Non crea lividi e non rompe oggetti, ma il bullismo perpetrato in Rete può essere altrettanto crudele e doloroso per la personalità di chi ne è vittima.
Secondo i dati del Safer Internet Day 2016 infatti, quasi il 10% delle persone perseguitate da un cyberbullo tenta il suicidio.
La piaga del cosiddetto cyberbullismo è purtroppo un fenomeno crescente soprattutto tra le nuove generazioni perennemente "connesse" che dirottano verso la Rete una fetta importante del loro tempo e delle loro relazioni sociali (chat, Social Network e simili) e le autorità stanno correndo ai ripari per contrastare (e prevenire) questo triste fenomeno comportamentale.
Rientra in quest'ottica il lavoro del Dottor Stefano Lagona, psicoterapeuta specializzato nel trattamento delle nuove dipendenze che voluto dare qualche strumento in più a genitori e ragazzi per affrontare consapevolmente il problema.
Lagona ha dunque stilato una lista di cinque indizi che potrebbero identificare un potenziale cyberbullo:
- Aggressività e difficoltà nei rapporti
- Impulsività, la quale è associata la mancanza di autocontrollo
- Scarsa tolleranza verso le regole e la non riuscita di un proponimento (non ottengo una cosa: mi arrabbio e cerco di prenderla con la forza)
- Mancanza di empatia e incapacità di comprendere il dolore ed i sentimenti delle vittime
- Mancanza di sensi di colpa
Cyberbullismo: 10 consigli per mettere al tappeto i bulli
vai alla galleryIl 9 febbraio è Safer Internet Day e si moltiplicano in tutto il mondo le iniziative per sensibilizzare su un uso responsabile della Rete. Volete mettere al tappeto i cyberbulli...
Le parole del cyberbullismo
Utile inoltre un mini-glossario con il linguaggio e le tecniche alla base di comportamenti vessatori adottati su Internet:
Flaming: messaggi violenti e offensivi per accendere diverbi e liti on-line
Harassment (Molestie): avviene con l'invio continuo di messaggi volgari o dispregiativi mirati a irritare e ferire psicologicamente la vittima
Denigrazione: si concretizza con messaggi per danneggiare la reputazione della vittima
Impersonation (Sostituzione di persona): Il molestatore nasconde la propria identità facendosi credere un’altra persona (Es:profilo neutro o con nome inventato)
Exposure (Rivelazioni): il molestatore pubblica informazioni private o contenuti imbarazzanti riguardanti la vittima per ridicolizzarla o denigrarla pubblicamente
Esclusione: il molestatore riesce ad escludere la vittima da un gruppo on line (chat o gruppo Facebook che sia), emarginandola
Cyberstalking: continue aggressioni, minacce e denigrazioni per spaventare la vittima.
FONTE: ECM FAD