o peluches; in questo modo le mani del bambino saranno lontane dalle zampe e quindi dalle unghie del gatto.
  2. Usare le scatole di cartone, uno dei giochi preferiti dai gatti e dai bambini: lasciandole in giro per casa il gatto tende a nascondersi dentro.
  3. Prendersi cura del gatto. Quando il bambino sarà in grado di prendersi cura del gatto, occuparsi dell’alimentazione del micio preparandogli la ciotola con il cibo e dandogli acqua fresca potrà aiutare a creare e rafforzare la relazione tra loro.

CONTINUA A LEGGERE: Come insegnare ai bambini a vivere con un gatto

L'arrivo di un neonato è un evento in grado di stravolgere completamente la vita di una famiglia. Anche il gatto è turbato da questo cambiamento di equilibri.

Il problema è che il gatto è un animale molto abitudinario e quindi sensibile ad ogni cambiamento: per fargli metabolizzare le novità, tutto deve avvenire in maniera graduale, cercando di rispettare i suoi ritmi e le sue esigenze etologiche. Ecco dunque cosa fare per far accettare il neonato al gatto di casa.

  1. È quindi importante far abituare il gatto alla “nuova presenza” da prima che il bimbo arrivi in casa. I rumori, i suoni e gli odori sono elementi fondamentali da considerare a questo scopo. Prima che avvenga l’incontro tra il gatto e il bambino, si possono utilizzare dei cd che riproducono il pianto, le urla, i vagiti e le risate dei bimbi.
  2. Prima della nascita del bimbo è anche importante, sempre in modo graduale, iniziare a far comparire in casa quegli oggetti, come la carrozzina e il lettino, che di lì a poco caratterizzeranno l’ambiente domestico in modo permanente.
  3. In questa fase, ancora più essenziale è il rispetto degli spazi del gatto: evitiamo di spostare le cose (ciotole e cuccia) del gatto per fare posto a quelle del bambino; nel caso fosse necessario farlo, provvediamo sempre con azioni graduali prima della nascita del bimbo.
  4. Una volta che il bambino è a casa e la situazione si è stabilizzata, evitiamo di forzare il gatto a stare con il bimbo, ma lasciamo che sia il piccolo felino a decidere se e quando avvicinarsi.

CONTINUA A LEGGERE: Cosa fare per fare accettare il neonato al gatto

Gatti e toxoplasmosi

Nel caso di toxoplasmosi i gatti sono i primi contro i quali si punta il dito, perché possono trasmettere il parassita attraverso le feci. In realtà, è molto difficile che un gatto domestico (sempre vissuto in casa) possa contrarre la toxoplasmosi e trasmetterla all'uomo. A meno che non vada in giardino ed entri in contatto con terreno contaminato da animali randagi.

Esistono, comunque, alcune precauzioni da prendere se in casa c'è una donna in gravidanza. Poiché il problema è limitato alle feci e alla lettiera, è consigliabile farla pulire ad altri membri della famiglia oppure indossare i guanti e lavare le mani con sapone ed acqua corrente al termine delle operazioni di pulizia.

Irene Cetin, responsabile dell'Unità operativa di ostetricia e ginecologia presso l'Ospedale Luigi Sacco di Milano e professore dell'Università di Milano, ha dichiarato: "Va specificato comunque che le cisti del parassita si schiudono circa 2-3 giorni dopo la deposizione delle feci, a una temperatura ambientale di 24°C e ad alta umidità. Dunque, il rischio di contaminazione viene notevolmente ridotto se la lettiera viene pulita ogni giorno".

Insomma, una volta adottate le – poche - opportune precauzioni, non è assolutamente il caso di allontanare il gatto da casa!

CONTINUA A LEGGERE: Gatti e toxoplasmosi, un mito da sfatare

Tra un bimbo e il suo gatto si può instaurare un bellissimo rapporto di amicizia e complicità. Ecco le più belle frasi che abbiamo raccolto sul rapporto tra i bambini e i gatti.

  • «Non voglio dormire come un bambino, voglio dormire come il mio gatto».
  • «Una casa senza un gatto è come un giorno senza sole, una torta senza crema, una famiglia senza un bambino».
  • «Il tempo trascorso con gatti e bambini non è mai sprecato». (Freud)
  • «Forse un bambino, come un gatto, è così tanto introspettivo da non vedere la propria immagine riflessa dentro lo specchio ».

Gatti e bambini insieme sono meravigliosi: basta ammirarli nelle immagini più belle per sciogliersi completamente. Il feeling, quando si instaura, è davvero speciale.

LA GALLERIA FOTOGRAFICA CON NEONATI, BAMBINI E GATTI:

Abbiamo raccolto alcune foto di gatti curiosi che spiano, studiano e proteggono i neonati in casa. Ma... in molti casi chi cura chi? Di seguito le immagini più belle.

LA GALLERIA FOTOGRAFICA CON FOTO DI GATTI CURIOSI E NEONATI:

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