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6 consigli per diventare genitori consapevoli secondo il metodo Montessori

di Sara De Giorgi - 29.05.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Simone Davies, autrice del libro Il bambino piccolo Montessori. Crescere un essere umano curioso e responsabile, ha identificato validi suggerimenti per organizzare gli spazi nelle case secondo il modello Montessori e su come coltivare la cooperazione e stabilire i limiti con i più piccoli. Ecco i suoi consigli per diventare genitori consapevoli in perfetto stile montessoriano.

In questo articolo

Spesso è difficile avere a che fare con i bimbi piccoli: il momento prima ridono e quello dopo piangono ininterrottamente. A volte non ascoltano e si rifiutano di fare cose semplici. La verità è che questi piccoli stanno solo tentando di capire come funziona il mondo che li circonda e quale sia il loro posto in esso.

Consapevole di ciò, Maria Montessori sviluppò un metodo per aiutarli a imparare nel modo in cui la natura – e non i loro maestri o i genitori – aveva previsto. Simone Davies, esperta insegnante Montessori e autrice del libro Il bambino piccolo Montessori. Crescere un essere umano curioso e responsabile (Il Leone Verde edizioni), ha tradotto alcuni principi montessoriani utili per nutrire la naturale curiosità dei bambini, inserendo, nel suo testo, validi suggerimenti per organizzare gli spazi secondo il modello Montessori (sposando le virtù del "meno è meglio") e su come coltivare la cooperazione e stabilire i limiti.

Ma non solo: il libro, che contiene anche i bellissimi disegni dell'illustratrice Hiyoko Imai, mediante consigli ed esempi pratici, intende insegnare ad essere genitori più consapevoli e appagati, in grado di gestire i capricci e i comportamenti difficili senza dover per forza utilizzare premi, minacce o punizioni. Abbiamo intervistato Simone Davis per voi.

“Il bambino piccolo Montessori”

La scrittrice ha raccontato che lavora con il metodo Montessori da 15 anni e che le piace moltissimo portarlo nelle famiglie - per aiutarle - e nelle loro quotidianità.

«Tempo fa, ho tenuto corsi per gruppi di gioco ad Amsterdam, lavorando con 100 famiglie alla settimana. Inoltre, mi piaceva mostrare abitualmente il mio lavoro anche sul mio blog (The Montessori Notebook) e sulla mia pagina Instagram (themontessorinotebook). Ho, poi, portato avanti anche seminari online sul metodo Montessori».

«Il passo successivo è stato quello di creare un libro per rispondere a tutte le domande dei genitori sull'uso del metodo Montessori con i bambini piccoli.

Desideravo che il testo riguardasse non solo le attività montessoriane, ma anche i consigli per genitori e i modi in cui strutturare i vari spazi delle case. E volevo anche cambiare radicalmente l'idea diffusa che i bambini sono "complicati" e, allo stesso tempo, aiutare gli adulti a guardare il mondo dalla loro prospettiva. È stato davvero bello vedere queste idee diffondersi in lungo, in largo, in profondità e tra molte persone grazie al lancio del libro "Il bambino piccolo Montessori" in vari paesi di tutto il mondo».

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Come è possibile nutrire la naturale curiosità di un bambino, evitando di ostacolarla?

«Mi piace il modo in cui il metodo Montessori promuove la curiosità nel bambino. In base a questo, potete applicare i seguenti principi:

  • Fate in modo che i bimbi apprendano "attraverso le mani". Invece di imparare dall'alto verso il basso, dicendo ai bambini cosa devono imparare, gli adulti possono fare in modo che i piccoli diventino curiosi facendo scoperte da soli, con le loro stesse mani.
  • Date ai piccoli una base di sicurezza fisica e psicologica. i bambini hanno bisogno di sentirsi sicuri per esplorare il mondo, di essere liberi da critiche o paure provenienti dall'adulto. Quindi i genitori devono verificare di non ostacolare le esplorazioni dei più piccoli.
  • Date loro il tempo libero di cui hanno bisogno. I bambini hanno bisogno di molto tempo "non programmato" per essere curiosi. Quindi i genitori devono fare attenzione a non sovraccaricare i bambini e a non intrattenerli a tutti i costi, offrendo loro anche la possibilità di annoiarsi, la quale, in genere, favorisce la creatività».

Organizzare gli spazi in casa, rendendoli a misura di bambino

«Quando realizzate le case affinché i vostri figli possano crescere nel modo migliore, provate a organizzare gli spazi nei modi seguenti:

  • In cucina mettete a disposizione dei bimbi un certo numero di bicchieri, piatti e posate, per permettere loro di aiutare a preparare la tavola a merenda o a cena; collocate anche in una determinata zona una brocca su un vassoio perché possano versarsi un bicchiere d'acqua: anche ciò consente loro una maggiore indipendenza.
  • Mettete a disposizione dei bambini panni e scope per farli aiutare a pulire quando cadono liquidi oppure quando si sporca qualcosa.
  • Collocate dei ganci sulla porta d'ingresso per far sì che appendano la borsa e il cappotto, mettete anche una sedia perché si possano sedere e togliere le scarpe. Non dimenticate di mettere vicino anche un cestino dove sistemare scarpe e ciabatte. In tal modo i piccoli possono facilmente ritrovare le loro cose in casa.
  • Nel bagno mettete uno sgabello basso che permetta ai bambini di raggiungere il lavandino in modo indipendente. Collocate anche un asciugamano su un gancio sul muro in basso, per consentire loro di fare da soli.
  • Scegliete uno spazio nella camera da letto per fare in modo che i vestiti siano a portata di mano: così potranno scegliere loro stessi cosa indossare. Controllate anche che possano salire e scendere da soli dal letto».

Stabilire i limiti e coltivare la cooperazione

«Il metodo Montessori prevede che il bambino sia trattato con rispetto. Quindi, invece di minacciare o di punire, si cercano generalmente alternative per la cooperazione. Queste ultime possono essere:

  • Coinvolgimento dei bambini: chiedete il loro aiuto, rendeteli partecipi, date loro informazioni in modo che capiscano cosa devono fare.
  • Parlate nel modo giusto con loro, cioè con un atteggiamento positivo, ad esempio, dicendo loro cosa vorreste che facessero, invece di dire loro cosa non volete che facciano.
  • Usate note scritte. Sì, perché anche i bambini che non sanno ancora leggere, rispondono bene a segni scritti o a foglietti con note. Quindi potete tranquillamente appendere un cartello su un forno caldo e scriverci: "CALDO!"».

Solo così, secondo Simone Davis, è possibile ottenere la loro collaborazione senza dover urlare o minacciarli. Secondo la scrittrice, se i bambini continuano a non collaborare, è opportuno provare a parlare loro chiaramente e con modi gentili, ma, al tempo stesso, stabilire comunque un limite ben determinato.

«Per esempio, fermateli gentilmente se vi stanno colpendo. Se non vogliono lasciare il parcogiochi, cercate sempre di essere gentili e disponibili, ma dite chiaramente loro che dovete andare via».

Consigli ai genitori affinché siano consapevoli e appagati, in base ai principi montessoriani

  1. «Accettate sempre i vostri figli per quello che sono.
  2. Seguite i bambini: osservateli per capire i loro interessi e quello che stanno imparando.
  3. Rendeteli partecipi: coinvolgeteli nella vostra vita quotidiana, nella preparazione dei pasti, nelle gite al supermercato, ecc. e fate esplorare loro i luoghi.
  4. Rallentate. I bambini hanno bisogno di tempo per esplorare, per comunicare e per socializzare.
  5. Motivateli. Ma non dicendo soltanto "Hai fatto un buon lavoro". Piuttosto aiutateli a costruire la loro "motivazione intrinseca" descrivendo ciò che hanno realizzato. Per esempio, affermando: "Bravo. Hai rimesso tutti i pezzi nella scatola!".
  6. Scendete "al loro livello". Strutturate la casa in modo che possano sentirsi a proprio agio: procuratevi alcuni quadri (o altre opere artistiche) in miniatura e appendetele in basso oppure acquistate piantine di cui i piccoli possono prendersi cura».

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