1. TI GUARDA NEGLI OCCHI. I neonati amano guardare i volti delle persone, e il tuo è il suo preferito. È uno sguardo che, secondo i neuroscienziati, fa parte dell’istinto di sopravvivenza: è infatti “progettato” per attrarre l’amore e l’attenzione di chi si occupa del bebè. Ma è anche l’inizio dell’amore del piccolo per la mamma, perché si rende conto di quanto tu sia importante nella sua vita.
2. RICONOSCE IL TUO ODORE. Se potesse scegliere tra un lenzuolo profumato di violetta e la tua maglietta sudata e sporca di latte, il neonato non avrebbe dubbi e sceglierebbe la T-shirt. Gli studiosi hanno dimostrato che già a una settimana di vita un neonato gira la testa verso una coppetta assorbilatte impregnata del latte materno. Perché per un bebè nessun profumo è più buono di quello della mamma.
3. TI SORRIDE. Chi non ha mai provato un’emozione straordinaria la prima volta che il proprio bebè lo guarda in faccia e gli sorride? Quel sorriso non è un gesto casuale: non potendo esprimerlo a parole, è il gesto più semplice e immediato che un neonato ha a disposizione per dire alla mamma “ti voglio bene”.
4. TI “PARLA”. I vagiti e i primi suoni, ancora ovviamente non articolari, che un neonato emette, sono diretti alla mamma: un bebè non “parla” tra sé e sé, ma lo fa con chi si prende cura di lui. E usa questo linguaggio (chiamato “protoconversazione”) per instaurare un rapporto con te: rispondigli! In questo modo, si creerà un legame che sarà il terreno per rendere più facile, successivamente, una vera conversazione.
5. TI VUOLE VEDERE. Più o meno fino all’anno di vita, potrai notare che il tuo piccolo non è per niente contento quando non sei in vista. Potrebbe fare smorfie oppure piangere se esci dalla stanza, e sorridere quando ritorni: è un segno inequivocabile del suo crescente attaccamento a te.
6. IMITA I TUOI GESTI. Che tu stia guardando affascinata le lucine dell’albero di natale o che stia esaminando la biancheria sporca, il tuo bebè farà lo stesso. Questo comportamento, chiamato attenzione reciproca, inizia a pochi mesi di età ma si fa più pronunciato tra i 9 e i 12 mesi di vita. Ed è un segnale del fatto che il tuo bambino si sente coinvolto in quello che fai e presta attenzione a ciò a cui stai prestando attenzione tu.
7. TI USA COME SCUDO. Quando una persona sconosciuta appare sulla scena, non è inusuale che il bambino affondi la testa nel tuo petto per nascondersi. L’“ansia da sconosciuto” è una fase normale, e il fatto di voltarsi verso di te per cercare protezione è un segnale del fatto che il piccolo si fida di te e confida nel fatto che saprai proteggerlo.
PRIMA INFANZIA (FINO A 2 ANNI)
1. SI SPECCHIA NEL TUO VOLTO. Le tue espressioni facciali sono contagiose, e il tuo bambino le imita: sorride quando tu sorridi e sembra ansioso quando lo sei anche tu. L’imitazione inizia già nel periodo neonatale, ma aumenta in modo esponenziale tra i 9 e i 18 mesi.
2. TROVA IN TE LE SUE RISPOSTE. Come reagirebbe il tuo bambino di un anno se trovasse in cucina il vostro cane che si sta friggendo due uova al tegamino tenendo in mano la padella? Con tutta probabilità, ti guarderebbe per vedere la tua espressione. Il mondo, per un bambino, è un posto nuovo e sorprendente, e così il piccolo guarda le tue reazioni per capire quali devono essere le sue. Perché ti ama e si fida delle tue opinioni.
3. COPIA LE TUE AZIONI. Il tuo bambino si sistema i capelli davanti allo specchio come fai tu? Gioca con il tuo rossetto? È perché cerca di essere come te: ti imita per dimostrarti tutto il suo rispetto e il suo amore.
4. CHIACCHIERA CON TE. Lo scambio reciproco di vocalizzi che inizia quando il piccolo è un neonato (cioè i suoi versi ai quali la mamma regolarmente risponde con versi simili) diventa più sofisticato. Ora il piccolo fa domande, si aspetta risposte, analizza la tua reazione in merito a quel che sta facendo, e cerca (a suo modo) di esprimere le proprie idee. Si chiama “attenzione sociale reciproca”, ed è un segno dell’attaccamento del tuo bambino a te.
5. TI USA COME “RIFUGIO” In un ambiente nuovo, un bambino generalmente alterna momenti in cui si lancia nell’esplorazione a momenti in cui torna a rifugiarsi vicino a te. È il suo modo per dimostrare il proprio amore e il proprio attaccamento a te: sei un posto sicuro e rassicurante dove tornare.
6. SI RIVOLGE A TE PER ESSERE SOCCORSO. Se, mentre passeggiate nel parco, un grosso cane dovesse puntare il bambino abbaiando e correndogli incontro, il piccolo tenderebbe le braccia verso di te per essere preso in braccio. Si fida di te, e la sua fiducia incondizionata è il modo per esprimere il proprio amore nei tuoi confronti.
7. CERCA CONFORTO. Se dovesse sbucciarsi le palme delle mani, te le tenderebbe per fartele baciare in modo da far passare il dolore, oppure potrebbe piangere e chiedere di essere preso in braccio se si facesse male cadendo. Il bambino sa che può contare su di te per essere consolato, e ha così tanta fiducia in te da essere sicuro che tu sappia che cosa fare.
SECONDA INFANZIA (3-5 ANNI)
1. ATTIRA L’ATTENZIONE. Non appena ti volti per fare altro, il bambino inizia a fare i capricci, a comportarsi male, a gettare a terra i giocattoli… Se non può avere la tua attenzione positiva, preferisce avere un’attenzione negativa piuttosto che niente: preferisce che la mamma lo sgridi, piuttosto che la mamma non si curi (anche solo apparentemente) di lui. Per quanto frustrante possa essere, questo comportamento è la dimostrazione di quanto sei importante per il tuo bambino.
2. SEI IL SUO MODELLO. Come quando era più piccolo, il bambino copia esattamente i tuoi comportamenti. Ma in un modo più “avanzato”, non più replicando esattamente le azioni ma adattandole alla sua realtà Così, ad esempio, può dire una parolaccia mentre pedala sul triciclo fingendo che un pirata della strada immaginario gli abbia tagliato la strada. Oppure può arrabbiarsi facendo finta che il suo tablet si sia “impallato come il tuo pc”.
3. DICHIARAZIONI D’AMORE. Finalmente, il tuo bambino è in grado di dichiararti anche a parole il proprio amore: all’età di 3 o 4 anni, i piccoli riescono a verbalizzare i propri sentimenti. Magari non dicendo esattamente “ti voglio bene”, ma usando parole che hanno lo stesso significato, come ad esempio “ti voglio sposare e stare sempre con te”. Il senso, però, è sempre lo stesso.
4. TI OFFRE IL SUO CONFORTO. Il tuo bambino potrebbe sorprenderti con la sua empatia. Se sei triste o stai piangendo, potrebbe avvicinarsi per cercare di confortarti con un bacio. Facendo, cioè, le stesse cose che tu fai con lui quando è triste o quando si fa male. Per gli psicologi, questo comportamento fa parte degli istinti di sopravvivenza: per il tuo bimbo tu sei tutto il mondo, e lui non vuole che il suo mondo funzioni male, così cerca di sistemare le cose. In poche parole, ti ama.
5. CERCA DI FERIRTI A PAROLE. L’amore non dovrebbe far male, ma a volte lo fa. Se deludi, potrebbe reagire offendendoti, o cercando di farlo, con parole come “ti odio” o “non capisci niente”. Non è piacevole da sentire, ma si tratta in realtà della dimostrazione di quanto tuo figlio tenga a te. È il suo modo di dire che per lui sei talmente importante che il fatto di averlo deluso non può passare sotto silenzio.
6. REGALI. Il tuo bambino potrebbe regalarti un sasso, un mazzo di fiori raccolti dai vasi che hai sul balcone, un ritratto fatto con i pastelli a cera… La sua creatività può essere infinita, ma al centro di tutto ci sei tu. E un qualsiasi suo regalo è un modo per dirti che sei speciale, e che ti vuole bene.
7. FESTA PER IL RITORNO. Quando state separati per un po’, magari perché tu sei stata via per lavoro, oppure perché lui è stato in vacanza con i nonni, ti saluta con un trattamento speciale: baci, abbracci, coccole. E il bello è che lo fa anche se, quando vi siete separati, stava piangendo e strillando perché non voleva che te ne andassi.
1. SEI IL SUO CONFIDENTE. Quando il tuo bambino ti parla di un problema, mostra di fidarsi di te. Sa che sei in grado di aiutarlo a gestire i suoi sentimenti, e si apre a te per cercare di sistemare la situazione, mostrando in questo modo il proprio amore per te.
2. FA COSE PER TE. Potrebbe portarti la colazione in camera, oppure prepararti un tè, o una qualsiasi altra cosa che ti faccia piacere: l’attenzione è un segno d’amore molto particolare, soprattutto dopo che per i primi anni sei stata tu a fargli da cameriera per 24 ore al giorno. Ormai non sei più solo tu a dare attenzioni: anche tuo figlio ne dà a te.
3. È PIU’ FLESSIBILE. Ci sono volte in cui i genitori, anche se odiano ammetterlo, lasciano i figli a se stessi. Ma a quest’età i bambini sono più propensi ad accettarlo. Se, per esempio, interrompi una partita al suo gioco preferito perché sei troppo stanca e gli prometti che riprenderete domani, difficilmente farà i capricci (ma ovviamente si aspetta che la promessa sarà mantenuta). Questa maggiore flessibilità è un segno di amore e di rispetto per le tue esigenze.
4. LA SOVRASTIMA. Per un bambino, mamma e papà sono supereroi. Così sentire frasi come “la mia mamma può correre più veloce di chiunque altro” è normale anche se la mamma in questione è una vera lumaca. In questo caso il bambino sta semplicemente esprimendo la propria ammirazione, esagerando le tue capacità perché ti vede sempre come imbattibile.
5. GRATITUDINE. Un “grazie” da parte di un bambino non è semplicemente un modo di ringraziare, ma esprime anche affetto, amore e rispetto. Così, la prossima volta che gli dai qualcosa che sai che gli piace particolarmente (anche solo uno snack) e lui ti dice “grazie, è il mio preferito”, puoi tranquillamente rispondergli “anch’io ti voglio bene”. Perché entrambi state dicendo la stessa cosa.
6. IMBARAZZI. Se ti chiede non baciarlo e non abbracciarlo davanti ai suoi amici quando lo accompagni a scuola, non è una mancanza d’amore. Anzi, è esattamente il contrario: ti sta dicendo che anche senza manifestazioni esteriori il vostro amore non può essere messo in discussione.
7. DIPLOMAZIA. I bambini in età scolare sono perfettamente in grado di negoziare con i genitori. Così, se lui vuole giocare ai videogiochi e tu vuoi che faccia i compiti, può essere che ti trovi a dover trattare con lui: mezz’ora di questo e poi quello. E la trattativa è la dimostrazione che vi amate l’un l’altra e che vi fidate reciprocamente, altrimenti nessuno starebbe ai patti.