Potrebbe restare in comunità e continuare a vedere i genitori il piccolo Achille, nato lo scorso 15 agosto nella clinica Mangiagalli e allontanato subito dalla madre Martina Levato.
La ragazza è stata condannata a 14 anni di carcere, in primo grado, per aver aggredito e sfigurato con l'acido il 28 dicembre 2014 un ex compagno di liceo della ragazza, Pietro Barbini. Il bimbo era stato tolto alla madre subito dopo il parto, avvenuto con un taglio cesareo.
Sia il padre del bimbo, Alex Boettcher, che Martina hanno potuto incontrare nel frattempo il piccolo, con visite seguite da psicologi ed educatori, nel penitenziario San Vittore di Milano.
I servizi sociali del Comune di Milano mercoledì hanno completato la loro relazione destinata al Tribunale per i minorenni. E decidono di prendere ancora tempo, circa un paio di mesi, mantenendo la situazione attuale: il piccolo nella nuova casa famiglia fuori Milano, con visite i parenti con la stessa frequenza attuale. Il bimbo non sembra infatti mostrare attualmente segnali di disagi per il viaggio settimanale al carcere di San Vittore. Ecco perché gli incontri con i genitori per ora possono continuare.
Il piccolo cresce bene, pesa cinque chili e ha sempre il suo ciuffo nero indomito sulla testolina. E se i primi incontri con i genitori biologici sono stati un po' tesi, ora la situazione sembra essersi sciolta.
Alla fine del procedimento i giudici potrebbero decidere di dichiarare il bimbo adottabile e di affidarlo subito, in vista dell’adozione, ad un'altra famiglia. O, per tutelare il piccolo, scegliere ulteriori strade.

Coppia dell'acido, il pm chiede l'adottabilità del figlio di Martina e Alexander
vai alla galleryLa procura dei minori di Milano ha iniziato l'iter per stabilire l'adottabilità del figlio appena nato di Martina Levato e Alexander Boettcher. I due sono stati condannati a 14...