Genitori ed esperti vs Messenger Kids.
Ieri è stata inviata una lettera a Facebook, diretta proprio al CEO Mark Zuckerberg. La richiesta? Chiudere Facebook Messenger Kids, l'applicazione destinata ai minori di 13 anni.
A fare questa richiesta è stata la Campaign for a Commercial-Free Childhood, che opera da diversi anni per preservare i bambini da operazioni commerciali.
Come scrivono nella lettera, questo social sarebbe pericoloso per lo sviluppo dei bambini. L'applicazione ha regole rigide rispetto al Facebook per adulti e non ha pubblicità. Ma nonostante questo, secondo i firmatari, l'uso può mettere in serio rischio lo sviluppo dei bambini.
"I bambini non sono preparati alle relazioni online, che spesso portano a incomprensioni e conflitti anche negli utenti più maturi - si legge nella lettera -, e non capiscono i concetti di privacy e appropriatezza di testi, foto e video condivisi".
Inoltre, “all’età di 6 anni un bambino potrebbe non distinguere la realtà dalla fantasia. È il periodo in cui l’immaginazione è massima, si comincia a leggere e dove non si possono cogliere le sfumature della comunicazione scritta. Oltre a non capire il meccanismo della privacy”.
Per quanto chi ha scritto la lettera capisca che sull'app non ci sarà pubblicità e vengano apprezzati i limiti dati da Facebook, l'impatto di Messenger Kids sulle famiglie e sulla società "rischia di essere negativo, rendendo naturale tra i bambini l'utilizzo dei social media e mettendo pressione ai giovanissimi per avere il loro primo account social".
Che cosa è Messenger Kids
È un'app che è stata lanciata sul mercato americano (solo su sistema operativo iOS) e rivolta ai bambini sotto i 13 anni. Versione semplificata della chat di Facebook, non richiede un'iscrizione e neppure un numero di cellulare. Ci si collega tramite l'account dei genitori e funziona solo su WiFi. Serve per scambiarsi messaggi, emoji, gif e fare videochiamate. La lista dei contatti deve ricevere il via libera del genitore. Inoltre, al contrario di Facebook, non è presente il feed delle notizie e non si può mettere "mi piace" ai contenuti.
Gli esperti, che hanno indirizzato l'appello direttamente a Mark Zuckerberg, citano le ricerche che legano l'uso dei social ai tassi più alti di depressione tra i teenager e anche quelle che legano la peggiore salute dei bimbi alle ore passate davanti allo schermo.
Come afferma il Washington Post, Facebook si è difeso sostenendo che Messenger Kids è stata sviluppato chiedendo il parere di esperti di salute e genitori.
Il suo uso è pensato per far restare in contatto i bambini con persone lontane. Anche con i genitori.
Per approfondire: il pdf con la lettera indirizzata a Zuckerberg; l'allarme lanciato dal Washington Post
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