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A Vigevano una baby gang terrorizza i compagni

di Lorenza Laudi - 14.03.2017 - Scrivici

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Una gang di bulli quindicenni che picchiava e violentava i coetanei è stata sgominata dai Carabinieri da Vigevano (Pavia). I ragazzini esibivano i loro soprusi su sistemi di messaggistica istantanea. Ci sono stati 4 arresti e 6 denunce.

E' stata fermata dai Carabinieri di Vigevano una baby-gang composta da quindicenni che terrorizzava i compagni. Violentavano, picchiavano e usavano le chat per pubblicare i loro trofei.

Secondo le indagini, la vittima preferita della "baby gang delle stazioni ferroviarie" era un coetaneo. In un'occasione lo avevano fatto bere fino a farlo ubriacare, per poi mettergli una catena al collo e farlo girare al guinzaglio come un cane per la strada. In un'altra, in cinque lo avevano svestito con la forza, lo avevano appeso a testa in giù sopra a un ponte, tenendolo per le gambe, e lo avevano costretto a subire abusi sessuali. Come se non bastasse, avevano ripreso il tutto con il telefonino e condiviso il video con gli amici. (Leggi anche: Mio figlio è una vittima di bullismo: 5 cose da fare)

I carabinieri hanno arrestato quattro ragazzini e li hanno condotti all'istituto penale minorile Beccaria di Milano. Le accuse: concorso in violenza sessuale, pornografia minorile e riduzione in schiavitù. Ma anche violenza privata aggravata mediante lo stato di incapacità procurato alla vittima. Insieme ai quattro arrestati c'era anche un tredicenne, troppo piccolo, quindi legalmente non imputabile. Data la pericolosità la sua situazione è al vaglio.

I ragazzi sono stati definiti dagli investigatori "ragazzi di buona famiglia", figli di professionisti, commercianti e operai. Fondamentale per lo sviluppo delle indagini è stata la testimonianza di un compagno delle vittime.

Leggi anche: cyberbullismo, come impedire che la violenza rovini la vita dei nostri figli

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