Chi è Fiona May
Detentrice del record italiano di salto in lungo, dopo un’intensa carriera sportiva che le è valsa innumerevoli successi - fra i quali due medaglie d’oro mondiali e due argenti olimpici - Fiona May ha scelto la strada della recitazione.
Da atleta ad attrice di fiction
In queste settimane, la vediamo alla prova nella seconda serie della fiction di Rai Uno Butta la luna che, seppur con i toni edulcorati della commedia, affronta temi quanto mai attuali quali l’immigrazione, l’integrazione, il confronto (spesso lo scontro) con il “diverso”, lo “straniero”.
Il razzismo ... spiegato da Fiona
È innanzitutto una parola, molto complessa, che bisogna usare con attenzione. Spesso, si etichettano come il termine“razzismo” atteggiamenti che nascono soprattutto dalla paura, dal pregiudizio, dalla non conoscenza. Tutti abbiamo dei preconcetti, ma dobbiamo cercare di capire da dove nascono, che cosa nascondono. Il timore per il “diverso” spesso induce ad atteggiamenti di difesa. In ogni Paese, però, in ogni cultura, in ogni gruppo di persone, ci sono i cattivi. E i buoni… Non si può generalizzare indistintamente.
Multiculturalità
"Larissa è figlia di una coppia mista e per lei il fatto di avere la mamma di un colore e il papà di un altro non è un problema. Per certi versi, è avvantaggiata, perché vive ogni giorno, con grande naturalezza, l’esperienza della multiculturalità. Io, però, credo che tutti i bambini abbiano grandi risorse in questo senso: investire su di loro è fondamentale, perché sono il futuro della nostra società", dice Fiona.
Donazione del cordone ombelicale
"Quando è nata Larissa, nell’ospedale in cui ho partorito mi proposero di fare la donazione e io accettai molto volentieri. Ora, voglio ripeterla e, di nuovo, mi avvarrò di una struttura pubblica. A mio parere, la donazione è un gesto importante, perché credo sia giusto e doveroso contribuire alla ricerca scientifica. Per i propri figli, ma anche per tutti gli altri bambini".