Il 3 marzo 2018 sarà celebrata la Word Hearing Day, ossia la Giornata Mondiale dell'Udito, indetta dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Purtroppo ogni anno nascono in Italia duemila bambini sordi o con gravi problemi all'udito. Se questi disturbi non vengono individuati subito e trattati, possono compromettere seriamente la vita dei piccoli. L'ipoacusia, che equivale all'indebolimento dell'apparato uditivo, è affrontabile attraverso lo screening neonatale, la logopedia e le protesi.
L'unico modo per scoprire subito i problemi di ipoacusia è lo screening audiologico universale entro i primi 2-3 mesi di vita. Questo esame non è però in grado di identificare la perdita uditiva acquisita o progressiva, identificabile invece solo con programmi di osservazione e di sorveglianza audiologica.
Giuseppe Attanasio, otorinolaringoiatra del Policlinico Umberto I di Roma, ha dichiarato che in casi di sospetti deficit uditivi "è essenziale che il medico, soprattutto il neonatologo e il pediatra, facciano una diagnosi precoce". Tra i fattori che i genitori devono prendere in considerazione per la diagnosi vi sono la familiarità per ipoacusie permanenti nell'infanzia, i traumi cranici, le infezioni post-natali e le otiti ricorrenti o persistenti.
Dopo la diagnosi è necessario scegliere gli ausili uditivi più adatti al bambino: protesi o impianto cocleare; anche la logopedia è un supporto importante.
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