Alzi la mano chi in questi giorni non ha avuto un figlio, un parente, un amico messo ko dall'influenza.
In effetti proprio nei giorni prima di Natale i casi hanno cominciato a crescere, dirigendosi velocemente verso il picco, come documenta l'ultimo rapporto disponibile di InfluNet, il sistema di sorveglianza dell'influenza dell'Istituto superiore di sanità, riferito alla settimana dal 25 al 31 dicembre 2017.
Il bollettino parla chiaro: nella settimana tra Natale a Capodanno c'è stato un "brusco aumento di casi" di influenza (ma la tendenza era già in atto la settimana precedente): 673 mila in tutto (11,1 casi ogni mille assistiti), contro i 387 mila casi della settimana prima di Natale. Significa che dall'inizio della stagione influenzale sono stati più di due milioni gli italiani colpiti dalla malattia.
I bambini sono stati i più colpiti, in particolare quelli sotto i cinque anni (29 casi ogni mille assistiti) e tra i cinque e i 14 anni (19 casi ogni mille assistiti). Praticamente colpite tutte le regioni italiane: solo in Fiuli, Veneto, Valle d'Aosta e provincia di Bolzano i casi si mantengono sotto i 4 ogni 1000 assistiti. E i media riferiscono che in alcune città c'è stato un vero e proprio assalto ai pronto soccorso degli ospedali (per esempio a Torino, a Pistoia, in Liguria).
E' vera influenza?
L’influenza non va confusa con altre sindromi, che possono avere caratteristiche simili ma sono in realtà sindromi parainfluenzali. Si può parlare di "vera influenza" solo se sono presenti tre condizioni contemporaneamente: febbre superiore ai 38 °C a insorgenza brusca; dolori muscolari o articolari; sintomi respiratori come tosse, naso che cola, mal di gola. Non c'è coinvolgimento di stomaco o intestino (gastroenterite).
Le previsioni per le prossime settimane
Il bollettino InfluNet ricorda che l'andamento dei casi è simile a quello registrato negli anni passati.E può darsi che con la riapertura delle scuole dopo le vacanze natalizie i casi tornino a crescere.

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Cosa fare
Una terapia specifica contro l'influenza non c'è e se ci si ammala non c'è molto da fare: stare a riposo, bere molto (anche bevande calde con miele, che aiuta ad attenuare i sintomi respiratori), al bisogno utilizzare farmaci (paracetamolo o ibuprofene) per attenuare il malessere generale. Lo stesso vale naturalmente anche per i bambini. Soprattutto, non tornare a scuola o in ufficio se l'influenza non è completamente guarita: per non contagiare altri e per evitare ricadute.
Aggiornato il 04.01.2018