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Addio roaming: aboliti costi e tariffe aggiuntive per l'uso del cellulare nei Paesi della Ue

di Niccolò De Rosa - 14.06.2017 - Scrivici

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Fonte: Pixabay
Dal 15 giugno i cittadini dell'Unione Europea recatesi all'estero potranno usufruire dei servizi di telefonia mobile come se si trovassero ancora a casa. Ecco novità e limiti delle nuove normative

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Dopo anni di discussioni e ritardi, l'Europa mette i titoli di coda al roaming, il sistema di procedure di rintracciabilità che permettono l'uso di apparecchi mobili "allacciandosi" alle reti telefoniche locali, con conseguente (e sostanzioso) sovrapprezzo in caso di utilizzo all'estero. Una bella novità per ama viaggiare e per chi questa estate farà le vacanze all'estero.

Dal 15 giugno infatti tutti i cittadini europei che si troveranno in uno dei 26 Paesi della Ue, potranno effettuare chiamate, inviare messaggi e sfruttare il traffico dati in base al proprio piano tariffario, senza costi aggiuntivi, come se si fosse ancora casa propria!

A questa liberalizzazione che ci affrancherà dalla preoccupazione di spendere un capitale per contattare amici o parenti in Italia, parteciperanno anche stati nello spazio economico europeo come Liechtenstein, Islanda e Norvegia.

Regole e limiti

Naturalmente tali nuovi normative non rappresentano un "liberi tutti" indiscriminato. Ci sono dei limiti da rispettare e che devono sempre essere tenuti a mente:

  • In ogni Paese vigerà un limite di salvaguardia che permetterà alla compagnia telefonica locale di fissare un tetto per l'utilizzo del traffico dati da cellulare straniero. Questo limite, assicurano da Bruxelles, sarà "ragionevolmente elevato" e non dovrebbe ostacolare le normali funzioni che qualsiasi cittadino svolge quotidianamente con il proprio smartphone. Oltre tale soglia quindi, verrà addebitato all'utente un leggero sovrapprezzo. Tale limite viene applicato anche se in patria l'utente ha stipulato un contratto che consente l'uso illimitato di chiamate, sms e Internet.
  • Paesi extra-europei come la Svizzera non sono interessati dalla nuova disposizione sul roaming.
  • Le nuove disposizioni riguardano soggiorni temporanei. Esiste infatti un limite di tempo (costantemente monitorato) per l'utilizzo del "roaming agevolato". Se dunque un cittadino europeo si dovesse trasferire per un lungo periodo di tempo in un Paese estero, dopo un controllo fissato sugli ultimi quattro mesi di utilizzo, la compagnia telefonica locale contatterà l'utente chiedendo spiegazioni e comincerà ad applicare un sovrapprezzo sul suo traffico telefonico e di trasferimento dati. In casi simili l'utente ha 14 giorni per chiarire la sua posizione.
  • Le chiamate effettuate dal paese di residenza verso l'estero (es: mamma in Italia che chiama la figlia a Parigi) non rientrano nel "nuovo" roaming e continueranno a costare di più.

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