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Calendario Maya, come funziona

di Viola Stellati - 20.08.2024 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Il Calendario Maya strumento utilizzato per contare il passare del tempo ma anche per prevedere il futuro: come funziona

In questo articolo

Cos'è il Calendario Maya?

Il Calendario Maya da sempre suscita fascino e mistero perché, oltre a essere uno strumento utile per contare il tempo che passa, servirebbe teoricamente anche a prevedere la fine del mondo. Si tratta perciò ci uno strumento molto complesso, utilizzato dai Maya e da altri popoli dell'America Centrale (Aztechi e Toltechi) e basato su più cicli di durata diversa.

I cicli del Calendario Maya

Come si può leggere sull'Enciclopedia Britannica, i cicli del Calendario Maya sono tre ed hanno una durata differente:

  • ciclo Tzolkin: durata di 260 giorni;
  • ciclo Haab: durata di 360 giorni, più i "cinque giorni fuori dal tempo";
  • Lungo computo: indicava il numero di giorni dall'inizio dell'era maya.

Nel dettaglio: il ciclo Tzolkin era un calendario religioso basato su due cicli più brevi, uno di 13 giorni e un altro di 20. La combinazione di entrambi formava un ciclo di 260 giorni chiamato Tzolkin, appunto. Pare sia nato in seguito all'osservazione di fenomeni naturali, come le configurazioni di Marte e Venere. Tra le altre cose ricorda anche i 9 mesi di durata di una gravidanza.

Il ciclo Haab era civile e legato al ciclo delle stagioni. Era composto da 18 "mesi" di 20 giorni a cui ne venivano aggiunti altri 5 fino ad arrivare alla durata di 365 giorni. Questi 5 giorni erano considerati particolarmente sfortunati.

Infine il Lungo computo, con una numerazione progressiva dei giorni. Secondo i Maya, ciascun ciclo del Lungo computo corrisponde ad un'era del mondo. Ed è proprio da qui che ha preso vita la credenza che ha portato a numerose profezie, come quella che aveva previsto la fine del mondo nel 2012.

Differenza tra il calendario Maya e quello gregoriano

Le differenze tra il Calendario Maya e quello gregoriano (da noi utilizzato) sono tantissime. Il gregoriano, infatti, si basa sulla durata dell'anno solare, mentre il Maya è un sistema temporale basato su cicli di durata variabile e sulla conoscenza dell'astronomia e delle stagioni.

Decisamente differente è la durata dell'anno: per noi è di 365 giorni, con un giorno extra ogni 4 anni, mentre per i Maya un ciclo solare di 365 giorni (il ciclo Haab) non utilizza l'anno bisestile, poiché erano in grado di calcolare l'anno solare con grande precisione attraverso l'osservazione dell'astronomia.

Poi ancora il conteggio del tempo: se per noi l'anno cristiano è il punto di partenza, per i Maya l'inizio del ciclo è molto più antico.

Il mistero è stato risolto?

Sono moltissimi gli studiosi che nel corso degli anni hanno cercato di approfondire il Calendario Maya poiché ancora tantissime informazioni non sono mai state apprese. Diverse ricerche hanno spesso teorizzato che il calendario seguisse eventi astronomici, come il movimento dei pianeti nel cielo, ma un nuovo studio ha determinato che il calendario copre un periodo di tempo molto più lungo di quanto si fosse pensasse fino ad ora.

Lo studio è stato pubblicato lo scorso anno su Ancient Mesoamerica e sottolinea che dalle indagini effettuate emerga uno schema in cui i periodi sinodici di tutti i pianeti visibili sono commisurati ai punti stazione nel più ampio calendario di 819 giorni.

Secondo loro, quindi, quando vengono eseguiti 20 cicli di calendario ogni pianeta passa attraverso la stessa posizione un numero intero di volte. 

Calendario Maya e gravidanza

Il Calendario Maya sembrerebbe associato anche alla gravidanza. Il Tzolk'in in particolare aiuterebbe a prevedere il sesso del nascituro e anche alcune informazioni sulla sua personalità e il suo destino.

Per i Maya, infatti, la nascita di un bambino corrisponde a un evento di grande significato e simbolismo e, non a caso, i giorni nel Tzolk'in erano associati a diverse divinità e simboli.

In poche parole, il giorno di nascita di una persona è in grado di determinarne in parte il carattere e il destino. Ma non è tutto, perché il sesso del nascituro potrebbe essere definito considerando il giorno del concepimento e quello di nascita della madre (sempre corrispondenti ai 260 giorni del Tzolk'in).

Nel dettaglio: se i numeri relativi all'età della madre e al mese di concepimento sono dispari, con molte probabilità potrebbe venire al mondo una femmina, mentre nelle situazioni in cui un numero è pari e l'altro è dispari un maschietto.

Fonti

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