Una detrazione d’imposta per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di alta classe energetica, per coloro che hanno effettuato interventi di recupero straordinari sulle unità immobiliari residenziali.
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Quali sono le condizioni per aver diritto alla detrazione
I contribuenti ammessi a beneficiare del bonus arredi sono gli stessi che fruiscono della detrazione per interventi di restauro straordinari sulle unità immobiliari residenziali (o anche ordinaria se sulle parti comuni dei condomini) con la maggiore aliquota e con il maggior limite di 96.000 euro di spese ammissibili; quindi, le ristrutturazioni edilizie con spese sostenute dal 26 giugno 2012.
La detrazione spetta per le spese sostenute dal 6 giugno al 31 dicembre 2014 per l’acquisto di:
Mobili (letti, armadi, librerie, tavoli, divani, materassi, luci, ecc.);
grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+, o A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.
Quanto vale la detrazione per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici
Una detrazione d’imposta pari al 50% calcolata su un ammontare massimo di 10.000 euro. La detrazione spetta più volte se il richiedente esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari.
Come richiedere il beneficio fiscale
Per avvalersi del beneficio fiscale, i pagamenti devono essere effettuati mediante bonifici bancari o postali, con le stesse modalità già previste per i pagamenti dei lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati. È consentito effettuare il pagamento per i mobili e gli elettrodomestici anche mediante carte di credito o di debito.
N.B.
Il decreto legge sull’emergenza casa recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri ha fatto chiarezza sui limiti di spesa per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica detraibili dall’Irpef, il c.d. Bonus Mobili.
Il Bonus rimane legato all’esecuzione di lavori di ristrutturazione edile, ma scompare definitivamente il limite imposto con la legge di stabilità che prevedeva che la spesa per i mobili non potesse essere superiore a quella dei lavori edili. In altre parole, si possono spendere in mobili ed elettrodomestici fino ad un massimo di 10.000 euro anche se si sono eseguiti lavori per un ammontare inferiore.
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Legge/provvedimento di riferimento
Testo Unico delle imposte dirette 917/1986, art. 16bis;
Dpr n. 380 del 6 giugno;
Dl n. 70 del 13 maggio 2011, art. 7;
Dl 83/2012, art. 11;
Dl 63/2013, art. 16.
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