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Come imparare a farsi aiutare e delegare: ecco perché è importante

di Chiara Dalla Tomasina - 29.09.2021 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Le mamme, spesso, sono le prime a voler fare tutto loro: è però importante imparare a farsi aiutare e delegare. Ecco come

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Farsi aiutare e delegare

Spesso non lo decidi nemmeno razionalmente, ma lo dai per scontato. Se c'è qualcosa da fare che riguarda la casa - che sia pulire, riordinare, stendere il bucato - o per la famiglia - andare a prendere i bambini a scuola, fare la spesa o cucinare - sei tu a farlo. Non ci pensi: lo fai e basta.

Ti svegli, prepari la colazione, vesti i bambini e li porti a scuola. Poi sistemi casa o ti metti al lavoro, finché non vai a riprenderli e trascorri con loro il pomeriggio, magari portandoli alle varie attività quotidiane. Arriva così il momento della cena - per la quale ti sarai occupata della spesa - e di decidere cosa mangiare e cosa cucinare. Infine, c'è da riassettare la cucina e mettere a letto i bambini. La giornata è finita, tu sei uno straccio e non hai avuto nemmeno un attimo per te.

Quante mamme si potrebbero riconoscere nella routine che abbiamo descritto? La maggior parte, probabilmente. E queste donne non si soffermano mai a pensare che ci sia uno squilibrio tra ciò che fanno loro e ciò che potrebbero fare le persone intorno a loro. Per aiutarle, sostenerle, alleggerirle, incoraggiarle.

Lo spirito di sacrificio di una mamma non ha confini, ma questa routine, portata avanti per un periodo lungo, è solo pericolosa e controproducente.

Ed è vero anche che le mamme, spesso, sono le prime a voler fare tutto loro: perché si fidano solo di se stesse, perché non vogliono pesare sugli altri, perché credono che nessuno si prenderebbe cura della propria famiglia come fanno loro. Oppure vogliono farcela semplicemente con le proprie forze, dimostrando di poter fare tutto da sole.

Il multitasking esasperato non è sano

Ci hanno educato facendoci credere che il multitasking portato all'eccesso sia un valore che caratterizza le donne - che nell'immaginario collettivo devono essere tutte super women - ma, guardandola da un altro punto di vista, questa è un'abitudine che crea molti più danni rispetto ai vantaggi.

Il punto focale che non dovete dimenticare è che il vostro benessere e la vostra tranquillità avranno un importante impatto positivo sulla vita e sulla psiche dei vostri figli.

Nessuno può o vuole sostituirvi nel vostro ruolo di madri, e questa è la premessa più importante. Ma imparare a delegare e, a volte, a chiedere un supporto esterno può aiutarvi a vivere una maternità più serena, piena e soddisfacente. E questo non significa venir meno ai propri obblighi o al proprio ruolo di genitore, ma consentire ad altre persone di prendere parte attiva alla routine quotidiana.

Ma da dove partire, se non lo si è mai fatto? Ecco qualche consiglio.

Come imparare a delegare

Regola numero 1: elimina il senso di colpa

Prima di tutto, una riflessione. Non stare h24 con i tuoi bambini non ti rende una pessima madre, non fa soffrire i tuoi figli e non turba l'equilibrio famigliare. Hai il diritto di vivere una vita normale, senza pensare che le tue uniche attività debbano essere legate alla cura dei bambini e alla gestione della famiglia.

Basta manie di controllo

Non puoi pretendere di essere ovunque, saper fare qualsiasi cosa, combattere sempre contro il tempo, a meno che tu non voglia diventare nervosa e intrattabile. Non pensare che tu sai fare le cose meglio di altri: a volte, sono proprio questi "altri" che ti stupiranno, magari per il feeling che riescono a stabilire con i bambini o per le loro doti in cucina. Non ambire alla perfezione, non è di questo mondo. E impara ad avere fiducia negli altri.

Un esempio. Tuo marito sa cucinare solo la pizza/pasta alla carbonara/pollo fritto, ma quel piatto sa farlo benissimo e piace a te e ai bambini? Bene: ogni domenica sera si dedicherà a cucinarlo per tutta la famiglia, senza che tu debba preoccuparti di niente.

Nemmeno della spesa. E questo fino alla fine dei suoi giorni (ma non dirglielo subito, lasciaglielo scoprire anno dopo anno…).

Diventa un'acuta osservatrice

Diverse persone ti circondano: tuo marito (o compagno), magari i nonni (per i più fortunati), parenti vari, vicini di casa… Studia le loro capacità. E poi chiedi di aiutarti, assegnando compiti a seconda delle "doti".

Per esempio, se la nonna è paziente, chiedile di aiutare i bambini a fare i compiti il pomeriggio, anche solo per un paio d'ore. Stando seduta, non si stancherà, e le farà bene anche per esercitare la memoria. E tu potrai sfruttare il tempo facendo altro o riposandoti un attimo.

Se il nonno ha tempo libero, può passare lui all'ora di pranzo a prendere i bambini e portarli a casa. Il papà è un simpaticone? Bene, intratterrà i piccoli, per esempio, ogni domenica mattina, permettendoti di fare colazione con un'amica o andare a una mostra senza prole urlante al seguito. L'organizzazione vincente è la condivisione dell'equilibrio familiare.

Ci sono volontari?

Strettamente collegato al punto precedente, questo quarto consiglio è fondamentale. Non aspettare che qualcuno si offra volontario, ma chiedi - con gentilezza - aiuto a chi ti circonda. Se non riesci mai a delegare, magari soffri di quella che viene chiamata "sindrome del martire": ti lamenti, ma non chiedi e non accetti aiuto quando ti viene offerto. Chiedi, gentilmente, andando a colpo sicuro senza mai essere troppo generica. Es: non dire «ogni tanto puoi tenermi i bambini?», ma «Il giovedì puoi tenere i bambini dalle 17 alle 18.30 che ho un corso di yoga?».

Non aver paura di dire «Ho bisogno di aiuto»

Non considerare mai una tua richiesta d'aiuto come una forma di debolezza: cerca di superare immediatamente questo modo di pensare.

Perché, in realtà, è proprio l'esatto contrario. Soprattutto considerando gli innumerevoli compiti e responsabilità di una neo mamma, capirai che fare tutto da sola è impossibile: la vera debolezza, se di questo si può parlare, è non avere una visione realistica delle tue capacità.

Sii super dettagliata nelle richieste

Quando deleghi un compito a qualcuno, spiegagli nello specifico come desideri che venga fatto. Es: alla nonna che aiuta il bambino con i compiti, chiedile di finire gli esercizi di grammatica e le pagine di storia da studiare. Non un semplice: «Fagli fare i compiti». Se chiedi a tuo marito di lavare i pavimenti, digli come fare, che prodotti usare, come e dove spostare sedie, tavoli e divano. Altrimenti non lo farà - perché non ci pensa - e tu ti troverai delusa e frustrata. Questo è il primo step per ottenere il risultato che vuoi e per mettere in condizione il "delegato" di agire al meglio. 

Inoltre, anticipa se e quali difficoltà incontrerà nello svolgimento del compito e come superarle. Ti sembrerà eccessivo, forse, ma cerca di essere super chiara nelle indicazioni, e ancora meglio lasciale scritte. Scripta manent e repetita iuvant, dicevano quei saggi dei latini…

Abbi pazienza

Non avere subito fretta: chi prova un'attività per la prima volta (pulire, cucinare, cambiare il bambino), magari non sarà veloce o preciso come te, che ormai lo fai ad occhi chiusi. Ma con il tempo chi ti aiuta sarà in grado di svolgere i compiti che riceve bene quanto te. Calcola anche un po' di tempo da dedicare al "training": i processi che a te sembrano automatici, potrebbero non esserlo per altri. Insegnare non è una perdita di tempo: è un investimento a lungo termine.

Organizzatevi tra mamme

Se, come spesso accade intorno a una scuola, diverse famiglie abitano in zona, non sentirti invadente nel chiedere alle altre mamme di dividervi il ritiro a scuola e la gestione dei bambini, in piccoli gruppi (anche solo 2 o 3), il pomeriggio. Tu andrai un giorno a prenderli, ti occuperai della merenda e di tenerli a casa finché le altre mamme non passeranno a ritirarli. Ma poi per due giorni sarai "libera" da impegni e potrai dedicarti ad altro. Forse altre mamme, per timidezza, non hanno il coraggio di proporlo, ma sicuramente questa organizzazione di "delega collettiva" farebbe comodo a molte.

Alleggerisci la tua vita

Impara a dire di no ed elimina i compiti non necessari. Chiediti se la tua to-do list quotidiana è davvero necessaria in tutte le sue parti, o se qualcosa può essere eliminato senza troppe complicazioni.

Per la spesa, fatti aiutare da professionisti

Nella routine quotidiana a volte manca il tempo anche solo per fare la spesa, che è un'attività irrinunciabile all'interno della famiglia. Ma ci sono app e siti, sicuri e certificati, che ti permettono di farla comodamente online, facendoti recapitare all'ora e nel luogo che ti è più comodo tutto ciò di cui hai bisogno. In modo facile e intuitivo - anche se non ti senti un genio del web, non ti preoccupare - potrai scegliere, proprio come in un supermercato "fisico", prodotto per prodotto, rimettendo nel carrello ciò che non ti serve. Imposti un metodo di pagamento e voilà: devi solo aspettare la consegna che ti verrà recapitata direttamente a casa.

Se il bambino è nato da poco

Se stai per diventare mamma, o se lo sei appena diventata, preparati a un affettuoso "assedio" da parte di amici e parenti, che vorranno sicuramente conoscere il nuovo arrivato.

Di per sé è molto bello essere circondati di affetto, ma a volte avere tante persone a casa, o tutti i giorni, può essere molto stressante. Delega quindi al papà le "presentazioni ufficiali" del bebè, e approfitta di qualche ora per prendere un po' d'aria, fare una passeggiata o una nuotata in piscina. Quando arriverai a casa, il "più" sarà fatto, e farai comunque in tempo a salutare e ringraziare amici e parenti per affetto ed eventuali regalini.

Solo aspetti positivi, per te e per gli altri

Come avrai visto, delegare non è impossibile. E porta aspetti positivi a te e alle persone intorno a te. Tu guadagni tempo prezioso e ti lasci alle spalle ansia e stress, mentre i "delegati" scopriranno loro potenzialità nascoste, si sentiranno utili e in loro aumenteranno la motivazione e il coinvolgimento. Avranno la possibilità di provare a fare qualcosa di nuovo, di sviluppare una nuova capacità o affrontare un compito diverso. E, magari, si riveleranno bravi e veloci quanto te in qualche specifico campo.

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