Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla
I DCA, i Disturbi del Comportamento Alimentare, sono una piaga quasi esclusivamente femminile (96% contro il 4% di uomini) che trascina che ne soffre in un tunnel dove l'ossessione del cibo in relazione alla propria immagine diventa una condanna a patimenti fisici e psicologici. [Leggi anche: bambini che hanno problemi con il cibo, consigli pratici]
In una società dove l'aspetto e l'affermazione di sé sono "valori" di rilievo poi, il senso di malessere legato al proprio rapporto con il cibo rischia di diventa sempre più precoce (già a 8 anni) e infatti l'età media si cominciano a manifestarsi i primi sintomi legati a simili disturbi si sta preoccupantemente abbassando.
I dati
Il Ministero della Salute ha riportato i dati provenienti da studi epidemiologici internazionali in cui emerge che nelle donne di età compresa tra i 12 e i 22 anni si stima una prevalenza dell'anoressia nervosa pari allo 0,0-0,9% (media: 0.3%) e della bulimia nervosa pari all'1-2%.
Il 3,7-6,4% della popolazione invece sarebbe affetto dai disturbi del comportamento alimentare non altrimenti specificati (disturbi del comportamento alimentare-Nas).
L'età media in cui si palesano i primi sintomi si aggira intorno ai 17 anni.

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La giornata del 15 marzo
Proprio per sensibilizzare la popolazione e parlare delle problematiche legate a queste malattie, il 15 marzo si tiene la "Giornata del fiocchetto Lilla contro i disturbi alimentari", un evento fortemente voluto dall'associazione Mi nutro di vita e dal suo fondatore, Stefano Tavilla, che nel 2011 perse la figlia Giulia proprio a causa di una grave forma di anoressia (poi trasformatasi in bulimia).
La Giornata, caratterizzata dal colore lilla che simboleggia la fragilità delle persone colpite da DCA, ogni anno raduna lungo tutto lo Stivale le associazioni affiliate ed organizza eventi per testimonianze, riflessioni e discussioni che facciano conoscere l'oscuro mondo di chi ogni giorno affronta la propria alimentazione come un'impresa titanica il cui esito è sempre incerto.
A chi rivolgersi
Se c'è il sospetto che la propria bambina o il proprio bambino soffrano di un disturbo del comportamento alimentare, la prima figura alla quale rivolgersi è quella del pediatra.
Il pediatra, a sua volta, indirizzerà a un servizio specialistico per i DCA, oppure a un servizio di neuropsichiatria infantile. Un elenco delle strutture presenti in Italia è disponibile sul sito dedicato ai Disturbi del comportamento alimentari del Ministero della Salute.
C'è anche un numero verde SOS Disturbi Alimentari attivo H24 dal lunedì al venerdì: 800180969.
Una volta fatta la diagnosi, l'approccio alla malattia è di tipo integrato: sia nutrizionale, per riportare in equilibrio lo stato nutrizionale della persona colpita, sia psicologico, per lavorare sulle tematiche collegate alla sofferenza del bambino o del ragazzo. È in genere coinvolta anche la famiglia.