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Guerra in Ucraina: una coppia racconta favole a distanza ai bambini

di Elena Berti - 04.04.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Favole a distanza per i bambini in guerra: un militare e un'attrice teatrale recitano da Kyiv favole al computer per i piccoli ucraini.

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Favole a distanza per i bambini in guerra

Le immagini che provengono dall'Ucraina, dopo oltre un mese dall'attacco della Russia, sono devastanti. Le truppe russe sembrano arretrare nelle zone occidentali e intorno alla capitale Kyiv, ma si lasciano dietro soltanto orrore. Chi non è riuscito a lasciare il paese si ripara come può, spesso in rifugi, cantine, sottosuoli. Anche i bambini sono costretti a vivere così, per questo due ucraini hanno deciso di raccontare favole a distanza per i bambini in guerra

Un popolo che non molla

L'opinione pubblica, così come probabilmente i russi, pensavano che in pochi giorni la guerra sarebbe finita, perché la Russia avrebbe vinto facilmente, sottomettendo l'Ucraina. Ma il popolo ucraino si è dimostrato molto più unito e forte di quanto si pensasse, e ognuno, come può, cerca di non mollare. Non solo gli uomini che contribuiscono alla lotta secondo le proprie capacità, le donne che si uniscono ai compagni oppure si improvvisano infermiere, cuoche, insegnanti, ma anche molti altri piccoli gesti che dimostrano quanto gli ucraini siano uniti e vogliano, ognuno coi propri mezzi, contribuire alla resistenza

Favole per i bambini attraverso il computer

È così anche per Vitalij e Marina, due ucraini che hanno trovato rifugio in un convento domenicano fuori dalla capitale, nella zona che ora è stata finalmente liberata, ma con conseguenze pesantissime. 

Basta un computer con un collegamento a internet per dare il via alla magia: Vitalij e Marina raccontano ai bambini le favole attraverso lo schermo. Lui è militare, lei è attrice di teatro proprio nella capitale, e fa avanti e indietro tra Kyiv e la Polonia per portare aiuti umanitari: solo le donne, i bambini e gli anziani possono uscire dal paese. Vitalij e Marina non hanno una relazione, non si conoscevano prima della guerra, ma la loro unione come coppia "per le favole" dimostra ancora una volta quanto il confitto abbia consolidato i rapporti tra gli ucraini.

I bambini non sono dimenticati

Secondo la Ministra Lamorgese, dopo un mese di guerra erano già 277 i bambini non accompagnati arrivati in Italia. Questi minori dovranno passare per il Tribunale ed essere affidati ai servizi sociali per rientrare in un percorso di affido ufficiale, non sarà possibile ospitarli diversamente. Sono invece molti di più quelli arrivati con un parente o qualcuno che se ne possa occupare, e per loro il paese si sta già attivando con ogni mezzo: dai corsi di lingua agli inserimenti a scuola, dall'accoglienza nei centri sportivi alle raccolte di vestiti e giocattoli per chi è arrivato senza niente. 

Anche la Rai ha fatto la sua parte inserendo una sezione speciale di cartoni animati proprio in ucraino. Sperando che la guerra finisca presto e che tutti, grandi e piccini, possano ritrovare un po' di pace. 

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