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Desiderate "mangiare di baci" un bimbo? Ecco perché

di Sara De Giorgi - 10.12.2018 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Secondo uno studio della University of California-Riverside, se quando vedete un neonato sorridente o un cucciolo tenero avete voglia di "mangiarli di baci", sappiate che state sperimentando un fenomeno che si chiama "cute aggression". Quest'ultima deriva dal modo in cui il cervello media con la sensazione di "sopraffazione" dettata dall'emozione della visione del piccolo.

In questo articolo

Se quando vedete un bellissimo cucciolo o un neonato dolcissimo provate il desiderio di "mangiarli di baci", sappiate che state sperimentando un fenomeno perfettamente normale che si chiama cute aggression (aggressività tenera) e risponde a ragioni scientifiche ben precise.

Uno primo studio del 2015, e adesso una nuova ricerca sempre della University of California-Riverside, pubblicata su Frontiers in Behavioral Neuroscience, hanno analizzato questo fenomeno e ne hanno individuato anche le basi neurali, ossia tutto ciò che accade a livello cerebrale quando si esperisce la cute aggression.

Il team guidato dalla Dott.ssa Katherine Stavropoulos ha fatto indossare a 54 partecipanti (tra 18 e 40 anni) caschi con elettrodi e, subito dopo, ha fatto loro guardare quattro blocchi di 32 fotografie divise in 4 categorie: bambini carini e altri meno, cuccioli teneri e animali adulti meno piacevoli da osservare. In seguito ai partecipanti sono state proposte alcune affermazioni, con le quali essi dovevano dichiararsi concordi o meno. In particolare, ai partecipanti è stato anche chiesto quanto si sentissero travolti dall'immagine e quanta voglia avessero di prendersi cura dell'animale o del bimbo che avevano visto.

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Gli scienziati hanno poi misurato l'attività cerebrale delle persone e hanno notato che in quelli che avevano vissuto la cute aggression, il sistema di ricompensa del cervello e quello emotivo erano entrambi coinvolti.

Il rapporto che vi è tra la visione di quanto è bello qualcosa e l'aggressività tenera che si prova è connesso a quanto si è travolti dall'emozione: praticamente la cute aggression è il modo in cui il cervello media con la sensazione di "sopraffazione" dettata dal trasporto generato dalla visione del bimbo.

La cute aggression, un impulso incontrollabile

A cimentarsi sulla cute aggression erano stati anche i ricercatori dell'Università di Yale, che nel 2017 avevano presentato uno studio al meeting annuale "Society for Personality and Social Psychology" di New Orleans.

Anche nella loro ricerca era emerso che vedere una cosa che suscita tenerezza suscita una certa "aggressività".

Ed è del tutto normale.

Analizzando più a fondo la tematica hanno voluto capire se questi impulsi aggressivi fossero limitati solo al linguaggio ("ti mangerei di baci", "ti stritolerei") o anche alle azioni.

Ebbene, per capirlo, i ricercatori hanno dato ai soggetti una carta da imballo con bolle da scoppiare: davanti alle immagini più tenere, i volontari dello studio hanno scoppiato il maggior numero di bolle!

Aggressività tenera: perché?

I ricercatori hanno dato due possibili spiegazioni a questo comportamento.

  1. la visione di un'immagine tenera di un cucciolo ci suscita il richiamo ad occuparci di lui. Richiamo che però non viene soddisfatto e quindi diventa un senso di frustrazione che genera questa aggressività repressa;
  2. questa innocente e per fortuna innocua carica aggressiva è un modo per bilanciare l'eccesso di sentimenti positivi che ci suscita l'immagine tenera.

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Revisionato da Luisa Perego - Aggiornato il 16.05.2019

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