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Il papà aiuta in casa? La figlia sarà più ambiziosa sul lavoro

di Nostrofiglio Redazione - 27.08.2014 - Scrivici

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Le bambine cresciute con un papà che aiuta la mamma nei lavori domestici hanno più sogni e ambizioni lavorative delle coetanee con padri  che collaborano meno. E' quanto emerge da uno studio della British Columbia University di Vancouver su un campione di 300 ragazzi e ragazze.

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Un papà presente, attivo e che divide equamente le faccende domestiche con la mamma libera la figlia dagli "stereotipi di genere" e diventa un suo modello positivo. E queste bambine hanno sogni ambiziosi: vogliono diventare astronaute, ingegneri o paleontologhe.

Lo rivela uno studio condotto in Canada dalla British Columbia University, che si è basato su un campione di 300 ragazzi e ragazze tra i 7 e i 13 anni e sui loro genitori. La ricerca è stata poi pubblicata sull'ultimo numero della rivista americana Psychological Science e in seguito riportata online dal Wall Street Journal.

I sociologi hanno studiato contemporaneamente la composizione famigliare e la divisione dei compiti domestici nelle famiglie dei ragazzi. Ne è emerso che in Canada il 68,2% delle donne si occupano di casa e bimbi, contro il 42,2% dei maschi. E solo nel 15% delle famiglie i lavori vengono divisi in modo equo nella coppia. Proprio in questo 15% si sono viste le maggiori differenze: nella famiglie dove i lavori erano equamente distribuiti, le bimbe dichiaravano di voler intraprendere carriere ambiziose e inedite, come la paleontologa, la ricercatrice scientifica o l'allenatore di rugby.

Diverse invece le aspirazioni delle bambine i cui papà collaborano meno. Da grandi si vedono mamme, infermiere, bibliotecarie o cantanti.

E per i figli maschi? La divisione casalinga dei lavori influenzerebbe meno le loro scelte. Le loro aspirazioni rimangono le classiche: ingegnere, calciatore, chirurgo, imprenditore. (Leggi anche: come crescere figlie femmine da 0 a 14 anni)

E i papà italiani come sono?

Secondo quanto è emerso da un sondaggio condotto lo scorso maggio da Eurispes per nostrofiglio.it e Focus, a cui hanno risposto 2.292 persone, i papà italiani sono sempre più coinvolti nella cura dei figli (coccole e pannolini compresi), anche se ancora si aspettano che sia la mamma a fare più sacrifici nella conciliazione famiglia-lavoro. (Leggi anche: chi sono i papà di oggi)

Per loro è “normale” dare da mangiare ai propri figli e cambiare loro il pannolino (lo dichiara il 91%) e i papà italiani amano raccontare le favole della buona notte ai loro bambini (88%).

L'85% accompagna i figli alle attività extrascolastiche. Viene considerato normale anche lavare e vestire i bambini, seguirli nei compiti. Se è vero che i padri di oggi sono molto più partecipi di quelli della generazione precedente nella cura dei bambini, bisogna anche dire che 1 intervistato su 5 dichiara di adempiere a questi compiti per necessità legate alla contingenza, in particolare all’assenza della madre da casa per motivi di lavoro.

In Italia il 38% delle donne fa le pulizie senza l'aiuto del compagno

E secondo quando rivela un'altra ricerca, che ha coinvolto 5.000 persone in Francia, Spagna, Germania, Inghilterra e Italia condotta da Panasonic, in collaborazione con ICM, quasi la metà delle donne europee (48%) non si fa aiutare dal partner nelle pulizie di casa.

La differenza maggiore in Europa di tempo speso in lavori di casa è quella tra donne e uomini italiani: le italiane fanno i lavori domestici per 3 ore e 23 minuti a settimana, circa un'ora e 33 minuti in più rispetto ai compagni/mariti). Una disparità che emerge soprattutto nelle coppie con fasce d'età più mature.

Da questa ricerca risulta che oltre la metà (58%) delle donne oltre i 55 anni non delega alcuna faccenda domestica al partner. Mentre il 38% delle intervistate tra i 35 e i 44 anni si fa carico di tutte le pulizie, ma il resto si fa aiutare.

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