Un bimbo di due anni. Sporco, magro, con la pancia gonfia. E una cooperante danese che vive in Africa, Anja Ringgren Loven, che gli offre un sorso d'acqua da una bottiglia. Lui reclina la testa e si attacca voracemente.
Questa immagine toccante è stata scattata a Akwa Ibom, cittadina di Uyo, sud della Nigeria. E sta girando ovunque negli ultimi giorni tra web e social network. Una foto che ha fatto il giro del mondo e che ha raccolto un milioni di donazioni. A riceverle l'African Children's Aid Educational and Development Foundation, una Ong danese a difesa dei bimbi della quale Anja fa parte.
Il bimbo è stato chiamato "Hope", speranza in inglese, ed è stato abbandonato dalla sua famiglia a un anno di vita perché creduto uno stregone. Hope non è l'unico ad aver subito un simile trattamento. Si stima infatti che in Nigeria siano circa 15mila i bimbi che ogni anno vengono abbandonati per questa ragione. In Congo sono quasi 25mila.
Il bimbo ha vissuto per otto mesi vagabondando e nutrendosi di scarti che gli venivano lasciati per strada. Dopo essere stato trovato da Anja, ecco com'è ora.
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