La protezione dei denti parte fin dai primi mesi d'età, quando ancora il sorriso "tutto gengive" dei bambini non sembra necessitare di cure particolari.
A dirlo sono gli esperti presenti il 18 marzo al Mondadori Store di Piazza Duomo (Milano) per la presentazione di “L’Educazione è la Migliore Prevenzione #SorrisiPreviDenti” - il tour di laboratori per bambini ideato da Mentadent in collaborazione con Donna Moderna e ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) - per i quali l'educazione a corrette abitudini deve iniziare molto prima di quanto avvenga nella grande maggioranza della popolazione.
L'igiene orale comincia da neonati
«Il problema della prevenzione è complesso - ha spiegato Luca Barzagli, Vice Presidente Vicario di ANDI - perché va sviluppato nelle tre fasi di sviluppo dentale: dentatura decidua, o "denti da latte", dentatura mista e dentatura permanente».
All'inizio ovviamente tocca al genitore ricoprire il ruolo più attivo, curando la bocca del bebè quando ancora i denti non sono spuntati. Basta una garzina imbevuta d'acqua - o soluzione fisiologica - e passarla sulle gengive del lattante dopo la poppata.
Già questo toglierà via eventuali residui di latte che, qualora dovessero acidificarsi, potrebbero far spuntare dentini già cariati.
«Poi, man mano che il bambino cresce, sarebbe bellissimo che i genitori si portassero dietro i bambini dal dentista - prosegue Barzagli - Questo aiuterà i piccoli ad abituarsi all'ambiente ed eviterà che crescano con la paura dei dentisti che molti adulti si portano dietro».
Lavare i denti al bambino con il dentifricio o no?
Secondo il Dottor Barzagli, iniziare ad utilizzare lo spazzolino anche senza il dentifricio (i bambini tendono a ingurgitarlo) potrebbe comunque essere un ottimo momento di crescita.
«E' l'azione meccanica che conta, poiché lo spazzolino rompe la placca ed impedisce la proliferazione dei batteri responsabili delle carie».
Solo dopo si può introdurre anche il dentifricio.
Il primo controllo ai denti del bambino, quando va fatto?
Come spiega il Dottor Barzagli, «sarebbe opportuno dai due anni, ma anche prima». Prima si interviene, meglio è. Considerando che i primi apparecchi per i denti si mettono già tra i tre e quattro anni.
Bambini e denti: che cosa va fatto e che cosa no?
Sempre secondo l'esperto, assolutamente:
- no al miele sul ciuccio, anche se i denti non sono ancora spuntati. C'è il rischio che nascano già cariati
- meglio avere in famiglia un'alimentazione poco ricca di zuccheri. Sì alla dieta mediterranea, ricca di legumi, verdure, pesce e carni banche.
No a premi per il lavaggio dei denti
E proprio su questo aspetto insiste anche la pedagogista Gabriella Fontana, per la quale le parole chiave di tale fase educativa siano
- "Routine",
- "Patto"
- e "Rinforzo".
«Il valore dei rituali, nella vita del bambino sono importantissimi, perché infondono nel bambino sicurezza e lo aiutano a riconoscere precisi momenti della giornata. Introiettare specifici comportamenti nella cura dell'igiene dentale è un apprendimento lungo, che però quando si trasforma in automatismo, rimane per sempre».
Incisivi da coniglietto
vai alla galleryEd ecco che è spuntato il primo dentino! Ma ci avete fatto caso a come crescono ad alcuni bambini? Eh sì, crescono come se fossero dei denti da dolce coniglietto. Scopri il perché e guarda questa...
Anche qui però i genitori devono essere protagonisti. I figli infatti devono capire che mentre alcune cose sono trattabili (es: il colore dello spazzolino), altre sono indiscutibili, come il gesto in sé di lavarsi i denti.
I genitori possono utilizzare un rinforzo positivo - elogiando il bambino per i progressi o lasciandogli scegliere aspetti marginali del "rito" - ma non devono mai mettere in discussione il proposito finale (Leggi anche: 5 capricci tipici: 10 consigli che funzionano DAVVERO).
«Certo, il genitore deve anche tollerare un margine d'errore. Lasciamo correre se il bimbo, mentre si lava i denti, macchia il pigiama o sporca con il dentifricio le piastrelle del bagno: sono solo tappe di avvicinamento ad un obiettivo che poi dura per tutta la vita».