Sembrerebbe una notizia di Lercio, il celebre sito satirico di fake news, ma la vicenda del "riposino negato" è una vicenda reale che ha sollevato non poche polemiche.
Tutto è iniziato quando Fabricio Lolli, dirigente dell'istituto comprensivo Collodi di Marano sul Panaro (Modena), ha emesso una circolare in risposta alle lamentele avanzate da qualche dipendente Ata.
La circolare
Nel comunicato, datato 15 febbraio, si legge chiaramente che "le attività pomeridiane del “dormire” non sono previste nei programmi ministeriali" e che quindi i bidelli non hanno nessun obbligo di provvedere in tal senso anche perché, continua la circolare, tale attività esporrebbe i collaboratori scolastici al rischio di"infortuni"
Qualora gli insegnanti volessero comunque far dormire i giovani scolari, sarebbe compito loro sistemare brande e lettini dato che "l’attività di posizionamento e risistemazione all’inizio e alla fine della eventuale attività di rilassamento (non dormire) rientra nelle programmazioni individuali delle docenti".
Le polemiche
Come facilmente pronosticabile, la decisione ha scatenato un vespaio, soprattutto perché i bimbi sono stati costretti davvero a dormire per qualche giorno sui materassini di solito predisposti per le attività fisiche.
I genitori, imbufaliti, hanno prima minacciato di ritirare i propri figli, ma poi hanno mediato istituendo una raccolta firme che in pochissimo tempo ha raggiunto centinaia di adesioni.

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Ora "l'emergenza" pare rientrata e i bimbi potranno godersi il loro sonnellino che, tra l'altro, rimane un momento importantissimo in questa fase di crescita. A preparare l'aula per il riposo però non saranno i dipendenti scolastici ma i volontari di un circolo d'anziani lì vicino.