Ieri alla Camera dei deputati è passato in via definitiva il testo sulle unioni civili con 372 voti a favore e 51 contrari e 99 astenuti. La legge era già stata approvata dal Senato lo scorso 25 febbraio.
Si tratta di una svolta storica per il nostro Paese: anche l'Italia ha ora una legge che riconosce diritti e doveri delle coppie (omosessuali ma anche etero).
Dalla proposta iniziale sono state eliminate la stepchild adoption (l'adozione del figlio del coniuge) e l’obbligo di fedeltà.
Le unioni civili sono un nuovo istituto che si inserisce nel diritto di famiglia. E' diverso dal matrimonio che è regolato dall'articolo 29 della Costituzione.
Ma come nel matrimonio sono previsti diritti e doveri.
Due persone maggiorenni che decidono di unirsi civilmente devono recarsi con due testimoni da un ufficiale di stato civile che provvede alla registrazione.
Non possono contrarre l’unione civile le persone già sposate o che hanno già contratto un’unione civile, oltre alle persone a cui è stata riconosciuta un’infermità mentale o che sono parenti.
Come nel matrimonio la coppia deve scegliere quale regime patrimoniale adottare: comunione o separazione dei beni. Poi indicare un indirizzo di residenza che deve essere comune. Si può anche assumere un cognome comune che può sostituire o affiancare quello da celibe o nubile.
Dall'unione civile deriva anche l'obbligo all'assistenza morale e materiale del compagno.
In caso di malattia o di ricovero il partner avrà diritto di visita, di assistenza e accesso alle informazioni personali previste per i coniugi e i familiari.
Inoltre con la nuova legge la pensione di reversibilità e il Tfr maturato spettano al partner dell'unione. Per la successione valgono le norme in vigore per il matrimoni: al partner superstite va la "legittima", cioè il 50%, e il restante va agli eventuali figli.
Lo scioglimento dell'unione funziona come il divorzio, ma non sarà obbligatorio il periodo di separazione.
Invece, a differenza del matrimonio, non c'è l'obbligo di fedeltà né la possibilità di adottare il figlio del coniuge, stepchild adoption.
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