Giornata Mondiale Sindrome di Down
"With Us, Not For Us" (Insieme a noi, non al posto nostro). Questo è il motto e l'hashtag della Giornata Mondiale Sindrome di Down di quest'anno, che torna, come ogni anno il 21 marzo.
Il tema di quest'anno richiama l'attenzione su un aspetto fondamentale per la vita di ciascuno di noi, ovvero il diritto all'autodeterminazione.
L'Associazione Italiana Persone Down si è fatta sentire in tutta Italia la scorsa domenica 19 Marzo, con Flashmob sparsi in tutta la penisola, e quest'anno le coreografie sono state eseguite grazie ad un eccezionale maestro di ballo: Lillo!
Grandi passi avanti
Negli ultimi 40 anni in Italia ci sono stati molti cambiamenti, si è allungata l'aspettativa di vita, tutti i bambini con sdD frequentano la scuola di tutti, è cresciuto il loro livello di autonomia e circa il 12% degli adulti ha un lavoro, grazie all'impegno di queste persone, delle loro famiglie e delle Associazioni.
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Quando è nata la Giornata Mondiale della Sindrome di Down
La Giornata Mondiale della Sindrome di Down, World Down Syndrome Day (WDSD), è nata nel 2006 e viene celebrata in tutto il mondo.
Nel 2011 la Giornata è stata riconosciuta e proclamata ufficialmente anche dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Come mai il 21 marzo?
E' stato scelto il 21 marzo, il 21/03, per sottolineare l’unicità della triplicazione (trisomia) del cromosoma 21 che è la causa della sindrome di Down.
Sindrome di Down, i dati in Italia
In Italia sono circa 40mila le persone affette dalla sindrome, con un'età media 25 anni.
Come ricorda l'Oms, l'Organizzazione mondiale della sanità, la condizione colpisce circa un nuovo nato su mille e se all'inizio 100 anni fa la sopravvivenza media era 10 anni ora circa l'80% dei malati supera i 50. Si stima che in Italia che la sopravvivenza media sia 62 anni.
Per approfondire: aipd.it e worlddownsyndromeday.org