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Che cosa pensano i genitori italiani delle vaccinazioni?

di Nostrofiglio Redazione - 08.10.2014 - Scrivici

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L'88% dei genitori italiani ha fatto per i propri figli le vaccinazioni obbligatorie, ma solo il 48% dichiara di averli sottoposti anche a tutte le vaccinazioni raccomandate. Questi e altri dati sono emersi da una nuova ricerca del Censis.

In questo articolo

Come si comportano e cosa ne pensano i genitori italiani delle vaccinazioni? Secondo una ricerca del Censis, realizzata con il contributo non condizionato di Sanofi Pasteur Msd, la grandissima maggioranza continua a vaccinare i figli, ma i timori e la necessità di informazione sono parecchie. Leggi anche: Vaccinazioni ai bambini, una guida per i genitori

La grande maggioranza fa i vaccini obbligatori, mentre quelli raccomandati solo la metà

Secondo l'indagine i comportamenti dei genitori italiani di età compresa tra 18 e 55 anni con figli di 0-15 anni (età a cui fanno riferimento i principali calendari di vaccinazione) sono di fatto orientati in maniera decisamente favorevole alla vaccinazione. Solo lo 0,5% non ha vaccinato i propri figli.

Ma se il 48% li ha sottoposti ai vaccini obbligatori e a quelli raccomandati, solo il 40% ai vaccini obbligatori, escludendo quelli raccomandati e rimborsate dal Sistema sanitario nazionale per prevenire malattie gravi come la meningite, il cancro da papillomavirus o la polmonite da pneumococco. C'è poi un 11% non ricorda a quali vaccini.

Tuttavia, l'adesione dei genitori alle vaccinazioni per i propri figli è difforme: sicuramente maggiore per i vaccini che sono somministrati nel primo anno di vita . Ma spesso i genitori non sono attenti a completare il ciclo vaccinale.

Tra opinioni e timori dei genitori c'è quello che i vaccini possano fare male

L'indagine considera molteplici aspetti della «cultura della vaccinazione» nel nostro Paese. Non solo le esperienze concrete, ma anche opinioni, atteggiamenti, timori e pregiudizi nei confronti delle vaccinazioni: tutti elementi di una trasformazione culturale in cui alla dimensione dell'obbligatorietà va progressivamente a sostituirsi quella della scelta individuale.

Ad esempio c'è un consenso quasi unanime da parte dei genitori rispetto al ruolo dei vaccini nella sconfitta di malattie gravi, come la poliomielite e il morbillo, e nella difesa della collettività dalla diffusione delle malattie infettive.

Il 71% dei genitori è convinto che i nuovi vaccini siano più sicuri perché tecnologicamente più avanzati. In merito alla loro efficacia, però, i genitori si dividono a metà tra chi afferma che le vaccinazioni non sono poi così utili nel proteggere dalle malattie, dal momento che ci si può ammalare anche se vaccinati, e chi afferma il contrario.

Il 62% dei genitori teme addirittura che le vaccinazioni possano causare malattie.

Leggi anche: Vaccini, 4 genitori su 10 temono effetti collaterali

Per prevenire le malattie gli italiani mettono al primo posto l'alimentazione e non i vaccini

Le strategie delle famiglie italiane per fare prevenzione si focalizzano soprattutto su un'alimentazione sana (86%), l'attività fisica (56%), l'eliminazione di fumo e alcol (43%).

Il ricorso alla vaccinazione è indicato come strategia di prevenzione solo dal 25% dei genitori, meno di chi utilizza come strategia per una buona salute vitamine e integratori alimentari (34%).

Dove e come si informano i genitori riguardo le vaccinazioni

L'informazione delle famiglie gioca un ruolo fondamentale nella formazione di una piena consapevolezza. Il 73% dei genitori afferma di saperne molto o abbastanza di vaccinazioni in età pediatrica. Ma poi si scopre che solo una piccolissima percentuale (meno del 6%) sa che oggi in Italia le vaccinazioni obbligatorie per legge sono quattro (antidifterica, antitetanica, antipoliomielitica e antiepatitevirale B).

Leggi anche: Vaccini in calo per campagne di disinformazione

La quota di genitori che dichiarano di aver avuto accesso a tutte le informazioni sulla vaccinazione di cui avevano bisogno è pari al 61%, ma tende a diminuire passando dal Nord al Sud (72% al Nord-Ovest, 68% al Nord-Est, 60% al Centro, 50% al Sud). Tra le fonti di informazione, il pediatra di libera scelta rappresenta la figura più consultata (55%), seguito dal servizio vaccinale della Asl (37,5%), dal quale dichiara di aver ricevuto un servizio appropriato l'86% degli intervistati.

Ricorre al web per acquisire informazioni sulla salute il 32% dei genitori utenti di internet. Tra le fonti di informazione online relative alle vaccinazioni, i genitori internauti utilizzano soprattutto i siti web istituzionali (41%), seguiti dai siti specializzati o scientifici (37%), dai forum e i blog (27%), dai social network (16%) e dalle sezioni dedicate alla salute dei quotidiani online (12%). Per il 40% dei genitori in rete, social network, forum e blog mostrano un orientamento contrario alle vaccinazioni. Le informazioni rintracciate su internet si focalizzano soprattutto sui rischi dei vaccini (47%), il 27% evidenzia invece i vantaggi della vaccinazione, per il 21% si tratta di informazioni scientifiche sui vaccini, per il 20% storie di casi che hanno subito effetti negativi dei vaccini.

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