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I bambini piccoli imparano di più dai media interattivi che dalla televisione e dai video

di Sara De Giorgi - 23.05.2018 - Scrivici

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I bambini più piccoli apprendono molto di più dai media digitali interattivi (come chat video e app mobili touchscreen), poiché la TV e i video non richiedono loro di interagire. Ciò però è valido soltanto se l'interazione con lo schermo non crea un carico cognitivo aggiuntivo. Lo sostiene uno studio recente.

In generale i bambini in età prescolare imparano tanto dalla televisione educativa, ma, secondo una ricerca, i più piccoli apprendono di più dai media digitali interattivi (come chat video e app mobili touchscreen), poiché la TV e i video non richiedono loro di interagire.

Questa è il risultato di un recente studio, secondo il quale però le condizioni specifiche che portano all'apprendimento dai media non sono chiare: infatti non tutti i tipi di media interattivi aumentano la capacità di apprendimento e non tutti i bambini imparano da questi allo stesso modo.

La ricerca è realizzata da Heather Kirkorian, professoressa di Sviluppo umano e Studi sulla famiglia presso l'Università del Wisconsin (Madison) ed è stata pubblicata su Child Development Perspectives, rivista della "Society for Research in Child Development".

Secondo Kirkorian sembra che l'interattività aiuti i bambini a collegare ciò che vedono sullo schermo alla loro esperienza nel mondo. "Tuttavia", afferma la ricercatrice, "alcuni tipi di interattività sono più vantaggiosi di altri e le condizioni ottimali per l'apprendimento possono variare considerevolmente da persona a persona".

Nel suo articolo, l'autrice riassume e analizza le ricerche precedenti svolte sull'apprendimento dei bambini dai media digitali, concentrandosi su come i più piccoli capiscono ciò che vedono sugli schermi nei loro primi anni di vita.

Dalla ricerca è emerso che i media interattivi possono essere più 'esigenti' dal punto di vista cognitivo perché i bambini devono conseguentemente decidere risposte appropriate. In particolare, è venuto fuori dalle ricerche che i più piccoli (non ancora in età prescolare) imparavano dalle chat video, dai giochi per computer e dalle app touchscreen.

Però, secondo i risultati dello studio, il grado con il quale l'interattività aumenta l'apprendimento dagli schermi varia in modo considerevole e le ragioni di questa variabilità non sono chiare e possono avere a che fare con cambiamenti legati all'età nelle strategie di apprendimento e negli approcci cognitivi.

Secondo la professoressa Kirkorian "Le funzionalità interattive che guidano l'attenzione su informazioni importanti possono essere più utili di quelle che distolgono l'attenzione da quelle informazioni o forniscono solo una piccola guida: tuttavia ciò può essere valido solo se l'interazione con lo schermo non crea un carico cognitivo aggiuntivo. Invece, se i bambini incontrano informazioni particolarmente stimolanti o nuove, possono imparare di più dall'osservazione di video non interattivi che dall'uso di media interattivi, almeno nel breve termine".

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