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In Italia 1 bambino su 10 in disagio abitativo

di Lorenza Laudi - 28.12.2017 - Scrivici

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Fonte: pixabay
In Italia oltre un bambino su dieci starebbe affrontando l'inverno in condizione precarie dentro alla propria casa. E' il rapporto di Save the Children sulla fine del 2017

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In Italia più di un minore su 10 inizia il nuovo anno in condizioni di severo disagio abitativo. Il 14,8% delle famiglie con bambini non riesce a riscaldare adeguatamente la casa.

Sono anche in aumento gli sfratti subiti da nuclei familiari che nel 70% dei casi comprendono minori.

È questo il rapporto di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro.

Il disagio minorile in Italia

In un anno in Italia il numero di minori in povertà assoluta è aumentato del 14% arrivando a 1.292.000 minori, dei quali oltre un terzo ha meno di 6 anni, mentre dal 2008 al 2016 il numero di bambini in condizione di severo disagio abitativo è cresciuto del 15,5%. Il 20,3% dei minori vive in case con problemi strutturali quali umidità, tracce di muffa alle pareti, soffitti gocciolanti, infissi rotti (media Ue del 17,7%) e il 5,3% in strutture poco luminose. Il dato relativo alle famiglie con bambini impossibilitate a riscaldare l’abitazione in modo sufficiente supera inoltre la media dell’Unione europea di oltre 6 punti percentuali e, dal 2008, ha registrato un incremento del 28,7%.

È aumentato anche il numero delle esecuzioni di sfratto con forza pubblica - 35.336 nel 2016, con un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente - così come quello di richieste di esecuzione di sfratto (158.720), il 3% in più. Save the Children stima che nel 70% delle famiglie soggette a sfratto siano presenti minori.

L'appello di Save the Children

“I dati sul disagio abitativo, già così preoccupanti, sono sottostimati: tengono conto delle sole famiglie con residenza, escludendo quei nuclei con minori in emergenza abitativa che vivono, per esempio, in rifugi di fortuna” commenta Raffaela Milano, Direttrice dei programmi Italia Europa di Save the Children. “Chiediamo che il 2018 sia un anno decisivo nel contrasto alla povertà estrema dei minori. Nel 2017 è stato introdotto uno strumento importante per le famiglie in povertà socio-economica, il ‘reddito d’inclusione’, ma alle famiglie non iscritte all’anagrafe è preclusa la possibilità di presentare la domanda per il beneficio.

Con il decreto legge 14/2017 si è data ai sindaci la possibilità di derogare al divieto di iscrizione anagrafica per chi vive in strutture abusive, nel caso di nuclei familiari dove sono presenti dei minorenni, a tutela delle condizioni igienico-sanitarie". Per questo Save the Children ha chiesto di applicare questa deroga, per consentire sempre alle famiglie in difficoltà socioeconomica l’accesso ad un sostegno anche materiale da parte dei servizi sociali.

Leggi il rapporto completo di Save the Children

I dati sono tratti da report di Eurostat 2016, Istat 2016 e Segreteria Nazionale Unione Inquilini

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