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La malattia di Bebe Vio e l'amputazione a 11 anni

di Ines Delio - 01.03.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Dopo aver subito l'amputazione di braccia e gambe a 11 anni, Bebe Vio è oggi una della più famose atlete paralimpiche italiane

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Bebe Vio, la malattia e i successi

È uno dei volti più famosi delle Paralimpiadi ed è diventata la prima schermitrice disabile al mondo a gareggiare con quattro protesi artificiali. La carriera di Beatrice Vio, per tutti 'Bebe', è costellata di vittorie e successi, procedendo di pari passo con il suo impegno per rendere lo sport accessibile a tutti. La sua passione che l'ha trasformata in una campionessa è sbocciata a soli 5 anni. All'età di 11 anni, però, Bebe Vio è stata colpita da una meningite fulminante che ha reso necessaria l'amputazione degli arti. Tuttavia, la malattia, non ha scalfito la sua immensa forza d'animo, quello slancio vitale che la contraddistingue e che le ha permesso di rendere i suoi più grandi sogni ancora realizzabili. Che oggi le fa gridare al mondo: "Se sembra impossibile, allora si può fare!".

La malattia che ha colpito Bebe Vio a 11 anni

Bebe Vio si è ammalata di meningite nel novembre 2008, a 11 anni. Per salvarla, i medici sono stati costretti ad amputarle entrambi gli avambracci e le gambe. L'infezione ha causato anche le cicatrici che l'atleta ha ancora su varie parti del corpo, compreso il viso. Come ha raccontato la stessa Bebe Vio, il suo fu un caso di meningite da meningococco di gruppo C. Stando a quanto ribadito dalla campionessa mondiale e paralimpica e da suo padre, in un'intervista a Quotidiano Nazionale, i sanitari avevano sconsigliato ai genitori di sottoporla alla vaccinazione contro la meningite di tipo B, suggerendo loro di aspettare che compisse i quattordici anni. Un anno dopo, però, la giovanissima Beatrice ha contratto il pericoloso batterio, restando in ospedale 104 giorni, passati in terapia intensiva e nel reparto di chirurgia plastica. Dopo il suo caso, quasi settecento bambini, coetanei della giovane, residenti a Mogliano Veneto vennero vaccinati contro la meningite. Oggi l'atleta è in prima linea nelle campagne di vaccinazione.

Meningite: cos'è

La meningite è un'infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale, ossia le meningi.

Generalmente ha una causa infettiva, dovuta a virus, batteri, funghi o miceti.

  • La meningite virale, detta anche meningite asettica, è la forma più comune, si risolve nell'arco di 7-10 giorni e solitamente non ha conseguenze gravi.
  • La meningite batterica è più rara ma molto più aggressiva, e può avere anche conseguenze letali.
  • La meningite da funghi o miceti si manifesta soprattutto in persone con deficit della risposta immunitaria e anch'essa può essere pericolosa per la vita.

Gli agenti della meningite infettiva

  • L'agente batterico più temuto della meningite è il meningococco (Neisseria meningitidis), di cui esistono diversi sierogruppi. In Italia e in Europa i più frequenti sono i sierogruppi B e C. Quest'ultimo è il responsabile della meningite acuta che colpì Bebe Vio all'età di 11 anni. Altri agenti batterici causa di meningite sono lo pneumococco (Streptococcus pneumoniae) e l'Haemophilus influenzae.
  • Gli agenti virali più comuni sono l'herpesvirus, l'enterovirus, il virus dell'influenza.

Sintomi della meningite e decorso clinico

Inizialmente, la meningite può presentare sintomi aspecifici come:

  • sonnolenza
  • mal di testa
  • inappetenza

Dopo 2-3 giorni, i sintomi peggiorano e compaiono:

  • nausea e vomito
  • febbre
  • pallore
  • fotosensibilità

Segni tipici sono la rigidità della nuca e della gamba.

Nei neonati alcuni di questi sintomi non sono molto evidenti, mentre possono manifestarsi:

  • pianto continuo
  • irritabilità e sonnolenza
  • inappetenza

A volte si nota l'ingrossamento della testa, soprattutto nella zona della fontanella.

La meningite e la sepsi meningococca si possono anche presentare con forme fulminanti, il che comporta il peggioramento delle condizioni in poche ore, come è accaduto a Bebe Vio, e la comparsa di piccole macchie rossastre o violacee dovute a micro-emorragie dei vasi (petecchie).

Chi è più a rischio di contrarre l'infezione

Le fasce più a rischio di contrarre la meningite sono i bambini piccoli, al di sotto dei 5 anni di età, e gli anziani.

Il sierogruppo B colpisce, nella maggior parte dei casi, i bambini più piccoli, al di sotto dell'anno di età.

Meningite: come prevenirla

La vaccinazione, che vede in prima fila tra i suoi promotori la stessa Bebe Vio, è lo strumento più efficace per la prevenzione della meningite batterica. In Italia, esistono tre tipi di vaccino anti-meningococco:

  • il vaccino coniugato contro il meningococco di sierogruppo C (MenC)
  • il vaccino coniugato tetravalente, che protegge dai sierogruppi A, C, W e Y
  • il vaccino contro il meningococco di sierogruppo B

Bebe Vio e l'infezione da stafilococco

Nel 2021, Bebe Vio ha dovuto affrontare una brutta infezione da stafilococco aureo, "talmente grave che si prospettava l'amputazione del braccio sinistro e addirittura la morte", ha raccontato su Instagram. Fortunatamente, l'atleta azzurra ha vinto anche questa durissima battaglia, aggiudicandosi il suo secondo oro paralimpico nel fioretto femminile, categoria B, alle Paralimpaidi di Tokyo.

FONTI

Meningite

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