Contratto per baby sitter
Curare i bambini come attività per arrotondare è una possibilità spesso presa in considerazione da giovani studenti e studentesse che cerchino un lavoretto a ore per riuscire a coniugare studio e autonomia economica. Ma quando si sceglie di occuparsi dei più piccoli con professionalità scegliendo di diventare baby sitter, bisogna sapere che si tratta di una vera e propria attività professionale e come tale è normata e tutelata tramite relativo Contratto Collettivo Nazionale. Che cosa significa nella pratica e come possono orientarsi le famiglie che vogliano mettere in regola la persona che con competenza si occupa dei figli? Ne parliamo con Antonino Di Girolamo, operatore Caf Cisl.
Contratto per baby sitter: esiste un contratto collettivo nazionale?
"Sì, la figura della baby sitter si inquadra nel lavoro domestico, quindi il riferimento è il Contratto collettivo nazionale del Lavoro domestico, nel quale rientrano, ad esempio, anche badanti e colf" chiarisce il sindacalista.
Ci sono mansioni e requisiti minimi da inserire nel contratto?
"L'ultima versione del Contratto nazionale del Lavoro domestico prevede che la baby sitter sia inquadrata al Livello B Super. L'unico dettaglio ulteriore che occorre specificare è l'età del bambino, o dei bambini, perché in base all'età può essere prevista una maggiorazione della retribuzione minima - commenta Di Girolamo -. Nello specifico, per ogni bambino di età inferiore ai 6 anni viene applicata una maggiorazione".
Qual è la retribuzione minima prevista dal contratto per baby sitter?
"Quest'anno la retribuzione minima è pari a 6 euro e 99 centesimi all'ora. La maggiorazione relativa ai bambini di età inferiore ai 6 anni è pari a 79 centesimi all'ora" precisa l'esperto.
Sono previste ferie e malattia nel contratto per baby sitter?
"Certo, come tutti i contratti anche quello per baby sitter prevede 1 mese di ferie pagate all'anno e
un numero di giorni pagati per malattia che varia in base all'anzianità:
- 8 giorni con anzianità fino ai 6 mesi
- 10 giorni con anzianità dai 6 mesi ai 2 anni
- 15 giorni con anzianità oltre i 2 anni".
Come funziona il contratto per baby sitter in caso di convivenza della lavoratrice?
"Di base, la retribuzione è oraria: si va da un minimo di 1 ora a un massimo di 40 ore settimanali.
La retribuzione può prevedere un fisso mensile in caso di convivenza, anche se questa condizione si presenta meno di frequente. In questo caso la retribuzione minima è pari a 989 euro mensili, con maggiorazione di 130 euro in presenza di bambini di età inferiore ai 6 anni. In caso di convivenza le ore minime de regolarizzare sono 25 e le massime 54" conclude Di Girolamo.
L'intervistato
L'intervistato è Antonino Di Girolamo, operatore Caf Cisl.