Qual è o qual’è? (76%)
E' uno degli errori più comuni: qual è si scrive con l'apostrofo oppure no? Ve lo diciamo noi: ASSOLUTAMENTE NO. Quindi: qual è.
L’apostrofo (68%)
E sempre a proposito di apostrofo (che sembra mettere in crisi proprio tante persone), quando si usa? Semplice: con le parole femminili. Quindi, in questo caso: "un'amica" sì e "un amico" si scrive senza.
Ma non è finita qui. L'apostrofo è un'elisione (si usa per eliminare la vocale finale di una parola che precede un’altra parola che inizia per vocale). Ecco quindi che si scrivere l'apostrofo e non LO APOSTROFO.
Ultima regoletta: vale anche con il troncamento di po'. Po' vuole l'apostrofo, perché è il troncamento della parola "poco".
Congiuntivo (69%)
Quanti strafalcioni con il congiuntivo. Usato male, non usato del tutto. Eppure, è importante. In questo caso, si dice: "L'importante è che hai superato l'esame" o "L'importante è che tu abbia superato l'esame"? Vi assicuriamo che, anche se la prima forma è molto usata, vince la seconda....
I pronomi (65%)
Maschile o femminile? Questa è la domanda che bisogna farsi. "Gli ho detto che era sporco" o "Le ho detto che era sporco"? In questo caso ci si riferisce a una persona di sesso maschile, quindi è giusto GLI. LE nel caso di sesso femminile (quindi: le ho detto che era sporca).
C o della Q (58%)
Non c'è nulla da fare, ce li portiamo dietro senza speranza dalle elementari. Quando si parla non si nota l'errore, ma scritti... sono da film dell'orrore!
Ecco un elenco di parole che si scrivono con la C ma che spesso si confondono: Evacuare e NON evaquare; Proficuo e NON profiquo; Scuotere e NON squotere; Riscuotere e NON risquotere; Promiscuo e NON promisquo; Innocuo e NON innoquo.
Ne o né? (47%)
Dipende dall'uso. Né si utilizza quando c'è una negazione. Se non è presente la negazione... senza accento!
La punteggiatura (41%)
Ecco, la mettiamo un po' troppo a casaccio. Ogni segno di punteggiatura ha la propria funzione e regola.
Un po, un po’ o un pò? (39%)
No, c'è solo una grafia corretta, ve lo assicuriamo. E (se ve la siete lasciata sfuggire prima) è po'. Con l'apostrofo! La forma è il risultato del troncamento della parola "poco".
E o ed? A o ad? (35%)
Qui la regola è semplice: si aggiunge la "d" eufonica nel caso in cui la parola che segue cominci con vocale. Quindi ok a: vado ad Ancona; domani verranno Alice ed Ettore.
Daccordo (31%)
Sempre un errore che si nota solo nello scritto. in molti scrivono d'accordo con una parola sola. Ma vi assicuriamo che si scrive staccato e con l'apostrofo.
E per finire... un po' di fantasia!
Quelli di prima erano gli errori più comuni degli italiani. Ma quali sono quelli più originali? “Devo fare la ceretta al linguine” (13%) invece della forma corretta “Devo fare la ceretta all’inguine”. Poi l'uso di K (38%) al posto di C/CH: “Ke cosa facciamo?". Ma la “storpiatura” della lingua italiana prevede tante altre abbreviazioni: “mi piace tt questo” (35%). Che dire poi di “Pultroppo” (23) invece di purtroppo? E "propio bene" (19%) invece di "proprio bene". Ma anche salciccia (17%) al posto di salsiccia!