Si chiamano sandwesten e, come il nome stesso suggerisce, sono speciali giacche imbottite di sabbia pensate appositamente per calmare i bimbi iperattivi.
L'idea è nata in Germania come soluzione alternativa ai ben più invasivi trattamenti farmacologici e già 200 strutture scolastiche hanno deciso di partecipare alla sperimentazione.
Le giacche, dal peso variabile dai 1,2 ai 6 kg, sulla carta rappresentano infatti uno strumento funzionale per aiutare i piccoli affetti da ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder) a limitare gli eccessivi stimoli e a concentrarsi meglio.
Favorevoli e contrari
Gerhild de Wall, responsabile dell'ufficio per l'integrazione alla Grumbrechtstrasse di Amburgo, è stata una delle prime (e più entusiaste) promotrici delle speciali giacche:
«Ai bambini piace tantissimo e nessuno viene forzato a metterla - ha riferito al Guardian - Anzi anche chi non ne ha bisogno la vuole provare, quindi non è affatto un segno di emarginazione».
E anche alcuni genitori hanno espresso il loro parere favorevole sui social.
«Mio figlio ha nove anni, se la mette spontaneamente e pensa che lo aiuti a concentrarsi e a stare fermo - ha scritto una madre, Barbara Truller-Voigt, su Facebook - Riesce a concentrarsi meglio ed è più disposto a partecipare attivamente alle lezioni proprio perché non deve più passare tutto il tempo a tenere il movimento braccia e gambe sotto controllo»
Molti esperti però storcono il naso. A molti, tra genitori e studiosi, quelle giacche ricordano fin troppo le vecchie camicie di forza utilizzate negli ospedali psichiatrici: un indumento oppressivo e che fa sentire diverso chi lo indossa.
Il Dott. Michael Schulte-Markwort, Diretttore del Child and Youth Psychiatry University Clinic nel distretto di Eppendorf, ha definito le giacche “eticamente discutibili" e ha criticato l'enfasi con cui si sono esaltate le proprietà di tali indumenti nel mantenere sotto controllo i comportamenti in classe mentre si è trascurata l'attenzione ai problemi individuali dei bamibini.
Anche tra le istituzioni molte voci si sono levate contro le sandwesten.
Yvonne Gebauer, Minstro della Scuola della Renania Settentrionale -Westfalia, ha affermato con forza il veto sull'adozione di una simile pratica nel suo Land.
«Questo è un metodo inusuale, la cui applicazione mi lascia decisamente critica - ha detto in un'intervista al Westdeutsche Allgemeine Zeitung - Non ci sono tutt'ora ricerche verificate o studi che ne supportino l'effettiva efficacia»
Tutte queste critiche hanno spinto l'azienda Beluga, produttrice delle giacche imbottite a fare alcune precisazioni:
«Non vogliamo che le sandwesten vengano viste come una soluzione magica per ogni caso di disturbo della concentrazione - si legge nel comunicato - Non tutti i bimbi iperattivi hanno bisogno delle sandwesten. Chi ne ha bisogno deve indossarle volontariamente e sotto precisa direttiva del terapista o del pediatra».