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A Biella, sacerdote con tre figli: "Dico no ai preti sposati"

di Lorenza Laudi - 31.03.2016 - Scrivici

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Dopo la morte della moglie, la vocazione: "Ma la mia non è stata una scelta egoistica, un modo per superare o compensare la tragedia. Io non sono mai stato addolorato per la perdita di Anna. Ho ricevuto tanto. E tanto adesso devo dare". Don Andrea è padre di tre figli. Ai ragazzi ha spiegato: "Non andremo più in vacanza in Sardegna"

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Don Andrea Giordano ha 57 anni. Ed è un prete, lavoratore e genitore.

Professione geometra e padre di tre figli, quattro anni fa è diventato sacerdote nella diocesi di Biella.

Come riporta il quotidiano online La Stampa, la sua vocazione è nata dopo la morte della moglie, nel 1999, a causa di un tumore. Ha ricevuto tanto nella vita e ora, vuole essere lui a dare. «La mia non è stata una scelta egoistica, un modo per superare o compensare la tragedia. Io non sono mai stato addolorato per la perdita di Anna. Ho ricevuto tanto. E tanto adesso devo dare».

E i figli? Come l'hanno presa?

«Come l’hanno presa? - dichiara don Andrea a "La Stampa" - Mi hanno solo raccomandato il rispetto della fedeltà. Poi la nostra famiglia è sempre stata vicina alla chiesa e con alcuni sacerdoti c’era uno stretto rapporto. Così quando il vescovo chiese loro cosa pensassero della mia scelta, risposero con una battuta: “In casa abbiamo sempre avuto a che fare con i preti. Uno in più non sarà un problema’’». Il primogenito dei suoi figli, Niccolò, di 27 anni, gestisce uno dei bar più conosciuti dell'isola pedonale di via Italia, a Biella. Pietro e Filippo, gli altri due figli, gemelli di 24 anni, studiano all'Università Scienze Politiche e Filosofia.

Continua don Andrea: «Dopo la morte di Anna non ho voluto rinunciare al mio ruolo di padre. Ho detto ai miei figli: non andremo più in vacanza in Sardegna, imparate l’inglese a scuola perché non riusciremo a permetterci studi in Inghilterra. Però vi preparerò il pranzo e non andrete alla mensa, uscirò prima dallo studio e avremo più tempo per stare insieme».

Andrea Giordano è entrato in seminario nel 2000 e ha seguito un percorso facilitato. Ha studiato di sera e nei fine settimana. Sono stati 12 anni duri.

Preti sposati? No grazie

Don Andrea si sente ancora "sposato" con Anna, vive infatti "il tempo che lo separa dalla ricongiunzione con lei.

Ma non sostiene l'apertura della Chiesa ai preti sposati.

«Non si può, la vita di un sacerdote deve essere libera da impegni che possano diventare un ostacolo al servizio quotidiano come seguire una parrocchia. Io stesso non posso farlo. Avendo tre figli, proposi di dare un aiuto ai parroci. Sono un geometra, potevo occuparmi anche degli aspetti più burocratici della diocesi. Invece come primo incarico venni spedito a fare l’amministratore della parrocchia di Campiglia che insiste su 3 comuni, ha 19 tra chiese e cappelle, un asilo e un cimitero».

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