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Nidi gratis, come funziona la misura

di Sveva Galassi - 29.09.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
"Nidi gratis" è una misura ideata per supportare le famiglie in difficoltà. Si tratta di un contributo, esteso a tutta la regione Lombardia, a sostegno delle rette per la frequenza di nidi o micronidi pubblici e privati.

In questo articolo

"Nidi gratis" è un contributo erogato in Lombardia a sostegno delle rette per la frequenza di nidi o micronidi pubblici e privati. Questa misura, avviata dalla regione Lombardia nel 2021, ha lo scopo di supportare le famiglie in difficoltà e di prevenire il rischio di povertà. Vediamo, nel dettaglio, cos'è e come funziona "Nidi gratis". 

Nidi gratis, cos'è

"Nidi gratis" è una misura della regione Lombardia che prevede l'erogazione di un contributo per supportare le famiglie nel pagamento delle rette dei nidi e dei micronidi pubblici e privati.

Le risorse stanziate per il 2022 e per il 2023 sono rispettivamente 3 milioni e 6 milioni di euro.

I destinatari di "Nidi Gratis" sono i genitori con i seguenti requisiti: 

  • ISEE ordinario/corrente inferiore o uguale a 20.000 euro o ISEE minorenni nel caso in cui il Comune lo richieda per l'applicazione della retta;
  • retta mensile superiore all'importo rimborsabile da INPS, pari a 272,72 euro.

"Nidi gratis", come fare richiesta

A breve uscirà l'avviso sul sito della regione Lombardia. In una prima fase sarà pubblicata la comunicazione di adesione da parte dei Comuni lombardi, mentre in una seconda fase si aprirà direttamente il bando per richiedere il contributo.

Intanto, le famiglie possono chiedere al Comune di residenza se ha intenzione di aderire alla misura Nidi Gratis Bonus 2022/2023.

Per altre informazioni è possibile scrivere alla casella di posta Nidigratisfamiglie2223@regione.lombardia.it

Ci auguriamo che vengano adottate misure simili in tutte le regioni italiane.

"Nidi gratis", l'obiettivo della misura

Come è riportato sul sito della regione, l'obiettivo è sostenere le famiglie con difficoltà economiche e sociali e facilitare l'accesso ai servizi per la prima infanzia, contribuendo così all'abbattimento dei costi delle rette pagate dai genitori per la frequenza dei figli/e in nidi e micronidi pubblici o in posti in nidi e micronidi privati autorizzati acquistati in convenzione dal Comune.

Si cerca così di ridurre il rischio di povertà, favorendo il reinserimento, soprattutto delle madri, nel mercato del lavoro.

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