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15 bimbi nascono ogni giorno nel campo profughi Zaatari. I media non ne parlano

di Nostrofiglio Redazione - 24.07.2013 - Scrivici

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Ogni giorno nel campo profughi del Zaatari, in Giordania, nascono circa 15 bambini. Ma passano inosservati ai media internazionali. Il Zaatari è il più grande campo profughi del paese. Ospita 160mila profughi siriani, fuggiti dal loro Paese a causa della guerra civile.

Negli ultimi giorni i media di tutto il mondo si sono riuniti a Londra per seguire, ora dopo ora, la nascita del Royal baby. Ma, c'è chi sostiene che Kate Middleton non sia stata l'unica a diventare mamma lo scorso lunedì. In tutto il mondo, nello stesso momento, molte donne dei campi profughi stavano dando alla luce i loro "piccoli principi". E' quanto denuncia l'Huffington post con un articolo sui bambini nati nei campi profughi che passano inosservati agli occhi dei media.

13 - 15 al giorno. Questo il numero che ha stimato la United Nations Population Fund (UNFPA). Ogni giorno 13 - 15 bambini nascono nel campo profughi del Zaatari. E' un campo di 5 chilometri quadrati, studiato e realizzato per ospitare circa 6.000 persone. Ad oggi, ce ne sono circa 160.000, riporta il GlobalPost. Ma che futuro avranno i bimbi nati in questo campo? "Mio figlio e gli altri bimbi nati in questo campo non sono nati nel loro Paese, nella loro casa", dice Um Mohamed, mamma 29enne, intervistata dall'Associated Press. "Che futuro potranno avere?"

Tra il 30 giugno e il 21 luglio 2013, 53 mamme hanno partorito nel campo del Zaatari nell'unica sala parto presente. A fine anno i bimbi nati potrebbero essere 30.000.

Il campo profughi di Zaatari

Il campo profughi di Zaatari è stato aperto un anno fa per accogliere i profughi provenienti dalla Siria, costretti a lasciare le loro case a causa della guerra civile. A luglio 2012, mese della sua apertura, il campo è cresciuto a dismisura: da settembre a novembre, per esempio, le dimensioni sono raddoppiate.

La situazione dei profughi siriani è peggiorata negli ultimi mesi: il 16 luglio Antonio Guterres, alto commissario per i rifugiati delle Nazioni Unite ha dichiarato che la guerra in Siria ha causato la peggior crisi di profughi dai tempi del genocidio in Ruanda.

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