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Come funziona l'esenzione dal ticket per gravidanza e chi può averla?

di Nostrofiglio Redazione - 24.07.2024 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Esenzione dal ticket per gravidanza: quali sono gli esami e le analisi a cui si ha diritto senza pagamento del ticket? I vari codici di esenzione in gravidanza

In questo articolo

Esenzione dal ticket per gravidanza: chi ne ha diritto?

A chi spetta l'esenzione dal pagamento del ticket per le donne in gravidanza e le coppie che desiderano avere un bambino, per alcune prestazioni specialistiche e diagnostiche, utili per tutelare la loro salute e quella del nascituro?

Come funziona l'esenzione del ticket?

Secondo il decreto, sono previste le seguenti prestazioni in gravidanza:

  • In funzione preconcezionale: prestazioni specialistiche più appropriate per l'accertamento del rischio procreativo
  • Per la gravidanza fisiologica: ampliamento delle prestazioni per il monitoraggio secondo le specifiche Linee guida (incluso il test combinato: parametri di laboratorio in combinazione con le indagini ecografiche eseguite presso strutture appositamente individuate dalle Regioni)
  • Per l'accesso alla diagnosi prenatale: aggiornamento delle indicazioni secondo le più recenti Linee guida (condizioni biologiche-genetiche, alterazione di parametri ecografici e biochimico/molecolari, patologie infettive che determinano un rischio per il nascituro)

In particolare, è prevista l'erogazione gratuita per:

  • le visite periodiche ostetrico-ginecologiche
  • i corsi di accompagnamento alla nascita (training prenatale)
  • l'assistenza al puerperio.

Quali sono i codici di esenzione in gravidanza?

Sulla ricetta va riportato il CODICE M + nn settimana di gravidanza.

In caso di minaccia d'aborto, sulla ricetta va riportato il CODICE M50.

Come si fa ad avere l'esenzione M50?

Il codice M50 va indicato nella ricetta inn caso di:

  • minaccia di aborto: tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali necessarie per il monitoraggio della gravidanza e, in caso di condizioni patologiche che comportano un rischio per la madre o per il feto, tutte le prestazioni specialistiche necessarie al monitoraggio della condizione patologica. Le condizioni patologiche devono essere indicate dal medico, come diagnosi o sospetto diagnostico, nella prescrizione delle prestazioni in esenzione.
  • diagnosi prenatale invasiva in gravidanza: le prestazioni necessarie ed appropriate per la diagnosi prenatale invasiva in gravidanza, nelle specifiche condizioni di rischio per il feto indicate nel DPCM, prescritte dallo specialista o dal genetista medico ed eseguite presso le strutture appositamente individuate dalle Regioni.

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Fonti

Revisionato da Francesca Capriati

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