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Cognome dei figli: la Corte Costituzionale dichiara illegittima l’attribuzione automatica di quello paterno

di Elena Berti - 28.04.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Cognome dei figli: cosa cambia dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha giudicato illegittima l'attribuzione automatica del cognome paterno

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Cognome dei figli, cosa cambia

Da diversi anni la questione del cognome dei figli è al centro della discussione politica, ma il 27 aprile 2022 una storica sentenza della Corte Costituzionale ha stabilito l'illegittimità dell'attribuzione automatica del cognome paterno. Vediamo cosa cambia e quale cognome si potrà dare ai figli. 

Cognome dei figli: come funziona in Italia

L'attribuzione del cognome paterno per i figli delle coppie sposate è da ritrovarsi nella cosiddetta presunzione di paternità o di concepimento, per cui il marito è automaticamente il padre del figlio nato o concepito durante il matrimonio. Questo automatismo negli anni è stato più volte contestato non solo dai cittadini e dalle cittadine, ma anche dalle istituzioni. Ancora nel 2014 la Corte dei diritti umani dell'Unione Europea richiamava l'Italia perché aveva negato la possibilità di attribuire il cognome materno al figlio di una coppia. Nel 2016 una sentenza della Corte Costituzionale cambiava poi le regole sostenendo che anche i figli nati nel matrimonio, quindi ritenuti legittimi, potessero portare il cognome della madre, ma solo seguito da quello del padre. Da allora, di passi avanti se ne erano fatti pochi e si continuava a discutere della possibilità di dare soltanto il cognome materno ai figli nati all'interno del matrimonio, tanto che in Commissione Giustizia al Senato era in discussione proprio una legge su questa questione. Dal 27 aprile 2022, però, le cose sono cambiate radicalmente. 

Da oggi si potrà dare il cognome che si preferisce

La Corte Costituzionale si è espressa in seguito al caso di una coppia che si era vista negare la possibilità di dare il cognome della madre al figlio. La volontà era di dare al nuovo nato lo stesso cognome dei due precedenti figli di lei, che portavano quindi il cognome materno, perché i tre fratelli si chiamassero allo stesso modo. Dopo numerosi rifiuti, la questione è arrivata alla Corte Costituzionale che ha emesso una sentenza storica: l'attribuzione automatica del cognome paterno è da considerarsi illegittima e per questo da oggi ogni nuovo nato e ogni nuova nata potranno portare il cognome del padre, quello della madre oppure quelli di entrambi nell'ordine deciso dalla coppia.

Un passo avanti per l’Italia

Una sentenza che ha lasciato tutti di stucco, soprattutto perché a livello politico non tutti sono d'accordo, ritenendo quella del cognome una questione di poco conto. In realtà, la motivazione della Corte è chiara: ha ritenuto "discriminatoria e lesiva dell'identità del figlio la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre". Nella nota emessa il 27 aprile si legge poi: "Nel solco del principio di eguaglianza e nell'interesse del figlio, entrambi i genitori devono poter condividere la scelta sul suo cognome, che costituisce elemento fondamentale dell'identità personale". 

Cosa succederà adesso? Posto che la sentenza della Corte Costituzionale dovrà essere recepita e probabilmente il legislatore dovrà lavorare per chiarirne i dettagli, il principio è che se nasce un figlio (all'interno del matrimonio oppure no) o ancora se lo si adotta, i due genitori dovranno dichiarare di comune accordo quale sarà il cognome da attribuire al bambino o alla bambina: quello del padre, quello della madre oppure entrambi nell'ordine da loro stabilito. In caso di disaccordo, verranno automaticamente attribuiti entrambi i cognomi. 

Una decisione che cambia completamente le carte in tavola, soprattutto considerato che ancora si fatica a usare il cognome delle donne, per esempio negli articoli di giornale, preferendo chiamarle solo per nome oppure come funzione di qualcuno (moglie di, sorella di, figlia di). E soprattutto una sentenza che dimostra che l'Italia sta facendo enormi passi avanti anche ad altri paesi dove per esempio, addirittura, non solo esiste l'automatismo del cognome paterno, ma anche la consuetudine di attribuire il cognome del marito alle donne una volta sposate.

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