Come spiegare la guerra ai bambini
In questi giorni non si parla d'altro e sale la preoccupazione anche tra noi italiani. I genitori si chiedono se sia il caso o meno di parlare di quello che sta succedendo in Ucraina, e questo articolo ha lo scopo di contestualizzare la situazione per poter aiutare a capire meglio come spiegare la guerra ai bambini.
Ucraina e Russia, il contesto storico
I media ci sommergono di informazioni, di discorsi di un presidente o dell'altro, di interventi di altri politici e di ipotesi più disparate. Impossibile accendere la televisione senza finire su immagini che mostrano l'ormai guerra in Ucraina. L'Ucraina è un paese che ha una storia molto antica, a differenza di quel che ha raccontato il presidente russo nel suo discorso del 21 febbraio 2022, in cui ha riconosciuto l'indipendenza di due repubbliche nel Donbass, regione ufficialmente ucraina. Dal 1919 l'Ucraina ha fatto parte dell'Unione Sovietica insieme ad altri quattordici stati, Russia compresa, e vi è rimasta fino al 1991, quando l'URSS è stata dissolta.
Si tratta di un paese che, anche durante gli anni dell'Unione Sovietica, ha mantenuto la propria cultura, la propria lingua (l'ucraino è diverso dal russo), le proprie tradizioni, e ha subito pesantissime purghe staliniane negli anni Trenta perché considerata il "granaio d'Europa": erano tantissimi i contadini proprietari di piccole terre, in gran parte deportati in Siberia o uccisi.
Cosa sono il Donbass e la Crimea?
Quando è crollata l'URSS, ovviamente anche l'Ucraina aveva molto in comune per la Russia, per la storia comune e la vicinanza. In particolare nelle regioni del Donbass e della Crimea, dove per motivi soprattutto lavorativi si erano trasferiti molti russi, la maggioranza etnica era appunto russa.
Nel 2014, in seguito alle rivolte così dette di "Maidan", dal nome della piazza in cui si sono svolte, al centro di Kiev, in cui gli ucraini chiedevano una rottura netta con la Russia e un avvicinamento all'Unione Europea, la Crimea ha indetto un referendum per annettersi alla Russia, che ha avuto il 95% di voti favorevoli. La comunità internazionale non ha mai riconosciuto questo risultato di auto-proclamazione, ma di fatto da allora la Crimea è controllata dalla Russia.
Allo stesso modo, l'area vicina del Donbass è in rivolta dal 2014, quando la maggioranza di etnia russa è stata armata proprio dalla Russia per ottenere autonomia dall'Ucraina.
Quindi il primo punto da chiarire è che la guerra in Ucraina è in corso dal 2014, e che riconoscendo definitivamente l'autonomia delle due repubbliche del Donbass Putin ha di fatto scavalcato la sovranità dell'Ucraina.
Come spiegare la guerra ai bambini
In generale, non è mai facile spiegare cosa significa guerra ai bambini. Purtroppo di guerre ce ne sono molte, nel mondo, e sono tutte diverse tra loro. Se vi chiedessero che cos'è la guerra, quel che potete rispondere è che solitamente un paese vuole prevalere sull'altro e per questo lo attacca. Di solito non si arriva alla guerra militare, cioè con le battaglie, perché oggi per fortuna esiste la diplomazia: ma quando questa non funziona oppure il leader di uno dei paesi coinvolti non rispetta le regole di politica internazionale succede che si decida di passare all'invasione. Lo scopo è occupare il paese attaccato in modo da poterlo controllare e imporre la propria politica.
Spiegare ai bambini la guerra tra Ucraina e Russia
La prima cosa da fare per spiegare quel che sta accadendo ai nostri figli è evitare allarmismi: niente fa pensare che la guerra coinvolgerà anche il nostro paese, perciò bisogna essere cauti.
Allo stesso modo sembra improbabile che non avremo più approvvigionamento energetico: tagliare il gas all'Europa è una manovra che non conviene alla Russia, in quanto rappresenta ben il 30% del PIL nazionale. Soldi con cui può mantenere tra le altre cose l'esercito.
La voce della guerra però arriverà comunque all'orecchio dei più piccoli, quindi è bene essere preparati.
Innanzitutto, potete mostrare ai vostri figli dove si trova l'Ucraina: è una regione molto vasta, non così lontana ma neanche alle nostre porte. Non fa parte dell'Unione Europea ma si trova in Europa, proprio come una parte della Russia (fino agli Urali).
Se vi chiedono perché c'è la guerra, potete spiegare che si tratta di una questione di "supremazia": Vladimir Putin, il presidente russo (potete anche spiegare che si tratta di un uomo al potere da oltre vent'anni, un fatto considerato non democratico perché le democrazie devono garantire alternanza politica degli organi eletti), non vuole che l'Ucraina diventi di influenza europea/occidentale, perché rappresenterebbe per lui un alleato in meno. Vorrebbe, infatti, che si trasformasse in un paese "satellite", cioè controllato da lui, proprio come la vicina Belarus. Questo permetterebbe di controllarne l'economia (venderle i propri beni e servizi), di sfruttarne la produzione (ricordate il granaio d'Europa?) ed evitare che entri nella NATO, potendo quindi controllarla anche militarmente.
I bambini potrebbero non capire tutte queste questioni complesse, ma è importante che sappiano che non c'è nessun motivo valido per cui scatenare questa guerra e che la Russia non solo ha violato molte leggi internazionali, ma ha anche agito senza alcuna logica.
Se i vostri figli sono spaventati, evitate di parlare continuamente di guerra o di tenere la tv sempre accesa.
Distraeteli, tranquillizzateli, cercate di parlarne in maniera pragmatica, mostrate loro delle foto delle città ucraine e delle loro belle chiese ortodosse, degli abiti tipici, mangiate qualche piatto tradizionale ucraino. Informarli è importante, ma i bambini non hanno i mezzi per metabolizzare informazioni così delicate, perciò tenetene di conto e cercate di non spaventarli!