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Arriva Cicciobello Morbillino (ed è subito polemica)

di Lorenza Laudi - 04.04.2018 - Scrivici

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Torna il celebre bambolotto, questa volta con puntini rossi sul viso e sul corpo: Cicciobello Morbillino. Ma basta un colpo di spugna e il morbillo va via. E' subito polemica dopo la messa in commercio del prodotto. Sui social medici e genitori sono indignati. La replica ad Ansa di Giochi Preziosi: "Agito in buona fede"

"Dopo tanti puntini eccolo qui: Cicciobello Morbillino. Da oggi potrai curare le sue piccole bue rosse divertendoti a cancellarle. Nella valigettina troverai tutto ciò che ti serve".

Si leggono queste parole sulla pagina Facebook di Giochi Preziosi, nel post dedicato al loro nuovo prodotto in commercio: Cicciobello Morbillino.

Per curarlo e cancellare i puntini rossi su corpo e viso bastano la magica cremina, la sua spugnetta o un cerottino.

Un lancio che ha scatenato un polverone. Tra medici e genitori. Che richiedono il ritiro del prodotto dal commercio.

"Attendiamo il Cicciobello Linfomino e pure quello Meningitino" scrive il medico pro-vaccini Roberto Burioni su Twitter. "Mi chiedo chi siano questi geni che banalizzano malattie gravi senza rispetto per i malati e per i loro familiari. E pensare che me la prendo con gli antivaccinisti".

Della medesima posizione Walter Ricciardi presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), che ne consiglia il ritiro. "Collegare una malattia come il morbillo a qualcosa di giocoso è fuorviante" ha spiegato all'Ansa. Perché con le malattie non si gioca.

L'associazione IoVaccino affronta invece il tema con una punta di sarcasmo. "Ma perché indignarsi? Si chiama Cicciobello Morbillino, non Morbillo! È evidente che il bambolotto è stato vaccinato e quel rash è un effetto della vaccinazione (che, ricordiamo, capita solo nel 5% dei vaccinati). Il bambolotto sta benissimo, è sano, protetto e non è contagioso!" si legge in un post sulla loro pagina Facebook.

La replica di Giochi Preziosi

"Si tratta di un gioco, abbiamo fatto tutto in buona fede. Non pensiamo di aver fatto nulla di oltraggioso, ripescando un concetto che è sempre esistito, quello delle bambole con la 'bua'" ha spiegato all'Ansa il Ceo di Giochi Preziosi, Dario Bertè all'Ansa.

"Noi produciamo giochi da una vita: i bambini hanno sempre giocato al dottore e all'ammalato con i bambolotti".

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