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"Anche io, qui in Sicilia, ho avuto un contratto a tempo indeterminato quando ero incinta"

di Luisa Perego - 19.04.2018 - Scrivici

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Fonte: Monica Lo Iacono
Un contratto in scadenza e una gravidanza già al quarto mese. Quando Monica Lo Iacono, palermitana, ha detto al suo capo di essere incinta non solo ha mantenuto il suo posto di lavoro, ma è stato rinnovato con un contratto a tempo indeterminato. Monica lavora per la JM English.

Un contratto a tempo indeterminato alla scadenza di quello a termine, nonostante la scoperta di una gravidanza. Delia Barzotti di Trieste, assunta alla Cpi-Eng, non è stata l'unica.

Anche Monica Lo Iacono, palermitana, ha vissuto un'esperienza simile qualche anno fa.

Un'assunzione a tempo indeterminato nonostante fosse incinta. È capitato a Delia Barzotti, 34 anni, mamma di Nicolò e Ludovica. "Non ci aspettavamo tutta questa cassa di risonanza".
Leggi la sua storia

Una storia a lieto fine che vede come protagonista un'azienda siciliana, la JM English di Palermo.

"Ho iniziato nel 2013 a lavorare per l'azienda" spiega Monica. "La mia è una storia singolare, perché non stavo cercando lavoro. Ero andata lì per seguire un corso di inglese professionale e per chiedere informazioni. Mi sono trovata davanti, alle macchinette del caffè, Daniela Li Vecchi, responsabile della scuola di inglese. Pensavo fosse una corsista come me e chiacchierando è venuto fuori che facevo la social media specialist e loro cercavano una persona per quella posizione. Ho iniziato subito a lavorare lì con uno stage".

Sono bastate due chiacchiere ed ecco che a Monica arriva l'opportunità di lavorare. Prima uno stage dunque, poi un contratto a tempo. Un contratto che però scadeva a fine agosto 2014. Due settimane prima del termine, la scoperta: una gravidanza inaspettata, Monica era già incinta di quattro mesi.

"Non me lo aspettavo. La scoperta della gravidanza portava dietro tutta una serie di riflessioni legati al fatto di diventare madre, se ne sarei stata in grado. E poi c'era anche l'ansia di quel contratto che scadeva. Qualche amica mi aveva consigliato di non dire di essere incinta, ma non mi sembrava corretto nei confronti dell'azienda. Ai tempi era ancora un'azienda a conduzione familiare e per loro l'affetto della famiglia era esteso anche a noi. Come se fossimo tutti una grande famiglia. Non potevo farlo. Io volevo essere sincera con quella donna che mi aveva dato tanto e le ho detto di essere incinta.

Lei non si è ovviamente scomposta minimamente in merito al contratto, era felice.


Alla scadenza, come se fosse stato normale per lei, mi ha fatto firmare il contratto a tempo indeterminato".

Nel 2014 la JM English aveva solo due scuole di inglese: a Palermo e a Messina.
Nel frattempo è cresciuta, ora è internazionale. Ha aperto altre sedi. In Sicilia ha sette scuole, ma è presente anche all'estero: in Israele, in Brasile, in Grecia.


"Con la crescita della mia azienda è cresciuta anche la mia famiglia, ora siamo in 70. È una grande realtà siciliana e mi sembra che sia cresciuta insieme a me.
Ora sono uno dei manager e mi sono spostata a Messina.

Il mio non è il classico concetto di posto di lavoro o azienda dove vai a lavorare. Vivi e fai parte dell'azienda per cui lavori.

Ti viene detto 'grazie' per il lavoro che fai. Non è una cosa scontata.

A me non sembra neppure di andare a lavorare, ma mi sposto da una casa a un'altra casa, con persone che per me sono di famiglia.

Sono molto felice del lavoro che faccio e delle persone con cui lavoro. In realtà non mi sento neanche una dipendente di questa azienda, ma parte del tutto".

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