Nel decreto Rilancio 2020, che ha seguito il periodo difficile dell'epidemia del Covid-19, ci sono agevolazioni a sostegno delle famiglie che più sono state danneggiate. Ecco le misure previste dal governo. Qui invece le anticipazioni sulla Legge di Bilancio 2021, le agevolazioni e bonus 2021.
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Congedo parentale Covid-19
Al fine di aiutare i genitori lavoratori che hanno il problema, in questo periodo storico, delle scuole chiuse e dei bambini a casa, è stato istituito il congedo parentale Covid-19, che si aggiunge al normale congedo parentale già previsto dall'Inps. La misura, introdotta con il decreto Cura Italia e prorogata con il decreto Rilancio pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, prevede, per i dipendenti pubblici e privati (compresi coloro che sono iscritti alla Gestione separata Inps) con figli fino a 12 anni di età, un periodo di tempo di assenza dal lavoro fino a 30 giorni.
È riconosciuta una indennità del 50 per cento della retribuzione. Inoltre, il periodo di congedo è coperto da contribuzione figurativa.
Congedo parentale Covid-19, chi può chiederlo
La domanda può essere inoltrata da uno oppure da entrambi i genitori alternativamente con figli fino a 12 anni. Non ci sono limiti di età per i genitori che hanno figli con disabilità.
Possono fruire dell'agevolazione - ma senza indennità - anche genitori con figli dai 12 ai 16 anni.
È possibile utilizzare i 30 giorni previsti dalla misura nel periodo che va dal 5 marzo 2020 fino al 31 luglio 2020.
Congedo parentale Covid-19, come fare domanda
Il congedo parentale può essere richiesto mediante il portale web dell'Inps.
In alternativa, si può fare la domanda tramite:
- Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- enti di patronato e intermediari dell'Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Bonus baby-sitting
In alternativa al congedo, per i genitori è prevista la possibilità di richiedere un bonus per l'acquisto di servizi di baby-sitting, che, con il decreto Rilancio, non ha più il limite massimo di 600 euro, ma arriva a 1200 euro, e a 2000 euro per chi lavora nella sanità e nelle Forze dell'Ordine.
Il bonus baby-sitting sarà inoltre utilizzabile anche per i centri estivi.
Bonus baby-sitting, a chi è rivolto
Possono fare domanda i dipendenti privati, gli iscritti alla Gestione Separata, i lavoratori autonomi che hanno figli fino a 12 anni di età. Il contributo viene riconosciuto, inoltre, ai dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, e al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19. Per queste ultime categorie il contributo può arrivare fino a 2000 euro. Nel caso di figli con disabilità non c'è limite di età.
Il bonus baby sitting Covid-19 è incompatibile con il congedo parentale specifico Covid-19. Inoltre, l'altro genitore non deve essere percettore di NASpI o di altro strumento di sostegno al reddito, deve essere disoccupato o non lavoratore nella data in cui viene presentata la domanda.
Bonus baby-sitting, come fare domanda
Anche il bonus baby-sitting può essere richiesto mediante il portale web dell'Inps.
In alternativa, si può fare la domanda tramite:
- Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- enti di patronato e intermediari dell'Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Bonus vacanze
Anche il bonus vacanze 2020 - contenuto nel decreto Rilancio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale - è previsto come misura di sostegno per le famiglie. L'importo è modulato in base alla numerosità del nucleo familiare e il contributo potrà essere speso dal 1 luglio al 31 dicembre 2020. L'80% sarà uno sconto sul corrispettivo dovuto alla struttura, il restante 20% sarà una detrazione dall'imposta sul reddito.
Bonus vacanze 2020, come funziona e chi può fare richiesta
Il bonus vacanze può essere utilizzato solo entro i confini italiani, dunque soltanto in ambito nazionale. Si tratta di un rimborso: l'80 per cento consiste in uno sconto sulla fattura, mentre il 20 per cento è fruibile come detrazione dall'imposta del reddito del cittadino italiano che lo richiede.
In particolare, il bonus vacanze spetta alle famiglie italiane che hanno un reddito ISEE inferiore a 40 mila euro. La somma può variare fino a un massimo di 500 euro e sono previsti:
- 150 euro per una persona;
- 300 euro per le coppie;
- 500 euro per le famiglie con figli.
Per usufruire, inoltre, del bonus vacanze, è necessario che i pagamenti siano sostenuti in un'unica soluzione, che la spesa sia documentata tramite fattura elettronica e che le operazioni di pagamento siano fatte senza l'intermediazione di Booking e di Airbnb.
Bonus vacanze, come fare domanda
Non occorre fare domanda mediante un modulo. Lo sconto è effettuato nel momento in cui si effettua l'acquisto in un'unica soluzione.
Bonus mobilità
Il bonus mobilità è previsto dal decreto Rilancio al fine di agevolare la mobilità sostenibile e, dunque, l'acquisto di biciclette, e-bike, monopattini, ecc. Obiettivo è offrire, a chi vive nelle aree più inquinate, un importo da spendere in mobilità sostenibile.
Bonus mobilità, a chi è rivolto
Fino al 31 dicembre 2020 tutti i maggiorenni che hanno la residenza (e non il domicilio) nei capoluoghi di Regione (anche sotto i 50.000 abitanti), nei capoluoghi di Provincia (anche sotto i 50.000 abitanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei comuni delle Città metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti) potranno acquistare ovunque (anche "fuori zona") biciclette nuove o usate, monopattini, hoverboard, segway o l'utilizzo di servizi di mobilità condivisa a uso individuale (es. bike sharing), con un bonus che copre il 60% della spesa, ma che non può comunque superare i 500 euro.
Bonus mobilità, come fare domanda
Per ottenere il buono occorre usare un'app che sarà accessibile esclusivamente con le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Per avere il rimborso è necessario conservare il documento giustificativo di spesa (fattura) e non lo scontrino e allegarlo mediante l'applicazione web.