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Chiara Ferragni: “Quando diventi madre non sei più quasi nient’altro”

di Elena Berti - 30.05.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Chiara Ferragni e le critiche alle madri: l'imprenditrice, in un'intervista alla 27esima ora, racconta dei giudizi nei confronti delle mamme

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Chiara Ferragni e le critiche alle madri

Lavorare o non lavorare? Se per molte donne questa domanda ha una sola risposta, per la società ancora oggi la questione di una donna, madre, che decide di lavorare "nonostante" i figli resta molto discussa. A tornare sul punto e dire la sua anche l'imprenditrice Chiara Ferragni, che prende le difese di tutta la "categoria". Vediamo insieme qual è il pensiero di Chiara Ferragni e le critiche alle madri

Madri e padri non ricevono lo stesso trattamento

Ferragni, dopo il suo intervento al talk "Forti insieme" organizzato col brand Pantene, ha rilasciato un'intervista alla 27esima del Corriere della Sera in cui spiega chiaramente il suo punto di vista, ribadendo quanto sia ingiusto il trattamento riservato a madri e padri sullo stesso tema, in particolare quello del lavoro

"Qualsiasi cosa facciano - i padri, ndr - nei confronti della famiglia viene esaltata, per le madri è normale". Ferragni tocca una questione cara a molte donne: per le mamme è normale lavorare, pulire casa, occuparsi dei figli, cucinare, portarli alle visite o chiedere un part time. Se invece è un padre a fare le stesse cose, ad accompagnare i figli a scuola, dal medico o ancora a restare con loro mentre la mamma lavora o esce per i fatti suoi, ecco che è un eroe o, come già successo a Fedez, il marito di Ferragni, un "mammo". 

Non c’è una madre migliore delle altre

Nelle sue riflessioni, l'imprenditrice, mamma di Leone e Vittoria, spiega anche che "da quando sono diventata madre, penso che la gente stia sempre lì a vedere quanto sono una brava mamma nonostante io pensi di esserlo e tutte noi madri cerchiamo di fare il massimo per i nostri figli perché non c'è una madre migliore delle altre e non è una gara".

Un discorso che ogni madre ha fatto almeno una volta: non c'è un modo universale di essere madre, ognuna cerca di fare il meglio che può, anche se deve scontrarsi sempre coi giudizi e le critiche di una società che pretendono dalle donne che siano multitasking e, in ogni caso, anche quello non basta. 

Ferragni lo sa bene: "Quando diventi mamma per la società non sei già quasi nient'altro". E così se lavori non va bene perché trascuri i tuoi figli, se non lavori non insegni loro l'indipendenza e l'autonomia. Se li allatti a lungo sbagli, se non li allatti sei egoista. Se dormi con loro non va bene, se li lasci piangere sei un mostro. Se esci con le amiche non te ne importa niente, se non esci mai sei frustrata. Qualsiasi cosa tu faccia, nel momento in cui diventi madre smetti di essere un essere umano e vieni vista soltanto come genitrice, cosa che invece non accade ai padri, che continuano a lavorare e far carriera, a uscire con gli amici e dedicarsi al calcetto o ad altri interessi senza che nessuno li critichi, ma anzi: esaltandoli quando invece si dedicano alla famiglia. 

Le parole di Ferragni sono importante perché, come molte sue dichiarazioni (ma anche come molti suoi gesti) sono uno spunto per le nuove generazioni. Chi segue i Ferragnez vede una coppia in cui la parità esiste, un padre che non fa il mammo ma il papà, che si dedica ai figli, che non ha paura di mostrarsi fragile e di lasciare che la moglie sia protagonista. Vede anche una madre che ha creduto in se stessa, ha costruito un impero e ama i suoi figli come tutte le mamme, a prescindere da quale sia la loro occupazione.

Insomma un ottimo esempio per le giovani e i giovani di oggi, che forse sapranno costruire famiglie su modelli più paritari e pretenderanno uguaglianza e rispetto, anche dalla società iper-critica. 

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